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CAF EDU: il CAF network al lavoro per aggiornarlo

Il 14 giugno si è svolto online il primo degli incontri tecnici finalizzati all’aggiornamento del modello CAF Education. L’evento, coordinato dal Portogallo con il supporto organizzativo dell’Istituto Europeo della Pubblica Amministrazione (EIPA), ha visto la partecipazione di 6 paesi e la discussione delle tempistiche e della metodologia da adottare per l’aggiornamento del modello attualmente disponibile nella versione del 2013. 

Il Common Assessment Framework, modello europeo per l’autovalutazione della performance organizzativa, è stato aggiornato alla fine del 2019 e, di conseguenza, è emersa da parte del CAF Network la volontà di revisionare anche il modello specifico relativo al settore educativo. Il CAF EDU costituisce infatti una versione personalizzata e specifica per il settore educativo, che è uno degli ambiti nei quali maggiore risulta l’utilizzo del CAF a livello europeo.

Il lavoro di revisione, analogamente a quanto già avvenuto durante il processo che ha portato al CAF2020, mirerà alla semplificazione del linguaggio e alla riduzione e aggiornamento degli esempi proposti, che rappresentano le “buone pratiche” condivise dagli Stati Membri, al fine di eliminare eventuali ridondanze e arricchire il modello di esempi di pratiche presenti nelle amministrazioni più performanti a livello europeo. Verrà, allo scopo, rafforzato il focus su digitalizzazione, agilità, sostenibilità e promozione della  diversità, come avvenuto per il CAF 2020. 

Durante l’incontro è stato sottolineato come il CAF EDU sia ampiamente utilizzato in molti paesi, fra cui Belgio, Italia e Portogallo, motivo per cui si rivela importante mantenerlo aggiornato nei contenuti ed in linea con gli ultimi orientamenti del settore educativo a livello internazionale. 

Hanno partecipato alla riunione del gruppo di lavoro i Referenti Nazionali CAF, in alcuni casi  accompagnati da esperti del comparto educativo, provenienti da Belgio, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Tutti hanno sottolineato l’importanza dell’utilizzo del CAF EDU nell’ambito dei propri sistemi scolastici nazionali e il loro interesse a partecipare attivamente all’aggiornamento del modello, confrontando le diverse esperienze di utilizzo dello stesso maturate nei diversi contesti.

Nel corso dei prossimi mesi i paesi partecipanti lavoreranno in team, a gruppi di due. Ciascun team si occuperà della revisione di due o tre criteri, con relativi sotto-criteri ed esempi. Si procederà partendo dai primi 5 criteri, i criteri abilitanti, per poi procedere con gli ultimi 4 criteri di risultato. 

I team, che lavoreranno a distanza in modo autonomo ma secondo regole e un format condivisi, si incontreranno in apposite riunioni in plenaria per discutere collettivamente ed approvare le revisioni proposte, criterio per criterio.

L’obiettivo è quello di produrre il CAF EDU in versione aggiornata 2020/2021 entro la fine di ottobre e presentarlo il 3 novembre alla riunione del CAF Network già programmata dalla Presidenza Slovena entrante a partire dal primo luglio prossimo. 

Le attività di aggiornamento periodico del modello CAF, definito nella sua prima versione nel lontano 2000 in sede EUPAN, sono la dimostrazione insieme sia della vitalità dello stesso, approvato dai Direttori Generali delle Funzioni pubbliche dell’UE nella sua versione 2020, la quinta, a dicembre 2019, sia dell’efficacia della cooperazione informale degli SM che partecipano all’EUPAN e al CAF Network. 

Si tratta dunque di un valido esempio di resilienza di una politica di promozione delle logiche di miglioramento continuo delle performance delle amministrazioni pubbliche che non risponde ad obblighi comunitari, né nazionali. Si fonda, invece, sul valore aggiunto riconosciuto, da parte delle amministrazioni, di potersi avvalere di un modello pubblico, comune a livello europeo, che la cooperazione informale non solo ha saputo creare, ma anche continuare a valorizzare nel tempo, da oltre due decadi.