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Il CAF rafforza la resilienza? Un progetto multi-paese dell’OCSE per saperne di più.

Sul fronte delle novità di rilievo per il CAF Network vi è il progetto multi-paese sulla resilienza delle amministrazioni del settore pubblico, condotto dall’OCSE per conto della Commissione Europea. L’iniziativa, proposta dapprima al CAF network, è stata presentata ai Direttori Generali EUPAN nel corso del loro ultimo incontro di giugno scorso. Attraverso una combinazione di indagine tramite questionario e casi di studio, analisi dei dati raccolti e workshop di approfondimento per addetti ai lavori, verrà realizzata un riflessione approfondita sul modo in cui le amministrazioni pubbliche europee possono rafforzare la propria resilienza, alla luce delle criticità emerse a causa della  pandemia da Covid 19. 

I lavori partiranno dall’analisi di come le amministrazioni già utilizzatrici del modello CAF hanno saputo affrontare la pandemia, per poi procedere guardando al futuro e immaginando quali saranno i cambiamenti sistematici da mettere in atto, che potrebbero riguardare anche una revisione/integrazione del modello stesso.

I paesi che hanno aderito oltre all’Italia, espressamente invitata dall’OCSE in ragione del gran numero di amministrazioni pubbliche italiane che hanno fatto utilizzo ripetuto del modello CAF nel corso degli ultimi 20 anni e al Belgio, che si è fatto promotore verso la CE- SRSS della richiesta di finanziare un progetto riguardante il CAF, sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Grecia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Paesi con diverso livello di intensità ed esperienza nella promozione e nell’utilizzo diffuso del CAF nel settore pubblico.

Il progetto avvallato dal network dei Direttori Generali EUPAN, si avvarrà della collaborazione attiva dei corrispondenti nazionali CAF, che selezioneranno, secondo criteri definiti in raccordo con l’OCSE, le amministrazioni partecipanti sia alla survey generale, che agli studi di caso (uno per SM). Gli stessi, ai livelli nazionali, avranno un ruolo essenziale nel promuovere l’iniziativa e supportare la partecipazione delle amministrazioni CAF user. Un primo incontro preparatorio al riguardo si è già tenuto il 29 luglio e gli incontri diventeranno periodici a partire da settembre.

Il progetto sarà strutturato intorno a quattro attività principali, che verranno coordinate dall’OCSE in collaborazione con i referenti nazionali CAF e altri partner locali dei paesi partecipanti. Il punto di avvio sarà costituito da un questionario online, rivolto in generale alle amministrazioni CAF users, focalizzato sulla loro esperienza nel fronteggiare la crisi da Covid19 e sul modo in cui l’uso del modello abbia contribuito o meno ad una maggiore prontezza di reazione dell’organizzazione e alla sua resilienza. L’indagine includerà domande relative alle sfide affrontate e alle strategie adottate e punterà all’identificazione dei fattori abilitanti, casi di successo e processi da mantenere anche a valle della pandemia. 

In seguito, anche alla luce dei risultati emersi dall’indagine preliminare, ciascun SM contribuirà, a partire dalla selezione dell’amministrazione da sottoporre ad analisi,  allo sviluppo di un caso di studio, che sarà realizzato da esperti incaricati dall’OCSE. Tale approfondimento, condotto attraverso un dettagliato template concordato a livello europeo, consentirà di analizzare più nel dettaglio le risposte alla pandemia e i modi per rafforzare la resilienza nella fase di ripresa. 

Per l’Italia si è già resa disponibile a partecipare, sottoponendosi alla prevista analisi di caso, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), esempio virtuoso di amministrazione resiliente che ha adottato fin dal 2013 il CAF utilizzandolo quale modello per il check diagnostico integrato nel proprio Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance e che ha ottenuto nel 2019 l’attestazione europea di CAF Effective User. 

Durante il 2022 saranno realizzati, a seguire, dei workshop dedicati ai temi trasversali emersi nelle due fasi precedenti, che saranno utilizzati per generare un dibattito intorno a tematiche quali la leadership e la gestione del personale, l’innovazione, la digitalizzazione e la programmazione strategica. Parteciperanno agli incontri i paesi aderenti al progetto insieme ad esperti, in modo tale da garantire una peer review dei casi di studio. 

Saranno stabilite, inoltre, connessioni con i diversi network dell’OCSE (Public Employment and Management, Digital Government, Centers of Government, Observatory of Public Sector Innovation etc) a diverso titolo interessati al tema del progetto, considerata la natura olistica del modello CAF. 

Da ultimo, alla fine del 2022, verrà prodotto un report di sintesi che raccoglierà tutti i risultati delle diverse attività, includendo alcune raccomandazioni al CAF network e alle amministrazioni pubbliche nazionali. La pubblicazione è attesa per l’inizio del 2023. 

Il progetto costituisce una valida opportunità per riflettere sull’uso corrente e sul valore aggiunto del modello CAF nella gestione della crisi e delle sue conseguenze, e potrà fornire spunti sulle modifiche necessarie da attuare per supportare i CAF users nell’affrontare le sfide future.

Per ulteriori dettagli: leggi il progetto

 

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