Tema: Formazione

Corso on line sperimentale per comunicatori pubblici

di Paolo Subioli

 Indice

Presentazione
Caratteristiche del corso proposto
Una comunità di apprendimento finalizzata
Una tabella di marcia concordata per conciliare e-learning e lavoro di ufficio
La valutazione del corso
Le condizioni per un intervento formativo efficace
_______________

  Presentazione

Nei mesi di giugno e luglio 2001 si è svolta una sperimentazione, finalizzata a testare le modalità di erogazione della formazione on line all'ambito della comunicazione pubblica, nel contesto di applicazione della Legge 150/2000. L'iniziativa, promossa dal Censis in collaborazione con URPdegliURP (Dipartimento della Funzione Pubblica e Regione Emilia-Romagna) e realizzata dalla società di formazione on line Atenea, ha fatto seguito all'approvazione del regolamento attuativo dell'articolo 5 di tale legge, che disciplina le attività di formazione per l'accesso alle attività di informazione e di comunicazione negli Enti pubblici.

Alla sperimentazione hanno preso parte 27 allievi, appartenenti ad una varietà di amministrazioni pubbliche rappresentativa per tipologia:

Comuni 11
Province 2
Regioni 2
Enti pubblici (sedi territoriali) 3
Ministeri 3
Università 1
ASL 3
Camere di Commercio 2
Totale 27

La selezione dei partecipanti - da una lista di candidati tra dirigenti e responsabili di URP, strutture assimilate e uffici stampa - è stata compiuta in modo che il campione fosse rappresentativo anche rispetto ai seguenti criteri:

anzianità nel campo della comunicazione all'interno del proprio Ente;
esperienza diretta dell'uso di Internet per le attività di comunicazione del proprio Ente.


Tra i requisiti di partecipazione era richiesta la disponibilità di un PC connesso ad Internet, oltre ad una conoscenza di base del suo utilizzo.


torna su

 Caratteristiche del corso proposto

Il corso proposto - dal titolo "L'uso delle nuove tecnologie e la qualità della comunicazione pubblica su Internet" - affrontava le principali tematiche relative all'uso di Internet per la comunicazione pubblica, come parte del percorso formativo individuato dal regolamento, ed era suddiviso nei seguenti moduli, ciascuno finalizzato ad obiettivi didattici propri:

1. La Riforma e la Rete
2. L'uso della posta elettronica all'interno degli Enti pubblici
3. La gestione di un sito istituzionale
4. Le nuove modalità di relazione con cittadini ed imprese
5. La qualità dell'informazione pubblica su Internet


La proposta formativa non comprendeva l'apprendimento all'uso delle singole tecnologie, come ci si aspetterebbe piuttosto da un corso ECDL, poiché era focalizzata sugli aspetti strategici. Gli obiettivi didattici erano quindi:


1. acquisire una piena consapevolezza delle possibilità di utilizzo di Internet nel lavoro degli URP, delle conseguenze organizzative derivanti da tale utilizzo e dei requisiti di qualità richiesti alla comunicazione istituzionale via Internet;
2. saper valutare le diverse opzioni nella scelta dei servizi, delle tecnologie e delle soluzioni organizzative da adottare.
3. essere in grado di impostare e coordinare la progettazione di un sito Web istituzionale.


Tutti i contenuti erano proposti agli allievi sotto forma di ipertesti, corredati da numerose possibilità di approfondimento, che hanno permesso ai partecipanti di seguire percorsi personalizzati, adeguati al proprio livello di competenze, seppure a partire da testi relativamente semplici.

Per ogni argomento trattato, era richiesto lo svolgimento di un'esercitazione, al fine di ottenere un grado maggiore di comprensione.

La valutazione è stata un'attività che ha accompagnato l'allievo durante tutto il percorso proposto, per permettergli in ogni momento di confrontare le abilità acquisite con gli obiettivi formativi e colmare le eventuali lacune.

