Garante della privacy: consultazione pubblica su "Internet delle cose"

7 maggio 2015 - L'interconnessione di oggetti e sistemi, non solo computer o smartphone, ma anche quelli integrati in oggetti di uso quotidiano ("things"), come dispositivi indossabili, di automazione domestica, di georeferenziazione e navigazione assistita, comporta la raccolta e la gestione di dati relativi a comportamenti, abitudini, preferenze e stato di salute degli utenti spesso inconsapevoli, con l'effetto di consentirne l'identificazione, diretta o indiretta, mediante la creazione di profili anche dettagliati.

Partendo da queste considerazioni, il Garante per la protezione dei dati personali ha deciso di avviare una consultazione pubblica, con l'obiettivo di valutare il fenomeno nella sua complessità, ma soprattutto di definire misure per assicurare agli utenti la massima trasparenza nell'uso dei loro dati personali e per tutelarli contro possibili abusi.

In particolare, l'Autorità intende acquisire elementi sulle modalità di informazione degli utenti, anche in vista di un eventuale consenso; sulla possibilità che, fin dalla fase di progettazione dei servizi e dei prodotti, gli operatori coinvolti adottino soluzioni tecnologiche a garanzia della privacy degli utenti: la cosiddetta "privacy by design"; sul ricorso a tecniche di cifratura e anonimizzazione delle informazioni; sulla interoperabilità dei servizi; sulla adozione di strumenti di certificazione.

I contributi dovranno pervenire entro 180 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 4 maggio 2015, all'indirizzo dell'Autorità di Piazza Monte Citorio n. 121, 00186 – Roma, oppure all'indirizzo di posta elettronica iot(at)gpdp.it, indicando nell'oggetto il tema di riferimento.

Per saperne di più

Visita il sito del Garante della Privacy

Ultimo aggiornamento:  23/02/2018

Note legali e Privacy