Tema: Redazionale
di Redazione
Il volume, che raccoglie gli esiti di una indagine nazionale realizzata nel corso del 2003 su un campione di 300 amministrazioni e attraverso studi di caso in alcuni grandi enti pubblici, � stato curato da Nicoletta Levi, dello staff di coordinamento del Progetto.
Del come organizzare la funzione di comunicazione e i molteplici attori che la gestiscono si cominci� a parlare gi� all'indomani della promulgazione della Legge 150: infatti a fronte di un tentativo di distinguere fra chi fa cosa (Ufficio relazioni con il pubblico per la comunicazione ai cittadini, Ufficio stampa per la comunicazione agli organi di informazione e il Portavoce per la comunicazione dell'organo politico), la Legge nulla diceva in riferimento a come rendere possibile una efficace relazione professionale tra gli attori in gioco, non prospettando, cio�, soluzioni in particolare sul fronte del coordinamento organizzativo. Che fare dunque? Il 7 febbraio del 2002 l'allora Ministro della Funzione Pubblica, Franco Frattini, eman� una direttiva con un esplicito riferimento al coordinamento: la soluzione indicata era"... una struttura di coordinamento, costituita dal direttore dell'Urp e delle analoghe strutture ove esistenti, dal direttore dell'Ufficio Stampa e dal Portavoce se presente all'interno dell'amministrazione. La struttura di coordinamento ha funzioni di programmazione, indirizzo e raccordo delle attivit� da realizzare. Alla struttura di coordinamento spetta il compito di presentare al vertice dell'amministrazione, entro il 30 novembre di ogni anno, il Piano di Comunicazione."
L'indagine nazionale, e il volume che ne raccoglie i principali dati, ha perci� tentato di verificare quanto le amministrazioni italiane hanno fatto proprie le indicazioni contenute nella direttiva, quali variabili incidono sulla fattibilit� della struttura di coordinamento, quali altri leve sono utilizzabili per garantire integrazioni, coerenze, sinergie fra gli attori della comunicazione dentro le amministrazioni.
Le conclusioni dell'indagine hanno suggerito il titolo del volume: come i poligoni irregolari sono figure geometriche in cui nessun elemento, lati ed angoli, sono uguali, cos� i modelli di organizzazione della funzione di comunicazione dentro le amministrazioni pubbliche sono molto diversi tra loro e sfuggono, cos�, alla regolarit� e semplicit� del disegno organizzativo suggerito dalla Direttiva. Perch�? In primo luogo perch� la fattibilit�, e forse l'efficacia, della struttura di coordinamento dipendono da caratteristiche distintive e strutturali delle organizzazioni pubbliche, quali la missione dell'organizzazione, la tipologia dei processi decisionali ed operativi (le funzioni programmatorie e legislative tipiche di regioni e province versus le funzioni di gestione diretta di servizi tipiche dei comuni), le dimensioni dell'ente (con riferimento al numero di abitanti): dai dati emerge, ad esempio, che la struttura di coordinamento � una modalit� di organizzazione della funzione di comunicazione pi� nelle aziende sanitarie e nei ministeri che non nei comuni e pi� nei comuni di medie dimensioni che non nei comuni piccolissimi o a dimensione metropolitana. Perci�, pur essendo diffusa nel 41% delle amministrazioni pubbliche, la struttura di coordinamento intesa secondo il modello della Direttiva Frattini non sembra poter rispondere a criteri di universalit�. In secondo luogo perch� la complessit� delle organizzazioni pubbliche suggerisce (impone?) di agire su pi� fronti per raggiungere l'obiettivo di coordinare azioni ed attori di comunicazione: la gerarchia non � dunque sufficiente, cos� come non lo sono, singolarmente prese, le tecnologie, le procedure, le regole formali o le attivit� di pianificazione. A queste leve, cosiddette hard, occorre affiancare azioni soft che agiscono sulle persone e la loro motivazioni: ecco allora le amministrazioni puntare sulle competenze, le professionalit�, la valorizzazione dei ruoli, l'identit� e la cultura organizzativa.
Niente soluzioni uguali per tutti, dunque, e neanche soluzioni esclusivamente gerarchiche: la sfida del coordinamento si vince, prima di tutto, agendo sulle persone e sul loro coinvolgimento intorno a un obiettivo comune e condiviso: avvicinare le amministrazioni ai cittadini e i cittadini alle amministrazioni. Il volume � scaricabile dal sito del Progetto www.urp.it oppure pu� essere richiesto in copia cartacea all'indirizzo info@urp.it
Buona lettura.