Verso sistemi giudiziari più efficienti nell'unione Europea: online il Quadro di valutazione UE della giustizia 2014

24 marzo 2014 - La Commissione europea ha pubblicato la seconda edizione del quadro di valutazione europeo della giustizia per promuovere la qualità, l'indipendenza e l'efficienza dei sistemi giudiziari nell'Unione europea

Introduzione
Il quadro di valutazione europeo della giustizia 2014 (2014 EU Justice Scoreboard) è uno strumento d'informazione sullo stato della giustizia in Europa  che l’Unione europea elabora annualmente (a partire dal 2013) a supporto dei Paesi membri, con la finalità di migliorare l’efficienza della giustizia attraverso la messa a disposizione di dati comparabili sulla qualità, efficienza e indipendenza dei sistemi giudiziari nazionali. Nella strategia della Commissione europea e del suo braccio operativo, la DG Justice, la finalità è quella di fornire elementi conoscitivi per sostenere i  processi di riforma nei vari Paesi per rendere il servizio giustizia più efficace per cittadini ed imprese, considerando anche la rilevanza di questa funzione per la competitività economica dei territori.
 I risultati del quadro di valutazione verranno anche presi in considerazione nella preparazione delle prossime analisi specifiche per paese del semestre europeo 2014 , il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche dell'Unione volto a stimolare i risultati economici e la competitività degli Stati membri. Non promuove un tipo particolare di sistema giudiziario. A prescindere dal modello di sistema giudiziario nazionale o dalla tradizione giuridica a cui è ancorato, la tempestività, l'indipendenza, i costi contenuti e la facilità di accesso sono alcuni dei parametri essenziali di un sistema giudiziario efficace.

Struttura e contenuti

Il quadro di valutazione europeo della giustizia 2014 non presenta una graduatoria unica generale, ma fornisce una panoramica sul funzionamento di tutti i sistemi giudiziari in base a vari indicatori di interesse comune a tutti gli Stati membri.  Riunisce dati provenienti da diverse fonti. La maggior parte dei dati quantitativi è fornita dalla Opens external link in new windowCommissione per la valutazione dell’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa  (Cepej), che raccoglie i dati dagli Stati membri. Sono raccolti anche dati del World Economic Forum sulla percezione dell'indipendenza dei sistemi giudiziari.

Il quadro di valutazione 2014 si concentra sul contenzioso civile, commerciale e amministrativo, e si avvale dei medesimi indicatori del Opens external link in new windowQuadro di valutazione UE della giustizia 2013, riguardanti i tempi necessari alla definizione delle cause in giudizio, il tasso di cause definite, il numero di cause pendenti, l'utilizzo di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie, l'uso di mezzi elettronici per la gestione del contenzioso, la formazione a disposizione dei giudici e le risorse assegnate ai tribunali.

Attinge anche a nuove fonti di informazione: l'efficienza dei sistemi giudiziari, i cui indicatori sono la durata dei procedimenti, il tasso di ricambio e il numero di cause pendenti; e la qualità, i cui indicatori sono la formazione obbligatoria dei giudici, il monitoraggio e la valutazione delle attività dei tribunali, delle risorse umane e finanziarie assegnate ai tribunali e la disponibilità di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché di metodi alternativi per la risoluzione delle controversie.

Il quadro di valutazione presenta anche una rassegna comparativa sulle modalità organizzative dei sistemi giudiziari nazionali a garanzia dell'indipendenza della magistratura nei casi in cui possa essere a rischio. I dati sulla percezione dell'indipendenza della magistratura analizzano, ad esempio, le garanzie giuridiche contro il trasferimento e la revoca dei giudici. Infine fornisce i risultati di due studi pilota che restituiscono informazioni di dettaglio sulla durata dei procedimenti giudiziari in materia di concorrenza e tutela dei consumatori, espressa in giorni medi.

Principali risultati in Italia e nell'UE
Alcuni Stati membri continuano a incontrare problemi significativi riguardo all'efficienza dei rispettivi sistemi giudiziari. La lunga durata dei procedimenti di primo grado e i tassi di ricambio bassi o il numero elevato delle cause pendenti evidenziano la necessità di miglioramenti. Sebbene di recente in alcuni Stati membri (come ad esempio in Portogallo) siano state adottate riforme ambiziose, i loro effetti non possono ancora essere presi in considerazione dal quadro di valutazione poiché la maggior parte dei dati riguarda il 2012 e gli anni successivi. La disponibilità nei tribunali di tecnologie dell'informazione e della comunicazione si è incrementata nel tempo, ma sono ancora ampi i margini di progresso, soprattutto per migliorare i contatti tra i tribunali e i cittadini. In quasi tutti gli Stati membri sono presenti metodi alternativi di risoluzione delle controversie e progetti di monitoraggio e valutazione sulle attività dei tribunali. In quasi un terzo degli Stati membri il tasso di partecipazione dei giudici alle attività di formazione permanente sul diritto dell'Unione risulta superiore al 50%.

Per quanto concerne il nostro Paese, viene evidenziato come la giustizia civile italiana sia la più lenta d’Europa dopo quella maltese e la prima per casi pendenti che attendono ancora una sentenza definitiva. L'andamento nel nostro Paese appare migliorato, rispetto al 2010; tuttavia, l'Italia resta ancora il paese europeo con un elevato numero di casi civili pendenti, ben 4 milioni e 986 mila, e tempi lunghissimi, in media circa 600 giorni per una sentenza solo di primo grado.

Una giustizia tardiva equivale sia ad una giustizia negata sia ad un costo per i processi di sviluppo economico, poiché frena gli investimenti virtuosi, aumenta i costi delle transazioni ed alimenta azioni ad alto rischio. Per l'UE l’indipendenza e il corretto funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali costituiscono delle leve essenziali tanto per ottenere la fiducia dei cittadini e degli investitori quanto per assicurare la fiducia reciproca nello spazio europeo di giustizia.

Per saperne di più

Scarica il  "Quadro di valutazione europeo della giustizia 2014"

Visita la DG Giustizia su Twitter: @EU_Justice

Ultimo aggiornamento:  23/02/2018

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