La nuova programmazione 2014-2020 a supporto dei processi di autovalutazione e miglioramento
3 Agosto 2015 - La nuova programmazione 2014-2020 evidenzia la necessità di orientare gli investimenti alla massimizzazione dei risultati in termini di efficienza ed efficacia dell’uso dei Fondi Europei in ordine al conseguimento degli obiettivi previsti. In questo quadro diventa fondamentale l’attivazione di adeguati e sistematici processi valutativi, che non solo siano in grado di identificare chi ha ottenuto benefici dagli interventi finanziati e in che modo, ma che soprattutto quantifichino i risultati raggiunti.
di Annamaria Leuzzi - Autorità di Gestione MIUR
Nel quadro di questa rinnovata attenzione al tema della valutazione e dell’orientamento ai risultati, l’Autorità di Gestione ha il compito di acquisire informazioni sul funzionamento del Programma che siano fondate su evidenze ed elementi oggettivi. In tale senso assumeranno uno specifico rilievo i processi di valutazione volti a verificare l’impatto degli interventi sugli esiti delle competenze degli studenti e sulla regolarità del percorso di ciascun allievo. Particolare enfasi sarà posta alla verifica oggettiva e standardizzata del rendimento degli studenti, che fornisce gli elementi essenziali per la programmazione di interventi mirati su fabbisogni specifici e che tengano conto dei differenti contesti locali e funzionali delle scuole. Con il fine ultimo di favorire il superamento degli squilibri fra le diverse aree geografiche e i diversi istituti scolastici e garantire maggiore equità del sistema e coesione territoriale.
In conseguenza di quanto stabilito dalla Comunità Europea, anche a livello nazionale è stata assegnata alla valutazione una rilevanza strategica, al fine di promuovere il miglioramento dell’istruzione, come risulta dalla normativa ministeriale con cui è stato approvato il Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione, di cui al DPR n.80 del 08/03/2013, nonché dalle successive disposizioni applicative, DM n.11 del 18/09/2014 e CM n.47 del 21/10/2014, finalizzate ad avviare la graduale messa a regime del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in tutte le scuole del territorio nazionale.
In questo contesto, nazionale ed europeo, l’Autorità di Gestione intende favorire la massima implementazione dei processi di autovalutazione/valutazione nelle scuole ed orientare la progettazione didattica e l’organizzazione del servizio verso il miglioramento continuo anche a sostegno della completa messa a regime del Sistema Nazionale di Valutazione.
Per farlo l’Autorità lavorerà su diverse direttrici:
- sviluppare nelle scuole la capacità di autodiagnosi finalizzata a una corretta identificazione delle criticità del servizio e alla pianificazione di specifiche azioni di miglioramento della performance, sia in termini di innalzamento dei livelli di apprendimento che in termini di efficienza organizzativa e gestionale;
- sviluppare percorsi di valutazione esterna delle istituzioni scolastiche a supporto degli esiti dell’autovalutazione e finalizzati a migliorare la pianificazione del miglioramento;
- garantire un esercizio responsabile ed efficace dell’autonomia scolastica attraverso la programmazione di percorsi più adeguati ai propri contesti e nella scelta di modelli ed approcci ritenuti utili al miglioramento (come ad es. il CAF)
- promuovere il miglioramento e l’innovazione della didattica in funzione dell’accrescimento delle competenze chiave e della riduzione della dispersione scolastica.
L’obiettivo sarà perseguito sia attraverso azioni di supporto e rafforzamento degli istituti scolastici sia attraverso il sostegno alle rilevazioni e alle indagini volte a misurare i livelli di apprendimento e di competenza e le altre dimensioni connesse alla performance scolastica.
In linea di continuità con la precedente programmazione, anche per la nuova programmazione lo strumento per la partecipazione delle scuole al PO sarà il Piano Integrato di Intervento che ha rappresentato la maggiore innovazione del PON 2007/2013 consentendo alle istituzioni scolastiche una pianificazione ad ampio raggio, per tutto l’anno scolastico e per tutti i temi di intervento.
Il Piano Integrato consente alla scuola di programmare le attività da realizzare nel corso dell’anno scolastico, integrandole con il Piano dell’Offerta Formativa e con il complesso delle iniziative che il Ministero ha posto e porrà in essere a sostegno dei processi di attuazione della riforma degli ordinamenti, nonché delle ulteriori azioni già promosse, o in avvio nei prossimi mesi, e finalizzate ad aumentare la qualità delle scuole e le competenze dei suoi operatori, a migliorare i risultati di apprendimento e a promuovere il successo scolastico dei suoi allievi.
Il Piano è costituito dall’insieme delle azioni con cui l’istituto scolastico intende affrontare le proprie criticità e rispondere alle esigenze e alle richieste della comunità scolastica di riferimento. Esso quindi si configura come la proposta di un set specifico e differenziato di interventi che potranno essere finanziati con il Programma e attuati contestualmente nel corso dell’anno scolastico. Tali interventi potranno essere rivolti a: personale della scuola, docenti, adulti del territorio, allievi, ambienti per l’apprendimento e riguardare lo sviluppo delle competenze degli allievi, la promozione delle eccellenze e il sostegno di quanti invece presentano difficoltà di apprendimento e disagio, l’attuazione di percorsi integrati scuola-lavoro, le iniziative per lo sviluppo professionale del personale scolastico e quelle per la formazione per gli adulti.
L’elaborazione del Piano richiede il coinvolgimento dell’intera comunità educante, non solo nella fase di individuazione delle priorità e di programmazione del miglioramento, ma anche nella fase di autovalutazione. In tale ottica, assume un rilievo cruciale l’attivazione di un ciclo che partendo da un processo di autodiagnosi si concluda con una nuova fase di check dei risultati raggiunti (Logica PDCA). L’Autorità di Gestione potrà finanziarie solo piani sviluppati a partire da un processo di autovalutazione e miglioramento sviluppato secondo tali criteri. Ciò anche al fine di capitalizzare e valorizzare l’esperienza e le competenze delle scuole che hanno già sperimentato modelli di autovalutazione attraverso la partecipazione a precedenti progetti, come ad es. ValeS, CAF, ecc.
Nel complesso, l’obiettivo del miglioramento risponde alla necessità di promuovere una scuola che sia in grado di sviluppare le competenze chiave di cittadinanza e i propri curricoli, facendo riferimento al profilo di competenze definito nelle Indicazioni Nazionali vigenti (DM n.254/2012) e al Quadro Europeo delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). Ciò al fine di favorire una progettazione mirata, in grado di contestualizzare la promozione del miglioramento dell’offerta formativa, attivando processi di cambiamento centrati sulla diffusione e sull’utilizzo delle nuove tecnologie, sull’innovazione della didattica, sulla formazione del personale scolastico o su altre priorità individuate attraverso l’analisi di tutti gli aspetti del proprio servizio.