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CAF & SNV: un’esperienza di integrazione possibile

6 luglio 2015 - Le scuole italiane sono impegnate fino al 30 luglio prossimo nella stesura del Rapporto di Autovalutazione richiesto dal Sistema di Valutazione Nazionale (SNV). Le esperienze accumulate da molte scuole negli anni in tema di autovalutazione e miglioramento possono essere utili per fornire un supporto (anche in termini di consapevolezza) alle istituzioni scolastiche che per la prima volta affrontano l’AV, la stesura del RAV e la conseguente individuazione e pianificazione di obiettivi di miglioramento. E’ evidente infatti, anche dalle indicazioni normative, che il percorso di autovalutazione e miglioramento previsto dal SNV, sia un percorso flessibile e lo stesso strumento del format del RAV si configuri non come un “documento rigido”, ma una guida a realizzare un processo di riflessione e come tale si presti ad essere integrato ed articolato in base alla maturità delle singole scuole. L’esperienza del Liceo Quercia di Marcianise (CE) dimostra come tale integrazione sia concretamente possibile e particolarmente utile.

Quando siamo stati chiamati ad avviare un processo di autovalutazione dal SNV, avendo utilizzato in precedenza (nel 2012 nell’ambito del progetto Miglioramento delle performance delle Istituzioni scolastiche) il modello CAF ci siamo sentiti sicuramente in netto vantaggio rispetto ad altre istituzioni scolastiche che stentavano a comprendere fino in fondo  le finalità di un processo di autovalutazione, soprattutto nell’ottica del miglioramento e  della necessità di un approccio strutturato, complesso e partecipato di un processo auto-valutativo  proiettato al miglioramento.

In particolare l’esperienza CAF si è tradotta in una conoscenza profonda che l’organizzazione ha acquisito di se stessa. La struttura del modello induce a riflettere in maniera chiara sui Fattori Abilitanti, cui sono dedicati  i primi 5 criteri,  e sui Risultati, cui sono dedicati i criteri da 6 a 9, come momenti fondamentali della vita dell’organizzazione e come elementi strettamente interconnessi con uno sguardo di insieme  poco diffuso  tra gli attori della comunità scolastica abituati ad agire in ambiti specifici.  Grazie all’esperienza di utilizzo del CAF, abbiamo avuto contezza fin  dall’inizio  delle  risorse umane e strumentali da mettere in campo per la  realizzazione di tale processo e degli step  necessari affinché  esso potesse diventare consapevole e condiviso (comunicazione, formazione, condivisione adeguati ai vari stakeholders).

Avevamo ben chiaro quali fossero i fattori abilitanti – processi - esiti, come momenti fondamentali della vita dell’organizzazione e come elementi strettamente interconnessi.

Potevamo contare su  un  sistema strutturato di indicatori di natura qualitativa e quantitativa  sia per  valutazione degli input , relativi all’ adeguatezza e non solo alla  conformità dei fattori abilitanti , sia per la  valutazione dei risultati di output relativi alla  realizzazione dei processi che dei risultati di  outcome cioè degli esiti così come percepiti dai destinatari  o di indicatori di impatto, potendo contare su una serie  di dati oggettivamente confrontabili e utili a definire trend.

Avevamo  ricevuto un importante feedback sul Rapporto di Autovalutazione e sul Piano di Miglioramento da parte degli esperti del Centro Risorsae Nazionale CAF e ciò ci aveva consentito di riflettere ampiamente sulle difficoltà dell’intera prassi di  pianificazione, realizzazione e condivisione  dell’intero processo di autovalutazione e miglioramento sapevamo come operare correttamente in tale ambito.

La conoscenza  approfondita della struttura del modello come strumento di guida ed analisi dell’organizzazione nei suoi fattori abilitanti, ma anche nei processi e nella rilevazione dei risultati (conseguita anche attraverso le giornate di formazione per facilitatori Caf) e, come si è già detto, una prassi consolidata di raccolta e capitalizzazione dati  ci ha consentito di lavorare sul format del RAV dell’SNV integrandolo  ed articolandolo   relativamente a indicatori e dati. A titolo di esempio, abbiamo integrato gli indicatori e dati relativi a Competenze chiave e di cittadinanza nella sezione esiti con quelli derivanti dal modello CAF e, in particolare, dal Criterio 6 sottocriterio 1, Criterio 8, sottocriterio 1.

Nella Sezione Processi - Pratiche educative – abbiamo integrato indicatori e dati relativi a : Curricolo, progettazione e valutazione con quelli derivanti dal modello CAF - Criterio 5 sottocriterio 1-2, Criterio 8, sottocriterio 1-2 (Curricolo ed offerta formativa), Criterio 5 sottocriterio 1-2, Criterio 8, sottocriterio 1-2 (  progettazione didattica) e dal criterio 5, sottocriterio 2 (valutazione degli studenti).

Inoltre, il Modello CAF distingue in maniera incisiva tre tipi di processi che determinano, in base alla loro qualità e alla qualità delle loro interazioni, il funzionamento efficace dell’istituzione. Questo  ha dato ampio spazio all’analisi di processi di supporto e di gestione consentendoci una mappatura dei processi.

Infine, i Criteri 6-9 del Modello presentano i Risultati articolati in Misure di Percezione e Misure di Performance. Questo ci ha agevolato tantissimo essendo quanto mai importante effettuare una lettura integrata delle varie fonti ed indicatori distinguendo tra due differenti categorie di dati - dati riguardanti le caratteristiche della scuola, del personale, degli apprendimenti, ecc e dati sulle percezioni.

Nell’ottica del miglioramento e dell’innovazione che sono gli obiettivi perseguiti da tutte le istituzioni scolastiche, le logiche del CAF (il TQM, il PDCA) si sono rivelate essere indispensabili e funzionali al SNV per intraprendere i necessari percorsi di cambiamento e di sviluppo.

 

Ultimo aggiornamento:  28/06/2013

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