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Tema: Interviste. Tre domande su...

Ankonet

Interviste. Tre domande su...

di Donatella Imparato

La nuova intranet del Comune di Ancona, che sarà presto attiva per tutti i dipendenti, mira a diventare un vero e proprio spazio di condivisione di informazione, procedure e progetti per sollecitare il cambiamento ed affermare una nuova cultura organizzativa improntata sulla diffusione delle conoscenze.

La intranet Ankonet è un prodotto open source basato su piattaforma WIki, come la famosa enciclopedia Wikipedia. Questo permette ad ogni utente di essere allo stesso tempo fruitore e redattore degli spazi, aumentando l’autonomia ma soprattutto la responsabilità dell’arricchimento del patrimonio informativo dell’ente.

Ne parliamo con Barbara Ulisse, responsabile Comunicazione e rapporti con i cittadini del Comune di Ancona.
 
 
Quali sono gli obiettivi della nuova intranet Ankonet? 
La progettazione della nuova intranet come strumento centrale della comunicazione interna non è nata dal nulla. Da anni al Comune di Ancona è in funzione il portale del dipendente Ankonet, dal quale è possibile accedere a informazioni, modulistica, applicativi e servizi al dipendente. Gli obiettivi della nuova intranet - prodotto open source basato su piattaforma Wiki che darà la possibilità a tutti i lavoratori informatizzati di creare e inserire documenti e informazioni come per l’enciclopedia Wikipedia – sono soprattutto quelli di una maggiore condivisione delle informazioni, una maggiore bidirezionalità e interattività dell’utente fruitore.
La trasformazione che è stata realizzata rappresenta il passaggio dal myportal al myportal condiviso, in cui la logica di condivisione si applica ad un gruppo non derivante da una struttura gerarchica rigida ma da una struttura organizzativa dinamica a supporti di processi o funzionalità dinamicamente create.

La nuova intranet è stata progettata recependo alcune idee derivanti dalle innovazioni introdotte dal web 2.0, ovvero le tecnologie devono permettere ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce; ed inoltre la condivisione di risorse deve supportare meccanismi di selfservice e partecipazione.

Non esisterà, insomma, una comunicazione interna “centralizzata” ma diffusa su tutto l’ente con un’elevata interattività dell’utente finale, non più solo fruitore dell’informazione ma anche fornitore. Se si escludono le news di stretta impronta giornalistica che continueranno a fare capo alla redazione dell’Ufficio Comunicazione, tutti saranno chiamati a diventare “redattori”, tutti avranno, quindi, la possibilità e la responsabilità di creare e/o arricchire il patrimonio informativo dell’ente.

La possibilità per ogni dipendente di lasciare un commento – come in un vero e proprio blog – speriamo possa dare un impulso all’ascolto e alla responsabilizzazione dei dipendenti e, quindi, far diventare la intranet un luogo di comunicazione bidirezionale e di condivisione di procedure e progetti in una nuova cultura organizzativa. Vorremmo una intranet non  solo “bacheca” ma luogo di kwnoledge condiviso, di autoapprendimento dove saranno facilitati nuovi processi di lavoro.
 
Quali sono le principali innovazioni di Ankonet?
Nel nuovo sistema Wiki chi crea una scheda informativa decide se metterla a disposizione di tutto l’ente o se potrà essere utilizzata da un gruppo ristretto: è intuitiva l’opportunità di creare community, o gruppi di lavoro che hanno necessità di condividere un progetto. Gruppi di dipendenti possono “autotargettizzarsi” in base ai processi di lavoro o ai progetti a cui stanno lavorando o, ad esempio, in base a ruoli professionali.

Allo stesso tempo ogni dipendente potrà decidere gli argomenti o le sezioni delle quali diventare “sottoscrittore” e per le quali riceverà automaticamente ad ogni aggiornamento un avviso automatico dal sistema. In questo modo la kwoledge condivisa e sottoscritta interagirà automaticamente con l’utente avvisandolo dei cambiamenti. Il risultato è che il tempo della propagazione delle informazioni è notevolmente ridotto e la comunicazione diffusa e “scelta” diventa fattore abilitante per una modalità di lavoro più efficiente. In questo senso la nuova intranet diventa fattore “destabilizzante” di quei centri di potere legati all’informazione che costituiscono uno dei maggiori ostacoli alla “modernizzazione” della P.A.

Cuore funzionale della nuova intranet è il motore di ricerca, funzione tanto semplice quanto efficiente, che facilita il lavoro di ognuno e riesce a scaricare direttamente il documento e avere lo storico dei documenti stessi.

Raffinata, nella nuova intranet, anche la messa a disposizione di leggi, rassegna stampa, orari di lavoro effettuati e altri applicativi strettamente personali e accedibili senza ulteriore autentificazione.

La nuova intranet potrà supportare anche forme avanzate di telelavoro utilizzando tecniche avanzate di sicurezza come ad esempio la VPN .  

Le stesse metodologie consentono di erogare servizi extranet a tutti i soggetti che condividono parzialmente i servizi della intranet come il Museo Omero, l’Istituto Pergolesi, per servizi altamente innovativi quali l’emeroteca comunale.    

Un particolare sistema renderà possibile sondaggi interni di gradimento: non solo una customer interna sull’organizzazione, ma anche la rilevazione dell’opinione dei dipendenti-cittadini riguardo a temi trattati dall’Amministrazione per la città.
 
Cosa vi attendete dalla sua imminente implementazione?
Diffondere e far fare un salto di qualità alla cultura della comunicazione e della condivisione, che - come accennato - non deve essere vista come attività che attiene all’omonimo ufficio ma deve diventare un approccio, una mentalità di tutti. L’aspettativa riguarda per così dire l’attivazione di comportamenti di comunicazione più diffusi - che domani speriamo possano diventare abitudini – con ricadute positive sull’omogeneità del linguaggio e della sua semplificazione.

Se la comunicazione interna rappresenta l'ossatura fondante da una parte del senso di appartenenza e di identità di un ente e dall’altra del flusso comunicativo che raggiunge il cittadino, quindi struttura la comunicazione esterna, tutti devono essere chiamati a questa “comunicazione diffusa”.

Crediamo, inoltre, che possa essere uno strumento abilitante a modelli organizzativi innovativi e dinamicamente evolutivi necessari a realizzare quella “PA perfetta” che l’e-government richiede per erogare servizi al cittadino.



  Virtual Private Network, ovvero una rete privata instaurata tra soggetti che utilizzano un sistema di trasmissione pubblico e condiviso come ad esempio Internet.


Ultimo aggiornamento: 23/03/09