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Pon

Consigli di lettura…per viaggiare informati!

Vi consigliamo una lettura, utile per una riflessione estiva:“Una PA che crea valore pubblico investe sulle persone”. E’ il titolo dell’indagine, presentata a maggio scorso in occasione dell’ultimo FORUM PA, che propone una fotografia della situazione attuale degli assetti del lavoro pubblico.

Numerosi i dati presentati: distribuzione quantitativa e per età nei diversi settori, livello delle retribuzioni, competenze, ecc.

La fotografia ci restituisce l’immagine di una PA sempre più anziana e poco qualificata e aggiornata. Il contrario di quello che dovrebbe essere una PA moderna e performante, caratterizzata dalla trasformazione digitale, dal lavoro agile, dall’attenzione ai risultati per raggiungere obiettivi misurabili e a valore aggiunto.

Le politiche di risparmio attuate nell’ultimo decennio, seppure necessarie, hanno portato alla riduzione di circa 200mila addetti del settore e i dati illustrati nel rapporto evidenziano che:

  • la PA è sempre più anziana: l’età media si è alzata ad oltre 54 anni (50,6 se consideriamo anche le forze dell’ordine e i militari); oltre il 16% degli impiegati pubblici ha oltre 60 anni e gli under 30 sono solo il 2,8% e quasi tutti nelle forze armate o dell’ordine;
  • il personale è scarsamente qualificato: nonostante la percentuale dei laureati sia aumentata fino ad arrivare al 32%, continua ad essere la più bassa d’Europa. A fronte di questa bassa qualificazione iniziale, anche la formazione risulta carente e per lo più basata sull’aggiornamento obbligatorio rispetto ad adempimenti normativi piuttosto che sulle competenze ritenute necessarie da mantenere o da sviluppare;
  • aumenta il lavoro agile: unico dato positivo, per effetto della recente normativa che ne impone l’utilizzo alle amministrazioni, sia pure in forma ridotta.

Nell’ambito dell’indagine, realizzata da FPA, risulta particolarmente interessante il Focus sulla dirigenza pubblica.  La “carta d’identità del dirigente pubblico” fa emergere una “femminilizzazione della dirigenza pubblica”: con un 50,64% dei dirigenti donna (dato legato soprattutto alle professioni sanitarie e ai dirigenti non medici del SSN, fra i quali le donne sono più del doppio degli uomini, e alla diminuzione, causa turn over, che interessa in misura maggiore gli uomini). L'età media è di 55 anni, con poche differenze tra i due sessi (un anno in più per gli uomini) e il 97% dei dirigenti è laureato, con un 16,2% in possesso di dottorati di ricerca, specializzazioni o altri titoli post laurea.

 

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