La valutazione delle performance organizzative nell’università: prime indicazioni e scenari di riferimento
Il 14 luglio presso l’aula convegni del CNR a Roma è stata presentata l’esperienza del laboratorio di sperimentazione del "CAF università", realizzato dalla fondazione CRUI in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica e il centro risorse nazionale CAF. Il convegno ha rappresentato un’occasione per parlare del modello CAF e dell’attivazione di processi di autovalutazione e miglioramento nelle università e per analizzare con i rappresentanti istituzionali di CRUI, CIViT, Dipartimento della Funzione pubblica, ANVUR e CODAU le prospettive future della valutazione delle performance organizzative nel sistema universitario alla luce del decreto legislativo 150/2009
La riforma promossa con l’emanazione del decreto legislativo 150/2009 e l’impatto che tale legge genera sui processi di programmazione e valutazione delle pubbliche amministrazioni, hanno rafforzato le prospettive di utilizzo di un modello quale il CAF (Common Assessment Framework), definito a livello europeo per favorire l’autovalutazione delle performance e promuovere la cultura del miglioramento continuo nelle pubbliche amministrazioni degli stati membri.
Una peculiarità importante del modello consiste nella possibilità, già concretamente attuata sia a livello europeo (con il "CAF education") che nazionale (con il "CAF istruzione" e il "CAF giustizia"), di personalizzare alle caratteristiche del contesto di appartenenza dell’amministrazione che lo utilizza gli “esempi” contenuti nello stesso (parte variabile e non prescrittiva del modello).
In questo contesto si è inserita la collaborazione tra fondazione CRUI e Dipartimento della Funzione Pubblica per promuovere, con il supporto del centro risorse nazionale CAF, gestito da FormezPA, l’utilizzo del modello CAF quale strumento di valutazione delle performance organizzative delle strutture universitarie, anche ai sensi del decreto legislativo 150/2009. Per la gestione del progetto è stata costituita una cabina di regia alla quale hanno partecipato rappresentanti delle diverse parti interessate con il compito di definire le attività.
A partire da varie esperienze di applicazione realizzate autonomamente da alcune università e avvalendosi di una prima parziale personalizzazione del modello, sviluppata da un gruppo di lavoro attivato nel 2009 presso la fondazione CRUI, è stato avviato il laboratorio di sperimentazione "CAF università".
Il laboratorio, coordinato dalla Fondazione CRUI e dal Centro Risorse Nazionale CAF, si è avvalso del percorso metodologico e di supporto alle amministrazioni partecipanti già sperimentato a livello nazionale per la definizione del CAF giustizia e istruzione. In particolare ci si è proposti, attraverso l’applicazione del modello da parte delle università partecipanti al laboratorio, di:
- verificare le condizioni di applicabilità del modello CAF nelle università
- testare la personalizzazione effettuata
- promuovere nelle università una cultura manageriale orientata alla valutazione della performance organizzativa e al suo miglioramento continuo coerente con i principi del decreto legislativo 150/2009.
Le attività del laboratorio si sono sviluppate nel periodo ottobre 2010-giugno 2011 e vi hanno partecipato 38 atenei. Le università partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire la conoscenza del modello e apprendere la metodologia e il processo di autovalutazione e di progettazione del miglioramento attraverso un percorso guidato di applicazione del CAF personalizzato.
Il laboratorio è stato anche occasione per fornire alle università indicazioni in merito:
- alle problematiche di attuazione del decreto legislativo 150/2009;
- alla revisione dei modelli organizzativi e alla mappatura dei processi universitari per una migliore attuazione del decreto legislativo 150/2009.
L’ampia esperienza di applicazione del modello realizzata con il laboratorio e i feedback ricevuti dalle università che vi hanno partecipato consentiranno la messa a punto finale del modello “CAF università”, che sarà reso disponibile nell’autunno prossimo.
E’ importante che l’azione di personalizzazione risponda in pieno all’obiettivo di facilitare la comprensione del modello e, allo scopo, non solo il linguaggio e gli esempi della versione sperimentata saranno puntualmente rivisitati, per facilitare l’analisi che conduce all’individuazione dei punti di forza e di debolezza, ma il testo sarà anche, come nel caso di altre versioni personalizzate del modello, integrato con contenuti aggiuntivi che ne favoriscano un utilizzo efficace da parte delle università.
Per saperne di più e per consultare gli atti del convegno