Tema: Interviste. Tre domande su...

Dal benessere organizzativo alla comunicazione interna

di Donatella Imparato

Discutiamo di comunicazione interna con uno dei partecipanti al tavolo nazionale di lavoro di URPdegliURP “Comunicare dentro l’amministrazione”. Vi presentiamo, infatti, la significativa esperienza dell’AUSL di Aosta che affronta i temi del comunicare dentro l’amministrazione come derivazione dei principi del benessere organizzativo. Un percorso di diffusione e potenziamento della comunicazione interna, quindi, volto al miglioramento delle condizioni lavorative degli operatori e ad una maggiore partecipazione alla vita dell’azienda. Tutti valori, che i dipendenti ritrovano nella Carta Etica, un documento redatto in forma partecipativa, che dovrà sostenere e guidare le azioni lavorative dell’azienda, perseguendo il ben essere lavorativo degli operatori e per questa via anche la qualità delle prestazioni erogate. La Carta Etica raccoglie in sé le voci, le aspettative, gli esempi di buon comportamento, le proposte migliorative e la voglia di cambiamento degli operatori. Lo scopo è quello di recuperare e proporre una serie di valori sui quali costruire un rinnovato rapporto tra operatori, tra operatori e lavoro svolto, tra operatori e utenti.
 
Ne parliamo con Giorgio Galli, Direttore della Struttura Complessa Comunicazione
 

 
Dott. Galli, l’Ausl di Aosta ha sviluppato negli ultimi anni una forte attenzione per il benessere organizzativo. Quale relazione c’è tra il benessere organizzativo e la comunicazione interna?
 
La politica Salute 21 per la Regione Europea dell’OMS afferma con forza la prevalenza del concetto di “salute” su quello di “sanità”. Una visione che qualifica il cittadino utente e l’operatore sanitario come persona, come integrità globale.
Questa prospettiva, che rivoluziona l’assetto attuale, centrato sui servizi sanitari invece che sulla salute della persona, ha però bisogno di nuovi strumenti per realizzarsi se non si vuole che quanto dichiarato resti solo nelle parole.
In questa non facile operazione è di grande aiuto il fatto che l’idea della fondamentale importanza del Ben essere, della valorizzazione della persona in ambito professionale e, quindi, della “qualità” della vita lavorativa, si stia oggi affermando nei più diversi contesti, sia privati sia pubblici. Ben essere di chi lavora inteso come condizione complessa, scaturente dall’intreccio di aspetti relazionali, motivazionali, comunicativi, psico fisici e soprattutto etici.
Proprio per queste ragioni il programma aziendale, che ha grossi riflessi sulla comunicazione organizzativa, tra le sue finalità principali si prefigge di sviluppare processi di cambiamento organizzativo nel lavoro, centrati sul benessere del lavoratore. L’attenzione posta su aspetti importanti quali la partecipazione degli operatori alla vita dell’azienda, l’identità professionale, il senso di appartenenza, la motivazione al lavoro, la valorizzazione delle competenze (situazioni che discendono dalla applicazione concreta della Carta Etica), nel medio – lungo termine, secondo le nostre previsioni, porteranno ad un miglioramento dell’organizzazione interna (sia a livello dipartimentale che di singole strutture), con positivi riflessi sulla qualità del lavoro svolto e sulle risposte fornite ai cittadini. La struttura di Comunicazione della nostra azienda gioca un ruolo fondamentale in questo processo di cambiamento, sforzandosi di utilizzare al meglio gli strumenti della comunicazione interna esistenti, come la intranet, l’house organ, gli incontri mirati con gruppi di operatori, le bacheche, ecc..
 
 Avete realizzato un’indagine? Qual è stato lo strumento principale? A quanti è stato rivolto? Che cosa ha misurato? Quali sono stati i principali risultati? Come saranno utilizzati dall’Azienda? E come sono stati diffusi?
 
