Better Life Index, uno strumento interattivo per misurare la qualità della vita

13 giugno 2012 - L’Ocse - l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - ha creato il Better Life Index, che misura – utilizzando 11 diversi parametri che vanno dal reddito medio al tasso di disoccupazione, dalla sicurezza alla cura per l’ambiente – il livello di benessere in ciascun paese. Si tratta di un approccio alternativo ed innovativo rispetto a quello tradizionalmente basato sul prodotto interno lordo il quale, nel corso degli anni, si è rivelato insufficiente a misurare e a dare indicazioni puntuali sulla qualità della vita delle persone

In tal senso, il Better Life index, nell’ambito della Better Life initative, intende studiare e fornire dettagli specifici al fine di migliorare le politiche nazionali in tema di benessere, e progresso sociale. Gli undici parametri presi in considerazione dal Better Life index sono, nel dettaglio:  abitazione, reddito, lavoro, partecipazione civica, istruzione, ambiente, amministrazione, salute, soddisfazione personale, sicurezza, equilibrio tra lavoro e privato.

Lo strumento è anche interattivo: attraverso il sito www.oecdbetterlifeindex.org/ ciascuno può dare un peso diverso, secondo la propria sensibilità individuale, ai vari parametri individuati e confrontare in questo modo i risultati con i valori di “benessere” attribuiti dall’OCSE a ciascun paese, nonchè trovare il paese che, rispetto allo specifico paramentro, è posizionato meglio. Scopriamo così che la Svezia ha un alto livello di attenzione per le tematiche ambientali, che l’Islanda manifesta una posizione di eccellenza nell’ambito della sicurezza e che invece nell’ambito della sanità è l’Australia il posto migliore in cui vivere. Combinando dunque i vari parametri è possibile individuare il proprio paese ideale sulla base dei dati raccolti ed elaboratori dall’OCSE, costruendo così il proprio “better life index”.

L’Italia, nella “classifica” generale dei paesi OCSE, arranca; la si trova infatti al ventiquattresimo posto su 34 , alle spalle di tutti i paesi del centro e nord Europa.

Gli indicatori critici per l’Italia riguardano innanzitutto il lavoro. L’occupazione è sotto la media europea (risulta regolarmente occupato solo il 57% della popolazione tra i 15 e i 64 anni, contro il 66% della media Ocse). Circa il 68% degli uomini ha un impiego remunerato, contro il 46% della popolazione femminile. Va detto che i nostri connazionali risultano più attivi della media, lavorando 1778 ore annue, contro le 1749 degli altri paesi.

Discreto invece il guadagno medio annuale: parliamo di quasi 24mila dollari di retribuzione, contro i 22400 della media Ocse; si segnala però uno scarto considerevole tra coloro che guadagnano di più e chi guadagna di meno.
Abbastanza negativi anche i dati concernenti l’istruzione: solo il 53% della popolazione tra i 25 e i 64 anni risulta essere in possesso di un titolo di studio superiore, contro una media Ocse del 73%.

Per quanto riguarda la salute, l’aspettativa di vita è di 82 anni, leggermente superiore alla media. Non molto buoni i risultati sulla qualità dell’aria, che per quanto riguarda le polveri sottili fanno registrare un livello di 23.3, contro una media di 22 microgrammi per metro cubo; leggermente più positivi invece quelli relativi alla qualità dell’acqua: l’80% della popolazione si è detto soddisfatto di ciò che esce dai rubinetti di casa.

Un grande senso di appartenenza alla comunità nazionale sembra invece caratterizzare gli italiani, dato che il 91% della popolazione ha dichiarato di avere qualcuno a cui potersi affidare in caso di necessità. Il tasso di partecipazione elettorale, che traduce in cifre il senso di fiducia che i cittadini nutrono nei confronti delle autorità, nonché la loro partecipazione attiva ai processi politici, si attesta all’81%, al di sopra quindi della media europea. Più in generale, il 73% dei nostri connazionali si è dichiarato “felice”, praticamente in linea con la media Ocse.

(Approfondimento a cura di Federica Antonacci, redazione portale PAQ)

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Ultimo aggiornamento:  30/12/2015

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