Nota di presentazione della redazione di Pubblic@ndo
L'articolo che pubblichiamo, breve saggio introduttivo sulla metodologia dei "pattern", è un po' speciale. Nasce da una proposta da Giovanni Proietto, responsabile URP del comune di Delia (CL), che ha inviato nel mese di gennaio la bozza di un progetto basato su questa metodologia, per sottoporlo alla valutazione di URPdegliURP.
Prima ancora di valutare l'ipotesi di progetto, data la relativa "giovinezza" della teoria e il carattere sperimentale della proposta specifica - l'applicazione dei pattern in ambito pubblico - abbiamo pensato di suggerire al dr. Proietto e ad un esperto di questa metodologia, che utilizza concretamente nell'azienda presso la quale lavora, Michelangelo Riccobene, un articolo introduttivo preparato per Pubblic@ndo.
Quello che potete leggere di seguito è quindi l'illustrazione in forma sintetica e divulgativa, ma completa per quanto riguarda i riferimenti, della metodologia e delle ragioni che, secondo gli autori, stanno alla base della applicabilità di questa teoria. Ora, per gli scopi della rivista, ci pare che il risultato (l'interesse della teoria e la chiarezza della sua esposizione) siano da segnalare all'attenzione dei nostri lettori.
D'altra parte, la definizione dei pattern come regole in tre parti che esprimono una relazione tra un certo contesto, un problema e una soluzione, per quanto possa sembrare un po' vaga ad un primo approccio, vale senz'altro a generare quella curiosità intellettuale senza la quale le più interessanti innovazioni e acquisizioni del pensiero non avrebbero nemmeno visto la luce.
Naturalmente, al di là della valutazione più propriamente scientifica della teoria dei pattern e della sua concreta applicazione in termini operativi, piace constatare che la proposta formulata da Proietto e Riccobene ha a che fare anche con il nostro progetto. La teoria dei pattern infatti se è, come ci sembra di aver capito, un modo di guardare al riuso dell'esperienza nell'ambito dello sviluppo organizzativo, è senz'altro rilevante per URPdegliURP che di tale principio ha fatto uno dei suoi principali punti di orientamento operativo.
Sebbene questa connessione con il nostro lavoro, a prima vista, possa sembrare per ora solo una coincidenza tematica, tuttavia, ci piace pensare che il percorso nei confronti della valutazione della consistenza della metodologia organizzativa, possa portare ai necessari approfondimenti scientifici e ad auspicabili esiti applicativi.
Del resto, la formulazione di questa proposta, di cui ci sembra comunque utile dar conto attraverso la pubblicazione dell'articolo, crediamo sia di per sè la dimostrazione della fecondità del percorso che abbiamo intrapreso. Non solo per l'importanza che attribuiamo al concreto sostegno innovativo nell'azione degli URP, ma anche per le teorie che da esso possono essere suscitate o ad esso possono essere applicate. Come in questo caso.
La Redazione di Pubblic@ndo.