Oltre ai moduli, il corso comprendeva un'attività di gruppo da svolgere on line, finalizzata a consolidare parte delle conoscenze acquisite tramite un impegno concreto. Gli allievi, man mano che completavano i moduli, venivano divisi in piccoli gruppi, i quali avevano il compito di analizzare una serie di siti istituzionali, utilizzando il metodo ARPA del Censis. Facendo ricorso agli strumenti di comunicazione messi a disposizione dal sistema di e-learning, i componenti ciascun gruppo dovevano organizzarsi per suddividersi il lavoro, mettere insieme di dati ricavati ed infine calcolare gli indici sintetici del metodo ARPA.

I risultati del lavoro svolto dagli allievi sono disponibili alla pagina: http://www.atenea.it/html/risorse/materiali/URP_06-01.htm


torna su

 Una comunità d'apprendimento finalizzata

Ma la caratteristica più peculiare del corso, che ne ha marcato in particolare le differenze con le forme più canoniche di formazione, è stata quella si basarsi sui principi dell'apprendimento collaborativo, ovvero di un modello didattico nel quale ciascun allievo raggiunge i propri risultati formativi in buona parte grazie all'interazione con gli altri partecipanti, diventando egli stesso veicolo di contenuti per questi ultimi.

Grazie all'uso intensivo di strumenti per la comunicazione interattiva - soprattutto forum, ma anche email e chat - i partecipanti hanno potuto usufruire dei contenuti proposti in un ambiente ad alta intensità comunicativa, realizzando di fatto una vera e propria comunità d'apprendimento, seppure temporanea, finalizzata ad obiettivi comuni.

Il corso, specialmente attraverso gli esercizi proposti, spingeva i partecipanti a condividere con gli altri la propria esperienza d'apprendimento. Ad esempio, riportando l'output di un esercizio come intervento in un forum. Ciò ha permesso un alto livello di scambi tra allievi - oltre che tra allievi e tutor - che si è espresso soprattutto nelle seguenti modalità, in ordine di frequenza:


1. racconti di esperienze personali in relazione ai temi affrontati nel corso;
2. opinioni personali su temi specifici;
3. richieste agli altri partecipanti di riportare la propria esperienza in merito a questioni specifiche;
4. richieste di chiarimenti sulle modalità di svolgimento degli esercizi;
5. informazioni aggiuntive rispetto ai temi trattati.

La disponibilità di strumenti interattivi nel contesto formativo, ha spinto i partecipanti anche ad una comunicazione spontanea, avente come oggetto solo in parte gli argomenti del corso. Conteggiando il numero di interventi fatti nei vari forum, nelle chat e tramite email pubbliche, è stata compiuta la seguente stima del livello di interazione facoltativa (ovvero non legata strettamente agli esercizi proposti), rispetto alle ipotetiche piene potenzialità.

Tale tipo di comunicazione, del tutto libera, può essere considerata come un indicatore della coesione raggiunta dal gruppo.

La scelta tra i diversi strumenti a disposizione non è stata in ogni caso considerata indifferente, ai fini didattici, perché il corso - trattando proprio dell'uso di Internet nella comunicazione pubblica - non poteva che avere una propria valenza formativa rispetto agli strumenti utilizzati.

Agli allievi è stata perciò indicata chiaramente una gerarchia preferenziale dei diversi strumenti, in modo da spingerli ad utilizzare quelli ritenuti più appropriati alla situazione specifica. Nell'ordine:

1. forum;
2. email a tutti;
3. email al tutor;
4. chat.

Tale impostazione è stata in linea di massima seguita. Al monitoraggio effettuato rispetto alla comunicazione spontanea, va anche aggiunto lo scambio di email tra allievi, per sua natura non rilevabile.



torna su


 Una tabella di marcia concordata per conciliare e-learning e lavoro d'ufficio

Alla fine del corso è stato somministrato agli allievi un questionario di valutazione del corso, finalizzato a rilevarne il gradimento e l'efficacia percepita, ma anche a mettere in luce eventuali aspetti problematici, rispetto al rapporto tra attività formative on line e lavoro d'ufficio.



