Change by us, un esercizio di cittadinanza attiva

Da tempo si parla di CRM - Citizen Relationship Management - nel settore pubblico. L’obiettivo è quello di personalizzare sempre più la partecipazione del cittadino alla vita pubblica e di migliorare il suo rapporto con la pubblica amministrazione. La sfida di fondo non è solo quella di garantire la centralità del cittadino, l’efficienza e la trasparenza amministrativa, ma di riuscire ad erogare servizi attraverso modalità di fruizione “self service”, grazie all’utilizzo della rete (febbraio 2012)

Alla sperimentazione di questo nuovo sistema di gestione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, mirato al coinvolgimento e alla partecipazione dei singoli individui alla gestione della cosa pubblica nell’ambito locale si sono prestate alcune città americane (New York, Philadelphia, Seattle) attraverso il lancio dell’iniziativa “Change By US”

Partecipare, collaborare, appartenere: tre motivi per impegnarsi in Change By Us
Partecipare significa dotarsi di conoscenze e competenze, nonché di strumenti adeguati per poter portare la propria voce all’interno dell’arena pubblica e cooperare con le istituzioni, pubbliche e non, mediando tra l’interesse collettivo e quello privato.

Nell’attuale contesto americano emerge con forza la spinta verso forme di partecipazione al dibattito pubblico, attraverso l’associazione di più soggetti e la creazione di reti. Si tratta di pratiche di coinvolgimento dei cittadini nella vita sociale, civile, politica che contribuiscono al sostegno della società democratica. Attraverso l’impegno civico i cittadini americani si sentono parte integrante della comunità in cui vivono ed agiscono, consolidano le reti di relazione e si responsabilizzano rispetto ad alcune problematiche presenti nel dibattito pubblico. Tali forme di ri-attivazione della cittadinanza si fondano sia sul rispetto della legittimità del ruolo delle istituzioni di governo sia sulla necessità di realizzare attività capaci di sostenere la democrazia.

Un ruolo non indifferente nella riattivazione dei cittadini verso una maggiore sensibilità ed attenzione civica è svolto oggi dalle nuove tecnologie che consentono di innescare diverse modalità di interazione volte a costruire una vera e propria cultura partecipativa.

In questo senso l’iniziativa Change By US riunisce intorno a sé i concetti di “cultura”, “democrazia” e “partecipazione”, sfrutta le potenzialità del web 2.0 e accentua l’aspetto della connettività della rete, ridefinendone gli spazi di relazione.

Chance By Us accresce la collaborazione con le associazioni del terzo settore e la partecipazione nelle decisioni e nella risoluzione di problemi che coinvolgono la comunità. L’alfabetizzazione civica, ad esempio, intesa come la conoscenza di problemi legati alla comunità di riferimento e delle modalità attraverso cui i cittadini possono confrontarsi ed influenzare i processi di cambiamento, viene facilitata dai city leaders che intervengono nel processo di ascolto e orientano nella scelta dei progetti.

Partecipare a Change By Us permette inoltre di sviluppare competenze civiche (quali ad esempio l’ascolto attivo, la leadership, la capacità di dialogare con gli altri stakeholders, l’abilità di comunicazione ed organizzazione di momenti di confronto, etc...) necessarie al raggiungimento degli obiettivi legati al progetto di cui ci si fa portatori, permettendo anche di rafforzare il senso di appartenenza affettiva alla comunità di riferimento.

I passi per reinventare la partecipazione pubblica
L’iniziativa “Opens external link in new windowChange By Us” è stata lanciata nella città di New York il 21 aprile 2011, alla vigilia della giornata mondiale della terra da Opens external link in new windowLocal Projects, un’azienda di media design. Si tratta di un’evoluzione del progetto Opens external link in new windowGive a Minute ed è attualmente in corso da poco più di due mesi in versione beta anche a Opens external link in new windowPhiladelphia. Il progetto, finanziato da 3 fondazioni Rockefeller, Knight e Case, è gestito in collaborazione con amministrazioni locali e associazioni no-profit presenti sul territorio, con lo  scopo di invitare i cittadini a promuovere idee e soluzioni intelligenti per rendere la città più verde.

In questa piattaforma virtuale gli abitanti possono trasformare le loro idee in azioni, creando progetti e costituendo dei gruppi di lavoro per rendere migliori i propri quartieri. Il cittadino non è più quindi un semplice consumatore-utente dei servizi, ma diviene partner. Per farlo, basta che segua una serie di semplici operazioni che gli consentono di trasformare la propria idea in un progetto concreto: una volta individuata l’idea maggiormente in linea con le proprie esigenze, ciascun individuo può entrare in contatto con gli altri soggetti della rete che desiderano impegnarsi nella stessa azione.

Lo step successivo è di comunicare con le altre persone del team, condividendo idee, piani e strumenti per creare un progetto ex novo o collaborare insieme ad un progetto già in essere. I partecipanti sono cittadini singoli, associati oppure organizzazioni già attive sul territorio; tutti gli attori hanno un obiettivo comune e uno scopo condiviso: realizzare progetti di sviluppo sostenibile per rendere più verde la città.

New York City, un nuovo approccio al civic engagement
Il sindaco di New York City, Michael R. Bloomberg, considerato il “sindaco dell’innovazione”, data la sua chiara visione delle potenzialità della tecnologia per migliorare la governance, dal 2003 ha sperimentato una serie di iniziative di crowdsourcing, con il lancio del Opens external link in new windowservizio 311. Più recentemente, ha incoraggiato i cittadini newyorchesi a registrarsi al sito Change By Us.

Dal suo avvio, l’iniziativa ha raccolto oltre 2500 idee e coinvolto più di 2400 utenti. I risultati sono molto incoraggianti: sono stati realizzati Opens external link in new window275 progetti, che hanno visto impegnate Opens external link in new windownumerose risorse per migliorare i quartieri delle municipalità della città di New York.  Diverse centinaia di volontari hanno prestato più di 3800 ore di sevizio, per l’implementazione di opere bio-sostenibili, quali ad esempio il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, attività di giardinaggio e trasformazione delle aree verdi, etc..

Secondo i dati raccolti, le autorità hanno raggiunto circa cento ettari ai parchi della città, hanno costruito 64.000 nuove case, intrapreso programmi per la gestione e l'affidabilità dell’approvvigionamento idrico, moltiplicato la rete di trasporto pubblico e le opzioni per la mobilità sostenibile, nonché rinnovato gi impianti in molti edifici della città per un uso più efficiente di energia elettrica.
Tra gli altri obiettivi prioritari si segnalano: la deviazione del 75% dei rifiuti solidi nelle discariche, la riqualificazione delle aree industriali dismesse e contaminate, la costruzione di nuovi giardini per assicurarsi che tutti i newyorkesi possano raggiungere un parco in 10 minuti a piedi dalla propria abitazione.
Inoltre, con questa iniziativa si vuole contribuire a ridurre di oltre il 30% le emissioni di gas serra per il risanamento della qualità dell’aria: infatti, l’1% di tutti gli edifici della città produce l'86% del totale della fuliggine generata complessivamente, più di tutte le automobili e i camion in città, e l'inquinamento dell'aria causa circa il 6% delle morti in città ogni anno e più di 2.000 ricoveri per insufficienza respiratoria e 6.000 visite di emergenza per l'asma nei bambini e negli adulti.

Per saperne di più

Opens external link in new windowLo spot di Change By Us Philadelphia
Opens external link in new windowLa rassegna fotografica
La presentazione del servizio “311” di New York

Ultimo aggiornamento:  30/12/2015

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