La diffusione di Best Practices nella Regione Sicilia: intervista a Marcello Maisano
6 ottobre 2014 - La Regione Sicilia è tra le Regioni che hanno attivato il maggior numero di Uffici Giudiziari nell’ambito del Progetto interregionale transnazionale "Diffusione di Best Practices presso gli Uffici giudiziari italiani" (DBP)
Sono stati infatti finanziari ben 32 Uffici Giudiziari, di cui 14 attualmente in fase di start up e 18 conclusi. Abbiamo intervistato il Responsabile Unico del Procedimento per il Progetto, Marcello Maisano - Dirigente Responsabile Area Affari Generali, Dipartimento Regionale Istruzione e Formazione Professionale, Assessorato Regionale Istruzione e Formazione Professionale – per avere un contributo sul ruolo e l'impegno complessivo della Regione Sicilia nel Progetto, sugli obiettivi perseguiti, sulle eventuali criticità riscontrate, sul modello di governance del Progetto e sulle prospettive future.
D. Quale è stato il principale motivo di adesione della Regione Sicilia al Protocollo d’intesa fra Ministero della giustizia, Funzione Pubblica e Regioni per la realizzazione del Progetto transnazionale interregionale “Diffusione di best practices presso gli Uffici giudiziari italiani” (DBP)?
R. Il principale motivo di adesione della Regione Sicilia al Protocollo d’intesa fra Ministero della Giustizia, il Dipartimento della Funzione Pubblica e le altre Regioni italiane per la realizzazione del Progetto DBP anche nella nostra regione è stato quello di garantire il finanziamento delle attività volte al miglioramento dei servizi in favore dei cittadini, al potenziamento dell’attività di informazione e comunicazione ed alla diffusione dei bilanci di responsabilità sociale anche negli uffici giudiziari. Si tratta di obiettivi che peraltro avevamo, in sede di Comitato di Pilotaggio, concordato proprio con il Ministero e la Funzione Pubblica.
Nell’ambito del Progetto DBP sono state realizzate sette gare con procedura aperta e due gare con procedura ristretta, per un impegno complessivo che supera i cinque milioni di euro, oltre iva. Le gare si sono attivate man mano che gli uffici giudiziari aderivano al progetto nazionale, fino ad arrivare a ben 32 uffici giudiziari coinvolti, ovvero altrettanti servizi di assistenza finanziati dalla regione. La realizzazione del progetto si è caratterizzata per un approccio unitario per favorire analisi comparative dei risultati e seguire meglio i diversi stati di avanzamento.
D. Come sono stati i rapporti con il Dipartimento della Funzione Pubblica e con il Ministero della Giustizia in fase di realizzazione del Progetto DBP?
R. I rapporti con il Dipartimento della Funzione Pubblica e con il Ministero della Giustizia in fase di progettazione e realizzazione del Progetto DBP sono stati caratterizzati dalla massima collaborazione reciproca finalizzata alla risoluzione di possibili criticità manifestatesi in fase di esecuzione del Progetto e alla diffusione dei risultati raggiunti nella nostra regione. Peraltro, il Ministero ha organizzato specifici eventi di promozione del progetto per favorire la massima adesione possibile. Adesione che come si vede dal numero di uffici coinvolti è stata effettivamente molto elevata.
D. Relativamente ai principali obiettivi che hanno determinato la partecipazione della Regione Sicilia al Progetto DBP, quali risultati è possibile rilevare a seguito degli interventi che si sono già conclusi?
R. Riguardo ai principali obiettivi che hanno determinato la partecipazione della Regione Sicilia al Progetto DBP, è possibile rilevare - là dove i cantieri di innovazione hanno concluso le loro attività - molteplici risultati, che si possono riassumere in un miglioramento complessivo della performance organizzativa degli Uffici a seguito dei processi di analisi e di riorganizzazione finanziati e in una maggiore accessibilità dei servizi offerti grazie anche, alla ri-organizzazione dei contenuti dei siti web, alla redazione di guide/carte dei servizi e di bilanci di responsabilità sociale che hanno potenziato la comunicazione verso l’utenza professionale e verso i cittadini siciliani.
Il miglioramento delle performance del personale degli UU.GG. è stata favorito anche dalla partecipazione a momenti di formazione e da un migliore e più consapevole utilizzo delle nuove tecnologie informatiche.
D. Quali criticità permangono e si dovrebbero affrontare prioritariamente?
R. Le maggiori criticità sono connesse alla impossibilità di procedere alla acquisizione di beni strumentali, come ad esempio le attrezzature informatiche, a supporto della attività di formazione e riorganizzazione degli UU.GG., che probabilmente rientra anche nelle criticità principali riscontrate dagli stessi uffici giudiziari.
D. In prospettiva, ritenete che l’esperienza di supporto regionale al sistema della giustizia possa essere replicato? Se sì, rispetto all’esperienza di Best Practices quali cambiamenti si dovrebbero attuare?
D. L’esperienza di supporto regionale al sistema della giustizia potrebbe essere replicato e potenziato, ma sarebbe necessario garantire una quota di finanziamenti per l’acquisizione di beni strumentali a supporto dei servizi resi all’interno degli uffici giudiziari. Ciò anche al fine di consolidare i risultati positivi che si possono raggiungere con progetti che si innestano sugli stessi percorsi e obiettivi perseguiti dell’esperienza di Best Practices.
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