Un primo dato importante che è emerso, è stato il fatto che solo il 38% dei partecipanti ha seguito il corso completamente o quasi durante l'orario di lavoro (Fig. 1), a fronte di un 31% che l'ha svolto al di fuori di esso, ovvero a casa o alla fine della giornata.

Questo significa che la formazione a distanza tende a spostare parte degli oneri dall'Ente (che non si vede sottratte le risorse umane per tutto il tempo di durata dei corsi) al singolo lavoratore, chiamato almeno parzialmente a gestire da solo la propria preparazione professionale.

La causa di questo fenomeno è da ricondurre principalmente alla difficoltà di conciliare un'attività autogestita come l'e-learning col lavoro quotidiano d'ufficio (Fig. 2), attività che proprio nell'ambito degli URP può essere pressante, soprattutto a causa del contatto diretto col pubblico.



I tre quarti circa dei partecipanti al corso sperimentale (76%) hanno infatti denunciato difficoltà a seguire la didattica on line a causa dell'attività corrente d'ufficio.


Appare comunque evidente che, non essendo possibile chiedere al lavoratore un impegno al di fuori dell'orario di lavoro, il completamento dei corsi, nelle condizioni suddette, deve essere sorretto da una motivazione sufficientemente forte. In questo caso, come si vedrà dalla rilevazione del gradimento, l'interesse per il corso ha consentito ai partecipanti di completarlo.

Un altro elemento critico da considerare è l'inserimento delle attività formative on line nell'ambito dell'organizzazione temporale della giornata lavorativa.



E' stato rilevato infatti (Fig. 3) come la maggior parte dei partecipanti, per poter seguire con continuità il corso, ha adottato una regola da applicare quotidianamente, come dedicarsi al corso nei momenti di minor carico (19%), alla fine o all'inizio dell'orario di lavoro (22%), nel pomeriggio (7%) o addirittura del tutto da casa (7%).


Se ne può trarre la conseguenza che è possibile aiutare il lavoratore a conciliare la formazione a distanza col proprio lavoro, concordando con esso a priori una modalità che permetta di dedicare una quantità prefissata di tempo quotidiano alle attività formative. Una tabella di marcia concordata, per l'appunto.

Un altro aiuto può venire all'allievo favorendogli una fruizione flessibile dei contenuti, ovvero svincolandoli dalla sola lettura a video. Una funzione di stampa dei contenuti può in questo senso permettere all'allievo di leggere i testi nei ritagli di tempo, evitando ad esempio le procedure di login.



torna su

 La valutazione del corso
 
E' stato chiesto ai partecipanti di valutare i contenuti del corso, alla fine dell'esperienza (Fig. 4).



Tutti li hanno valutati positivamente, con una quota molto ampia di molto o del tutto soddisfatti (92%).


Al di là del fatto che è la normativa stessa ad imporre la formazione per tutti gli operatori della comunicazione pubblica, se ne può trarre che i contenuti del corso hanno risposto a delle esigenze reali. In questo caso, quelle di chi, dovendosi confrontare con le nuove tecnologie, ha bisogno di individuarne gli usi più corretti e di mettere in relazione la rivoluzione tecnologica in atto con la propria missione lavorativa.

Ma l'uso strategico di Internet - che era poi l'oggetto principale del corso - non può essere disgiunto dalla capacità di utilizzarne per il proprio lavoro i diversi strumenti.

Il fatto di apprendere certi contenuti tramite la formazione on line fornisce certamente un contributo positivo, sotto questo profilo. Il corso specifico, inoltre, si proponeva di migliorare tali capacità nei partecipanti, tramite:


1. la proposta di un approccio critico all'uso degli strumenti della comunicazione interattiva (ad es., trattando degli impatti negativi dell'email);
2. la possibilità di scegliere di volta in volta, tra più strumenti, quello più appropriato per comunicare all'interno del corso;
3. l'imposizione dell'utilizzo del forum per svolgere determinati esercizi.



Come risultato, si è riscontrato un miglioramento generalizzato della capacità d'utilizzo degli strumenti di comunicazione interattiva (Fig. 5).


