Che strategia c'è nella pianificazione? Presentazione di una ricerca sui ministeri italiani
Il prossimo 20 maggio presso l’aula della biblioteca del Cnel verrà presentata una ricerca sulla pianificazione strategica nei ministeri italiani, condotta dal gruppo di ricerca in Public Management della facoltà di Economia di Tor Vergata
Il decreto legislativo 150 del 2009 è l’ultimo tassello di una lunga serie di politiche volte a promuovere il management strategico nei ministeri italiani. Tali politiche, introdotte a partire dalla metà degli anni ’90 si sono focalizzate su specifici ambiti di intervento: valutazione dei dirigenti, introduzione di sistemi di contabilità analitica e controlli interni. Il decreto legislativo 286/99 prima, e la modifica della mission del Comitato Tecnico Scientifico dopo, hanno spostato l’attenzione sulla pianificazione strategica, riconosciuta come precondizione per ogni forma di controllo interno e valutazione delle performance.
La ricerca è un tentativo di valutazione dell’efficacia di queste riforme e si basa sull’analisi dei principali documenti strategici prodotti dai ministeri italiani dal 2007 al 2009. L’obiettivo è verificare il livello di diffusione delle logiche di management strategico, valutando dapprima l’esistenza di quelle fasi ineludibili che dovrebbero precedere la formulazione della strategia, e, dipoi, la qualità di obiettivi e indicatori e dell’interazione fra i diversi attori coinvolti.
L’analisi quantitativa prescelta, a seguito della creazione di un dataset di variabili dicotomiche che indicano il presidio delle suddette fasi fondamentali del processo di management strategico, ha implicato l’utilizzo della metodologia cluster analysis. Tale tecnica di riduzione dei dati consente di individuare gruppi di ministeri il più possibile omogenei in termini di varianza infragruppo, massimizzando invece la varianza tra i gruppi.
I risultati mostrano come solo un cluster di ministeri si colloca ad un buon livello sia di formulazione sia di analisi strategica.
Dal posizionamento degli altri due cluster, invece, si desume come nella maggior parte dei ministeri italiani sia posta maggiore attenzione all’attività di formulazione delle strategie, talvolta in assenza di analisi dell’ambiente interno ed esterno.
In futuro si intende approfondire, attraverso interviste agli attori chiave del processo (OIV e attori centrali), le cause di tale posizionamento, per acquisire elementi ed informazioni non direttamente ricavabili dall’analisi documentale. Inoltre, si mira ad estendere l’orizzonte temporale di analisi, valutando gli effetti del decreto legislativo 150/2009. In tal senso, il lavoro condotto da CIVIT sta andando nella direzione di colmare i gap nel processo di management strategico, supportando le amministrazioni sia attraverso la diffusione di indicazioni metodologiche, sia accompagnandole nelle attività che precedono la formulazione della strategia.