Declaratorie dei profili professionali sulla comunicazione pubblica

Dall’emanazione della legge 150/2000 e dal successivo DPR 422/2001 si è molto discusso, tra coloro che svolgono attività di comunicazione e informazione all’interno delle amministrazioni pubbliche, in merito al riconoscimento formale del profilo professionale.

Nel luglio 2002, il Dipartimento della Funzione Pubblica aveva emanato un atto di indirizzo quadro rivolto all’ARAN in merito alla costituzione del profilo professionale del personale addetto alle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni, al fine di consentire l’avvio della contrattazione collettiva nazionale per l’individuazione dei nuovi profili professionali del personale, coerentemente con la legge 150, ma anche con l’obiettivo di evitare la proliferazione in sede locale di discipline disomogenee in assenza di una disciplina contrattuale nazionale.

In sede di contrattazione collettiva nazionale non si è però raggiunta una posizione condivisa, e l’accordo collettivo quadro previsto non è stato stilato.
Alcune amministrazioni pubbliche, in virtù dell’autonomia decisionale in materia di profili professionali e rispettando le disposizioni normative in materia, hanno provveduto ad individuare le professionalità, i requisiti, il livello di inquadramento e le relative competenze e funzioni per coloro che svolgono l’attività di comunicazione all’interno delle PA e dell’URP.

Di seguito - classificate in base alla tipologia di ente - sono disponibili alcune delle declaratorie dei profili professionali raccolte in questi anni da URPdegliURP.

Per quanto riguarda i profili professionali di coloro che svolgono attività di comunicazione all’interno della PA, l’Associazione Nazionale della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, da tempo ha avanzato una proposta che prevede l’individuazione di due profili professionali: il comunicatore pubblico e l’addetto alla comunicazione e alle relazioni con il pubblico.

Per i giornalisti che lavorano all’interno degli uffici stampa della PA, è stata invece proposta nel 2006 dalle confederazioni di categoria,un’ipotesi di accordo quadro per la definizione del profilo professionale; nel 2008 è stato siglato un accordo tra Fnsi e Sindacati della funzione pubblica per avviare la trattativa con l’Aran per la definizione del profilo professionale dei giornalisti. 


Declaratorie profili professionali comunicatori pubblici di alcuni Comuni e Province: 

Comune di Roma

Il Comune di Roma nel settembre 2004 ha integrato il proprio sistema di classificazione del personale con l’inserimento della nuova “famiglia della comunicazione” (con deliberazione n. 646 del 22 settembre 2004). All’interno della Famiglia della Comunicazione sono presenti 3 profili professionali: il funzionario dei processi comunicativi e informativi (Categoria D), l’istruttore processi comunicativi e informativi (Categoria C), l’operatore servizi comunicazione e informazione (Categoria B). 

Comune di Bologna

Sono previste due figure professionali:
- lo specialista Junior della comunicazione pubblica (D1): si occupa della redazione di prodotti editoriali, cura l’ottimizzazione dei flussi operativi, gestisce le attività di comunicazione e relazione con il cittadino può coordinare sotto il profilo tecnico gestionale unità operative, cura la redazione dei rapporti sulle attività svolte, l’elaborazione dei dati e delle statistiche e di verifica dell’andamento delle attività rispetto alla pianificazione prevista. 
- lo specialista della comunicazione pubblica (D3): ha maturato un’elevata conoscenza delle tecniche e delle norme che regolano l’organizzazione comunale ed è in possesso di abilità operative e gestionali maturate attraverso l’esperienza. Coordina, organizza, verifica sotto l’aspetto tecnico specialistico l’attività di redazione, presiede all’ottimizzazione dei flussi operativi di competenza, cura la redazione dei rapporti sulle attività svolte, l’elaborazione dei dati e delle statistiche, gestisce le attività di comunicazione e relazione con il cittadino,si occupa della predisposizione e redazione di atti e documenti riferiti all’attività amministrativa dell’ente, comportanti un significativo grado di complessità. Collabora alla verifica dell’andamento delle attività rispetto alla pianificazione prevista e alla valutazione del personale assegnato.

Comune di Arezzo

Nel 2002 sono stati istituiti tre profili professionali per l’area della comunicazione:
esperto dei servizi di informazione al cittadino (area D)
tecnico dei servizi di informazione al cittadino (area C)
operatore dei servizi di informazione al cittadino (area B)

Comune di Cinisello

Il Comune di Cinisello ha previsto i seguenti profili professionali: 
- il funzionario di comunicazione (D3): deve collaborare al raggiungimento degli obiettivi indicati dal dirigente e dalla amministrazione, gestire le attività in materia di informazione alla cittadinanza e all’utenza attraverso il rapporto diretto con i cittadini, con campagne di sensibilizzazione e comunicazione, deve supportare il dirigente nelle attività di programmazione e controllo, è responsabile della gestione tecnica ed amministrativa del personale assegnato.
l’esperto di comunicazione (D3): svolge attività professionale specialistica di natura tecnica contribuendo alla promozione e illustrazione dei servizi, delle attività e dell’immagine dell’amministrazione; può comportare il coordinamento di un gruppo di lavoro o l’organizzazione di unità operative semplici.
l’addetto alla comunicazione (C): assicura le attività che comportano l’uso complesso di dati o informazioni, provvede alla gestione dei rapporti con tutte le tipologie di utenza dei servizi come prima informazione ed orientamento, recepisce istanze e favorisce la comunicazione da e per i servizi e le strutture interne

Provincia di Perugia

La Provincia di Perugia, con delibera di Giunta Provinciale n. 727, del 27/12/2001, ha approvato la riorganizzazione dei propri servizi di informazione e comunicazione definendo al contempo nuovi profili professionali per il personale addetto all’Ufficio Servizi di Comunicazione. In particolare la Provincia ha previsto tre profili, definendo i relativi ruoli e attività, e le categoria di appartenenza all’interno dell’ente:
-  il tecnico della comunicazione pubblica – categoria C1: operatore addetto prevalentemente alle attività di front office
- l’esperto in comunicazione pubblica – categoria D1:funzionario addetto alle attività di front office e di back office per i servizi di comunicazione pubblica e istituzionale
-  il comunicatore pubblico – categoria D3: funzionario competente in materia di strategie della comunicazione pubblica e istituzionale ed è responsabile dei servizi di comunicazione pubblica e istituzionale.  

Provincia di Milano

Ha riconosciuto i profili professionali dei comunicatori, alla fine del 2004. Si prevedono due profili: l’esperto di comunicazione D3 e lo specialista della comunicazione D1.

Ultimo aggiornamento:  11/02/2015