"Comunicazione e trasparenza nella relazione della performance"
23 luglio 2013 - L’evoluzione del concetto di trasparenza nel contesto italiano rispetto alle novità del D. Lgs.150/09 e alle norme successive ha permesso lo sviluppo di strumenti utili per comunicare con chiarezza ai cittadini la performance organizzativa raggiunta dai Comuni.
Tra le azioni possibili per ottenere maggiori livelli di trasparenza, l'analisi del ruolo della Relazione della Performance è centrale rispetto al perseguimento degli obiettivi di legittimazione dell’amministrazione e al recupero della fiducia nella relazione con i cittadini.
Una pubblica amministrazione trasparente, infatti, può migliorare il proprio grado di legittimazione con gli stakeholder, rafforzare la partecipazione democratica, nonché garantire una gestione più efficiente e raggiungere i propri obiettivi strategici con maggiori risultati.
La trasparenza può essere supportata da tecnologie adeguate e coerenti rispetto agli obiettivi delle degli enti e degli stakeholder individuati. Sicuramente il sito web istituzionale rappresenta un canale importante per dare accesso alle informazioni agli stakeholder esterni.
Da fonte ISTAT risulta, però, che nel 2012 la quota di famiglie che dispone di un accesso a Internet è il 55,5%. Nonostante si tratti di una percentuale relativamente bassa, se confrontata ad altri Paesi europei, occorre precisare che il dato non tiene conto degli accessi dai luoghi di lavoro e dell’esponenziale diffusione degli strumenti mobile.
Seguendo questo trend è logico supporre che la comunicazione via web assumerà in futuro un ruolo sempre più determinante, pur non tralasciando l’uso di altri canali più tradizionali quali le bacheche, brochure e le pagine di televideo delle tv locali.
Tuttavia, pubblicare le informazioni sul proprio sito istituzionale non significa, necessariamente, essere trasparenti: occorre anche garantire accessibilità alle informazioni e partecipazione della cittadinanza e degli stakeholder in un’ottica di open government.
Per fare ciò ogni pubblica amministrazione deve definire iniziative prioritarie di trasparenza, utilizzando eventualmente strumenti quali, ad esempio, il public value assessment tool sviluppato dal Center for Digital Government dell’Università di Albany.
L’uso di strumenti di avanzati, però, deve essere accompagnato da una strategia. È buona prassi che le amministrazioni locali abbiano un quadro identificativo delle informazioni che gli stakeholder ritengono utili. Questo è d’aiuto sia per definire un’efficace trasparenza sia per facilitare il coinvolgimento e la partecipazione degli stakeholder.
Una prima analisi delle informazioni più interessanti per l’audience può essere fatta attraverso il tracking delle parole chiave più cercate sul sito rendendole poi evidenti in una sezione “le ricerche più popolari”.
Da un punto di vista amministrativo, questa prima analisi, può far emergere la necessità di valutare eventuali revisioni dei processi di raccolta dei dati in modo da diffondere periodicamente informazioni più trasparenti.
Per supportare in modo adeguato questa innovazione può essere d’aiuto l’istituzione, all’interno dell’organigramma dell’amministrazione, di una figura di raccordo tra il back office degli uffici e gli stakeholder esterni. Spesso questa figura è già presente nelle amministrazioni, ad esempio, in numerose strutture pubbliche si trovano risorse adeguate in tal senso che gestiscono lo sportello unico di servizio alle persone e alle imprese o l’ufficio di relazioni con il pubblico (URP).
Un caso italiano: “La bussola della trasparenza”
La Bussola della Trasparenza è uno degli strumenti che il Dipartimento della Funzione pubblica mette a disposizione per aumentare il livello di trasparenza delle amministrazioni, in particolare nell’ambito della “trasparenza distribuita”, ovvero quella effettuata autonomamente dalle pubbliche amministrazioni attraverso la pubblicazione di dati, documenti e informazioni sui propri siti istituzionali.
Si tratta di una piattaforma web che utilizza un sistema automatico e aperto a tutti di verifica in tempo reale dell’adempienza delle pubbliche amministrazioni agli obblighi di pubblicazione previsti dalle normative, fornendo i risultati con un’interfaccia semplice e immediata.
Utilizzando la piattaforma web è possibile accedere direttamente ai contenuti di interesse dei siti delle pubbliche amministrazioni e utilizzare la Bussola per effettuare monitoraggi, benchmarking, confronti, classifiche tra amministrazioni.
Dato che si tratta di un sistema completamente automatico, quindi soggetto a fenomeni di falsi positivi o falsi negativi, la Bussola offre strumenti di controllo diffuso e di collaborazione con gli utenti al fine di fornire anche una maggiore qualità dei contenuti pubblicati.
La bussola della trasparenza è tra i 18 i progetti italiani che hanno partecipato all'edizione 2013 dell'EPSA (European Public Sector Award), collocando l'Italia al terzo posto come numero di candidature (circa 230) provenienti da 26 Paesi e Istituzioni Europee.