La riorganizzazione del MiBACT: alcuni approfondimenti
25 settembre 2015 - La riforma organizzativa del MiBACT, ampio e innovativo intervento operato dal DPCM 29 agosto 2014 n.171, è il tema centrale di alcuni articoli e approfondimenti della Rivista scientifica, liberamente consultabile on line, Aedon.
La Rivista di Arti e Diritto on line, dedica la parte monografica del primo numero del 2015 alla riforma in atto che ridisegna significativamente la struttura amministrativa centrale del MiBACT e, soprattutto , ripensa completamente la presenza del ministero sul territorio con la ridefinizione delle competenze delle soprintendenze e la creazione dei nuovi Poli Museali regionali, la cui autonomizzazione rispetto alle soprintendenze rappresenta una svolta decisiva nella separazione tra funzioni di regolazione e vigilanza (soprintendenza) e gestione (direzione museale) .
Nel quadro della riorganizzazione del Mibact, l'assetto dell'amministrazione periferica presenta un particolare interesse. Proprio nell'amministrazione periferica infatti trova la realizzazione più articolata ed evidente l'obiettivo principale perseguito dal riordino: porre in essere le condizioni organizzative maggiormente idonee a imprimere slancio alla valorizzazione/fruizione del complesso degli istituti/luoghi della cultura appartenenti allo Stato (in particolare ai musei), intesi come fattori di 'competitività' del Paese.
Questo è anche il contesto in cui si muove il “Progetto pilota Polo Museale” iniziativa, avviata dal Dipartimento della Funzione Pubblica d'intesa con il MiBACT ed in collaborazione con il FormezPA, presente sul portale PAQ. Il progetto nasce infatti con la finalità di realizzare un intervento di rafforzamento della capacità amministrativa delle strutture periferiche del MiBACT ed in particolare dei costituendi Poli Museali delle regioni Obiettivo convergenza, attraverso il ridisegno dei processi gestionali e operativi e la rete di relazioni. Tutto ciò nell’ottica del rafforzamento, promozione e valorizzazione del sistema museale per favorire lo sviluppo dell’industria culturale e turistica a livello territoriale. Progetto pilota perché il risultato sara’ la progettazione di un “caso virtuoso”, quello del Polo Museale pugliese, che proponga soluzioni, esperienze e metodi innovativi e replicabili, secondo criteri di scalabilita’, in altre strutture territoriali che presentano situazioni di contesto analoghe.
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