Come nasce il reference book: intervista a Davide Galli, docente presso università Bocconi di Milano
Realizzato nell’ambito del progetto "Valutazione delle performance", il reference book fornisce alle amministrazioni “principi e criteri” per la progettazione e revisione del sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa, che deve supportare il ciclo di gestione delle performance, secondo quanto previsto nel decreto legislativo 150 del 2009. Abbiamo intervistato Davide Galli, componente dello Steering Group del progetto Valutazione delle performance, che si è occupato della sua stesura per approfondire l'utilità e i contenuti del testo per altre amministrazioni locali (novembre 2011)
D. Come nasce il reference book realizzato nell’ambito del progetto Valutazione delle performance?
R. Il reference book rappresenta l’esito di un importante percorso di analisi e valorizzazione delle esperienze compiute da una selezione di amministrazioni in tema di misurazione e valutazione della performance. Nel documento trovano infatti espressione in termini di principi e criteri. Obiettivo del reference book è quello di fornire a tutte le amministrazioni locali un contributo utile al fine di impostare e ottimizzare il proprio sistema di misurazione e ciclo di gestione della performance. Concretamente, inserendosi in un quadro terminologico del tutto coerente a quello tracciato dalle delibere CiVIT e dalle linee guida predisposte da ANCI, il reference book delinea le condizioni alle quali il sistema di misurazione è in grado di sostenere il miglioramento non solo del proprio funzionamento ma soprattutto della performance stessa dell’amministrazione.
D. Quali sono i principali contenuti del reference book?
R. Oggetto del reference book è il sistema di misurazione della performance, tanto nella sua dimensione tecnica quanto nel suo collegamento con il ciclo di gestione della performance. Il documento affronta due temi principali. Anzitutto le condizioni abilitanti ovvero quelle condizioni che costituiscono dei presupposti logici ed operativi utili affinché il sistema ed il ciclo si sviluppino in modo efficace. Tali condizioni riguardano gli assetti di governance dell’amministrazione, il sistema di programmazione e controllo in essere e le modalità di gestione del personale. In secondo luogo viene preso in considerazione il sistema nelle sue componenti logiche è cioè il modello di misurazione, il processo, l’integrazione delle componenti del sistema, la trasparenza e gli indicatori.
D. A cosa serve il reference book?
R. Il reference book nasce con l’idea di delineare un quadro di principi omogenei che possano fare da riferimento per le amministrazioni locali che intendono sviluppare o progettare ex novo il proprio sistema di misurazione e valutazione al fine di rafforzare il ciclo di gestione della performance. L’idea di strutturare il reference book per principi e criteri nasce dalla constatazione che il sistema di misurazione è uno strumento aziendale rispetto al quale l’amministrazione deve poter assumere decisioni in condizioni di autonomia ma avendo un quadro di riferimenti coerente ed unitario. La lettura dei principi, articolati in criteri e derivati dall’esperienza concreta di alcune amministrazioni, consente a ciascuna amministrazione di definire un proprio posizionamento e definire una specifica strategia di miglioramento. Se, ad esempio, l’amministrazione non accompagna la definizione dei propri obiettivi con set di indicatori che ne consentano la misurazione, potrà, identificata tale criticità, cominciare a rafforzare il proprio sistema, sperimentando la creazione di indicatori idonei a misurare l’attuazione degli obiettivi.
D. Da chi può essere utilizzato?
R. La lettura del reference book è utile a tutte le amministrazioni locali che abbiano deciso di attivare un percorso di cambiamento in relazione al ciclo di gestione della performance. Al fine di renderlo strumento operativo, il reference book è corredato di una check list che consente di svolgere un audit del proprio sistema di misurazione della performance coerente alla struttura di principi e criteri proposta. Inoltre, il riferimento in box sparsi all’interno del documento, all’esperienza delle amministrazioni coinvolte nel progetto, fornisce utili riferimenti concreti che possono fornire spunti per un confronto o per una progettazione in autonomia del proprio percorso di miglioramento. La compilazione della check list e la definizione di un piano di azioni di miglioramento a partire dall’esito dell’analisi costituiscono un’iniziativa che la lettura del reference book suggerisce e agevola a tutte quelle amministrazioni che non vogliano limitarsi ad agire in una prospettiva di mero adempimento.