La diffusione di best practice presso gli uffici giudiziari: l’esperienza del tribunale di Bari

Il case study del tribunale di Bari, nell’ambito del progetto "Diffusione delle Buone Pratiche presso gli Uffici giudiziari italiani", è stato portato avanti nel la seconda metà del 2010 e nel 2011 ed è attualmente nella fase conclusiva (febbraio 2012)

Il cantiere ha realizzato le sei linee di azione previste,  ovvero:

  • l’analisi e la riorganizzazione degli uffici, con la finalità di migliorare la qualità delle prestazioni e ridurre i costi di erogazione dei servizi
  • la valutazione dei livelli di tecnologia  esistenti nell’ufficio per l’implementazione di meccanismi di gestione elettronica di richieste dell’utenza
  • l’introduzione della carta dei servizi
  • la redazione del bilancio sociale
  • l’accompagnamento alla certificazione ISO 9000 dei servizi
  • l’uso efficace dei siti web anche per erogare servizi on line

Obiettivi raggiunti

Sono stati progettati nuovi servizi di front office, volti a ridurre gli afflussi dell’utenza e a facilitare i contatti: il nuovo punto informativo congiunto con la corte d’appello di Bari e ulteriori servizi che lo sportello polifunzionale dell’area civile dovrà erogare. A tal proposito è stato siglato un accordo con l’ordine degli avvocati finalizzato a disciplinare il rilascio di copie di atti e allegati in formato elettronico.

Sotto il profilo informatico, sono stati realizzati numerosi interventi di studio, di rilevazione dei fabbisogni, di progettazione di soluzioni. Sono in corso rapporti con l’agenzia delle entrate finalizzati all’individuazione di nuove modalità di invio e ricezione documentazione in formato elettronico.  Inoltre, sono stati effettuati numerosi interventi di analisi dei fabbisogni formativi e delle criticità riscontrate dal personale del tribunale di Bari, ed è stato realizzato un lavoro di cooperazione che ha portato alla realizzazione della carta dei servizi e del bilancio sociale.

L'iniziativa si inserisce, come afferma Giuseppe  Rana magistrato referente per il progetto per il tribunale di Bari, in un contesto di “grave inefficacia della risposta di giustizia offerta dal tribunale”. Una inefficacia dovuta “alla grave insufficienza dell’organico dei magistrati del tribunale alla scarsità e alla età avanzata della media dei dipendenti amministrativi; all’eccessivo numero degli avvocati; all’elevato tasso di criminalità unito ad emergenze di carattere sociale come l’immigrazione e il malessere delle periferie; all’emergenza dell’edilizia giudiziaria”.
In questo quadro, l’uso efficiente delle poche risorse disponibili è percepito come prioritaria esigenza e di conseguenza, nel ventaglio di linee di azione previste dal progetto “Best Practice”,  sono state indubbiamente considerate di particolare utilità le attività in grado di produrre un potenziamento delle “risorse materiali”. In questo senso,  la reingegnerizzazione  e lo sviluppo informatico appaiono certamente più utili nel breve periodo. 

Possibilità future di azione

Nuovi  possibili fronti di  intervento per futuri programmi di assistenza agli uffici giudiziari, anche a partire dall’esperienza del tribunale di Bari potrebbero riguardare:

  • la razionalizzazione del sistema informativo del settore penale, oggi frammentato sul territorio nazionale in quattro diverse piattaforme;
  • il definitivo consolidamento e diffusione del PCT e della digitalizzazione del processo penale;
  • il consolidamento della esperienza dell’ufficio per il processo con la integrazione tra uso dello strumento informatico e assistenza qualificata all’attività decisoria del giudice;
  • la valorizzazione delle buone prassi rilevate sul territorio (si veda la banca dati recentemente realizzata dal CSM);
  • la diffusione della cultura dei controlli di gestione e della programmazione strutturata del lavoro degli uffici a  livello individuale  e collettivo.

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Ultimo aggiornamento:  28/06/2013

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