Agli inizi del 2007 la Direzione aziendale, in accordo con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ha promosso un’indagine interna sul tema del “benessere organizzativo” utilizzando il questionario elaborato dal Dipartimento della Funzione Pubblica e diffuso all’interno del programma “Cantieri di Innovazione”. Lo strumento è stato arricchito con alcune domande suggerite dal Comitato Pari Opportunità aziendale riguardanti le tematiche della conciliazione. Il gruppo di lavoro ha optato per la consegna del questionario a tutti i dipendenti, evitando di selezionare un campione e rivolgendosi invece all’intero universo (oltre 2200 operatori). Il ritorno è stato elevatissimo (1841 questionari, pari all’83,68%), segno che l’argomento era di forte interesse. Il questionario, suddiviso in otto parti, richiedeva di valutare – tra le altre cose – il comfort dell’ambiente di lavoro, le relazioni interpersonali, sia orizzontali che verticali, la comunicazione interna, la sicurezza, le caratteristiche positive e negative del proprio lavoro, l’apertura all’innovazione. Come è facile immaginare le fasi del data entry e dell’analisi dei risultati sono state lunghe e laboriose. Abbiamo realizzato numerosi report; non solo con i dati globali riferiti all’azienda, ma anche suddivisi per aree organizzative e dipartimenti. Il dato che è emerso è sostanzialmente confortante, con qualche situazione di squilibrio che è attualmente al vaglio della direzione aziendale. Tutti i risultati verranno quanto prima resi disponibili sulla rete intranet. Abbiamo previsto, per l’autunno, un evento destinato ai dipendenti, per presentare, analizzare e commentare i risultati dell’analisi. Le criticità evidenziate, ma anche le positività, saranno oggetto di riflessione e di discussione - anche e soprattutto col supporto dello strumento “Carta Etica” e dei principi e dei valori in essa contenuti - con gli operatori - dirigenza e comparto - dei settori interessati.
 
 Anche la carta etica aziendale è frutto di questo processo volto migliorare la qualità del lavoro? In cosa consiste?
 
L’obiettivo principale ed ambizioso del progetto “Carta Etica: dar valore ai valori” è stato quello di sollecitare, enucleare e costruire la trama valoriale che dovrebbe sostenere e guidare le azioni lavorative dell’azienda, perseguendo il concetto olistico di ben essere lavorativo, direttamente connesso alla qualità delle prestazioni erogate.
La Carta Etica, che è la naturale derivazione del programma sul benessere organizzativo, è il prodotto finale di questo progetto. Rappresenta il punto culminante di un processo di maturazione e di affinamento etico comunicativo avviato nel percorso di formazione, previsto nel progetto. Si parte dal presupposto che “lavorare meglio significa certamente vivere meglio, ma vivere meglio significa lavorare meglio!”
La Carta è stata costruita e sviluppata in forma di ragionamento etico, una sorta di guida ai problemi di comportamento comunicativo così come sono vissuti da chi lavora. E’ frutto di un lavoro corale nato dagli operatori aziendali: raccoglie le loro voci, le loro sofferenze e le loro aspettative, gli esempi di buon comportamento, le proposte migliorative e la voglia di cambiamento. E’ uno strumento di lavoro che vuole essere usato, maneggiato e migliorato nel tempo. Con la Carta Etica si vuole recuperare e proporre una serie di valori sui quali costruire un rinnovato rapporto tra operatori, tra operatori e lavoro svolto, tra operatori e utenti.
La Carta è stata realizzata con l’aiuto di un filosofo (Alberto Peretti) - figura se vogliamo un po’ anomala nelle PP.AA. - che ha seguito e formato oltre 200 dipendenti, appartenenti a tutti i livelli contrattuali e a tutte le aree organizzative dell’azienda. Gli stessi avranno il compito di diffondere e favorire l’applicazione dei principi e dei valori compresi nel documento, attraverso azioni concrete: incontri, promozione di programmi culturali, diffusione delle buone prassi, ecc. Sarà questo il compito che dovremo affrontare da qui, nei prossimi mesi e negli anni a venire. I principi della Carta Etica verranno anche trasmessi (insieme alla consegna del documento) ai neo assunti, all’interno del “Programma accoglienza nuovi assunti”.
La Carta Etica è stata inviata direttamente a casa di tutti i 2337 operatori dell’Azienda; questa scelta è stata fatta non solo per evidenziare, una volta in più, lo stretto legame tra vita e lavoro, ma anche per ribadire l’idea che ha animato questo progetto, fondata sulla convinzione dell’importanza della promozione e diffusione della cultura del ben essere organizzativo, di cui l’Etica è indispensabile elemento.
La Carta è stata, inoltre, pubblicata per una maggiore diffusione sul sito istituzionale dell’Azienda.
 
 


Ultimo aggiornamento: 22/07/08