L'interazione con gli altri partecipanti (Fig. 6) ha avuto un ruolo importante nel conseguimento di questo risultato, anche se non in misura uguale per tutti gli allievi di corso.

Non tutti hanno infatti partecipato nella stessa misura alle attività di gruppo e, soprattutto, agli scambi di informazioni, esperienze e di opinioni tramite i forum, ma ciò rientra nella fisiologica diversità di approccio alle dinamiche di gruppo.


Il corso nel suo complesso è stato utile ai partecipanti per il loro lavoro d'ufficio (Fig. 7).



I piccoli scostamenti con i dati relativi alla soddisfazione sui contenuti (Fig. 4) possono essere spiegati principalmente col fatto che, al momento attuale, non in tutti gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico è previsto un uso sistematico delle nuove tecnologie per la comunicazione all'interno e all'esterno dell'Ente.


Dovendo esprimere un giudizio sintetico sul corso nel suo insieme, infine, l'81% dei partecipanti ha utilizzato aggettivi favorevoli (Fig. 8), che vanno da "positivo" a "entusiasmante".



A parte la qualità del corso in sé, tale soddisfazione da parte degli allievi mette in evidenza una capacità di coinvolgimento dell'e-learning, che non è sempre altrettanto facile ottenere con le attività d'aula.

In ultimo, è opportuno riportare l'esigenza, manifestata da più partecipanti, di un incontro dal vivo alla fine del corso, non per finalità strettamente didattiche, ma più semplicemente per il piacere di conoscere persone con le quali si è condivisa un'esperienza comunitaria che è stata fonte di soddisfazione.



torna su

 Le condizioni per un intervento formativo efficace
La valutazione compiuta dagli allievi che hanno partecipato al corso sperimentale ci consente di concludere che la formazione a distanza, pur con tutti i limiti che presenta, può rivelarsi particolarmente utile ed efficace in un ambito professionale come quello della comunicazione pubblica, a patto che si rispettino alcune condizioni fondamentali:


1. dal momento che l'ostacolo principale alla frequentazione di un corso a distanza deriva dalla difficoltà di conciliare tale occupazione con lo svolgimento delle attività quotidiane d'ufficio, è indispensabile motivare gli allievi, tramite un'esperienza sufficientemente appagante;

2. i contenuti devono essere di qualità, perché è necessario in primo luogo corrispondere alle aspettative dei partecipanti, in termini di arricchimento delle conoscenze;

3. l'interazione orizzontale tra allievi è indispensabile per creare quella dimensione della "community" che consente di ottenere l'efficacia tipica dell'apprendimento collaborativo; tale interazione deve essere incoraggiata in ogni modo:

mettendo a disposizione più strumenti di comunicazione,
predisponendo esercitazioni che contemplino la collaborazione e lo scambio di opinioni,
favorendo un clima collaborativo,
incoraggiando il dialogo anche informale e "fuori tema";
proponendo incontri dal vivo.

4. l'allievo deve trovare nel tutor e/o nei docenti on line delle figure di supporto alla propria esperienza di autoapprendimento, che lo incoraggino e lo aiutino ad essere protagonista consapevole dell'esperienza didattica;
5. anche l'amministrazione di appartenenza deve supportare l'allievo, aiutandolo a conciliare l'attività didattica col lavoro d'ufficio, in primo luogo alleggerendolo parzialmente dei carichi di lavoro, e poi concordando una tabella di lavoro che gli consenta di trovare quotidianamente degli spazi (possibilmente almeno 1 ora) da dedicare all'e-learning;

6. al termine del corso, è necessario che si apra un dialogo collaborativo tra allievo e amministrazione d'appartenenza, al fine di valutare l'eventuale introduzione di nuove procedure, a seguito dell'acquisizione di nuove capacità e competenze.


torna su


Lo spazio aperto da Pubblic@ndo sull'e-learning pubblico


Interventi
FAD: un percorso introduttivo - P. Leonardini
Il nuovo ruolo della formazione on-line - R. Grandi


Ultimo aggiornamento: 22/11/05