Nell’ambito di un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo del Programma Operativo Capacità Amministrativa 2014 - 2020 Asse b Obiettivo 1.1., il Comune di Braila ha avviato un percorso di ottimizzazione dei processi decisionali e di orientamento degli stessi al cittadino cliente avvalendosi del CAF. L’iniziativa prevede anche lo scambio di buone pratiche con organizzazioni che applicano strumenti di Total Quality Management al di fuori della propria nazione. Da questa esigenza è derivata la richiesta di una collaborazione con il Centro Risorse Nazionale CAF per la realizzazione di una visita di studio presso amministrazioni italiane che utilizzano il modello.
In ragione di un gemellaggio fra la città di Braila e Bari, è stato richiesto che la visita si svolgesse a Bari. Per tale ragione il CRCAF ha coinvolto tre istituzioni scolastiche della Puglia. Dal 19 al 21 febbraio una delegazione di funzionari interessati all’utilizzo del modello CAF ha quindi visitato: l’Istituto Comprensivo “Caporizzi-Lucarelli” ad Acquaviva delle Fonti (BA), l’Istituto Comprensivo “Gabelli” a Bari e l’Istituto di Istruzione Superiore “Ambra De Pace” a Lecce.
Gli incontri si sono svolti in maniera molto partecipativa con il contributo di esperti del CRCAF, presenti a distanza in videoconferenza, Claudia Migliore e Teresa Ascione, nonché di Antonella Augenti, Valutatore CAF, a Lecce. A tali contributi si è aggiunto il racconto delle esperienze di utilizzo del modello da parte dei Dirigenti Scolastici, sempre attivamente presenti, e di partecipanti ai Gruppi di autovalutazione, seguito da sessioni di domande e risposte con contributi anche da parte di genitori degli studenti presenti, alcuni dei quali provenienti dalla Romania. Un linguaggio comune europeo rappresentato dal CAF, utile a favorire il confronto fra modi diversi di gestire le organizzazioni pubbliche, che mette in connessione in questo caso cittadini che condividono già un linguaggio, quello rumeno, parte della più grande famiglia Europea.
L’interesse di colleghi di altri SM per l’esperienza di utilizzo del CAF non è una novità. Per quanto concerne l’ultimo biennio 2018-19 già una delegazione ministeriale rumena è stata ospitata a Roma a novembre scorso e una nuova delegazione ministeriale ha richiesto al CRCAF l’organizzazione di una visita per il secondo semestre 2019. In passato sono state ospitate delegazioni provenienti da Malta e anche dalla Cina. Quando non sono stati gli esperti CAF italiani ad essere invitati presso altri Stati a portare la loro esperienza sul modello come formatori, a Malta, in Bulgaria e, ultimamente, in Ucraina.
L’Italia, com’è noto, ha il maggior numero di amministrazioni che utilizzano il CAF a livello europeo, con una buona diffusione sia a livello territoriale che settoriale. Questo è frutto delle modalità di supporto all’utilizzo del modello attuate, basate su empowerment, networking e valutazione tra pari. Tale approccio promuove, altresì, la disponibilità e l’interesse delle amministrazioni italiane al confronto della propria esperienza con quella di altre amministrazioni, sia italiane che di altri SM. Lo scambio di esperienze nell’utilizzo del modello CAF è vissuto, infatti, come occasione di crescita e di sviluppo di know how per l’organizzazione che in tal modo si confronta con realtà diverse dalla propria utilizzando il modello come linguaggio comune, che è una delle ragioni per cui è stato definito a livello europeo nell’ambito della cooperazione informale delle funzioni pubbliche.