Si è tenuto recentemente a Kiev un workshop dal titolo “Implementation of Results-based Management System”, nel corso del quale si è parlato del modello CAF.
L’evento è stato organizzato da TAIEX (Technical Assistance and Information Exchange), una struttura della Commissione Europea che fornisce assistenza alle amministrazioni centrali dei paesi candidati all’ingresso nell’UE, con l’obiettivo di sostenerli nell’acquisizione dell’acquis comunitario.
Attraverso il TAIEX vengono rese disponibili le competenze presenti negli Stati Membri nell’ambito di eventi formativi o visite di studio organizzati a favore di amministrazioni che ne fanno specifica richiesta. Inquesto caso la CE si è rivolta anche al CRCAF Italiano, la cui esperienza di supporto ad altri SM interessati all’utilizzo del modello è nota a livello europeo.
Il workshop è stato dedicato al CAF come sistema di performance management orientato ai risultati. Oltre all’illustrazione della logica del modello e alla sua struttura olistica, sono stati approfonditi: il ruolo della leadership e la sua relazione con il sistema di gestione dei rischi delle organizzazioni, le modalità e gli step di realizzazione del processo di autovalutazione, il collegamento con le riforme del settore pubblico.
Al workshop ha preso parte, assieme a due relatori provenienti dal Belgio, l’ing. Italo Benedini, esperto senior del Centro risorse nazionale CAF.
Vi hanno partecipato, per un totale di oltre 40 istituzione, 105 dirigenti di diversi ministeri, autorità centrali e amministrazioni locali, che hanno seguito con grande attenzione sia le presentazioni teoriche che le esercitazioni pratiche. Il workshop è stato un’occasione per presentare anche le strategie e i principali risultati dell’esperienza italiana.
I rappresentanti delle organizzazioni partecipanti hanno espresso l’intenzione di effettuare l’autovalutazione CAF, richiedendo un supporto anche nella futura fase di applicazione del modello.
Dal punto di vista italiano la partecipazione al workshop è servita ad arricchire ulteriormente il bagaglio di esperienze del CRCAF, dimostrando ancora una volta come il modello sia molto utile nel diffondere un linguaggio comune fra le amministrazioni pubbliche, anche al di fuori dell’UE. Un linguaggio comune che favorisce lo scambio di esperienze alla base del “benchlearning” e serve a rafforzare la diffusione di principi, nel caso specifico quelli dell’eccellenza della gestione, che sono parte del patrimonio comune del settore pubblico europeo.