Misurazione, qualità e cittadini: un modello di valutazione delle performance

Si è svolto a Pozzuoli il 24 febbraio scorso il laboratorio di benchmarking delle performance degli enti locali nell’ambito del progetto "Rafforzamento della capacità amministrativa per un’amministrazione di qualità", che il Formez realizza su mandato del Dipartimento della Funzione Pubblica

Il laboratorio ha registrato la partecipazione di oltre 30 funzionari e dirigenti apicali degli enti locali di Campania, Calabria e Sicilia, ed ha permesso di attivare, alla luce della riforma Brunetta – Dlgs. 150/2009, un confronto proficuo in materia di misurazione e valutazione delle performance in uso tra le diverse realtà amministrative locali.

La giornata di lavoro si è articolata in due sessioni. 

La prima ha permesso di delineare i contorni della nuova riforma, attraverso l’analisi degli articoli e delle logiche della normativa.  Misurazione, meritocrazia, trasparenza, responsabilità,  ciclo di gestione delle performance organizzativa, premialità sono stati i vocaboli nuovi e ricorrenti con i quali i funzionari hanno familiarizzato nel corso dell’intervento di Giovanni Valotti, professore ordinario presso l'Università Bocconi.

Nella stessa sessione la responsabile di progetto, Maria Teresa Tedeschi ha presentato gli strumenti operativi ed i risultati attesi nella fase di sperimentazione che prenderà l’avvio dopo il laboratorio, ed  ha illustrato le logiche che sottendono la costruzione del modello di misurazione SIPAL, in grado di intercettare e promuovere il miglioramento delle performance erogate dagli enti locali.

Infine Nicola Bellé, assistente SDA Bocconi, ha analizzato nel dettaglio gli indicatori di performance per ciascun servizio, presentando la metodologia di aggregazione dei dati e portando avanti con i partecipanti una riflessione congiunta sull’utilizzo dell’esercizio di valutazione, al fine dell’attivazione di leve gestionali strategiche per il miglioramento dei servizi ai cittadini.

La sessione pomeridiana ha visto il coinvolgimento diretto dei partecipanti che, organizzati in gruppi di lavoro, hanno offerto un feedback ed alcune riflessioni circa l’applicabilità del modello proposto ai diversi contesti organizzativi locali.  L’intersezione di alcuni parametri di analisi rispetto a dimensioni territoriali sovracomunali – nel servizio idrico ad esempio – conferma che la relativizzazione della misura a cluster omogenei di enti è un presupposto utile adottato dal modello, e suggerisce – per la sua applicazione - un approccio partecipato.

Ultimo aggiornamento:  02/07/2013

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