Da Formez PA una nuova versione dell'Italian Open Data Licence
13 marzo 2012 - Consultare, estrarre, scaricare, copiare, pubblicare, distribuire e trasmettere le informazioni e creare un lavoro derivato, per esempio attraverso la combinazione con altre informazioni (c.d. mashup), includendole in un prodotto o sviluppando un'applicazione informatica che le utilizzi come base dati. Queste le nuove possibilità offerte agli utenti dall'Italian Open Data Licence 2.0 che si affianca alla IODL 1.0 (pubblicata nel mese di aprile 2011) ed è disponibile on line a questo indirizzo dati.gov.it/iodl/2.0/. L'obiettivo è far diventare la licenza lo strumento di riferimento per tutte le Amministrazioni che vogliano fare Open Data, facilitando il riutilizzo delle informazioni nel settore pubblico.
Inoltre, rispetto alla IODL 1.0, la Italian Open Data Licence 2.0 non prevede l’obbligo dell’utente di pubblicare e condividere gli eventuali lavori derivati (ad esempio, applicazioni) con la stessa licenza o con altra licenza aperta, ritenuta compatibile. La pubblicazione della IODL 2.0 arriva dopo una discussione pubblica e aperta a tutti, svoltasi on line nel gruppo dedicato su InnovatoriPA dove dipendenti pubblici, avvocati, rappresentanti della comunità Open Data si sono confrontati e hanno concordato sulla necessità di elaborare una nuova licenza con caratteristiche di maggior semplicità per le Amministrazioni e per gli utenti, minori oneri per gli utenti e stimolo al riutilizzo da parte di soggetti privati. Con la nuova licenza, infatti, si è inteso eliminare tutte le clausole che potessero ostacolare il riutilizzo dei dati pubblici, anche per finalità commerciali.