Intervista a Domenico Ranesi, dirigente del settore attività produttive e mercato del lavoro della provincia di Salerno
Il Concorso PIR è stata un’occasione di miglioramento e visibilità per le amministrazioni che hanno partecipato e che sono state premiate. Abbiamo intervistato Domenico Ranesi, dirigente della provincia di Salerno, tra le 37 amministrazioni che hanno ricevuto, dal Ministro Brunetta, la menzione speciale, nel corso del convegno inaugurale del ForumPA lo scorso 17 maggio (maggio 2010)
D. Il 17 maggio 2010 al ForumPa 2010 la Provincia di Salerno – Settore attività produttive è risultata tra le 37 amministrazioni che hanno ottenuto la menzione speciale per il Concorso Premiamo i risultati. Il piano premiato porta il titolo “Misurare e conoscere per governare”. Perché questo slogan? Cosa riassume?
R. Si è partiti dalla necessità di spostare l’attenzione della PA dal tema delle risorse disponibili (umane, finanziarie, materiali) al tema dell’utilizzo di queste risorse: misurare i processi e i prodotti consente infatti di comprendere con esattezza i vari step che portano alla realizzazione di una determinata azione. Tutto ciò, da un lato mette in grado chi governa i processi (il management pubblico) di riflettere continuamente sulla propria organizzazione e sui modelli di produzione e, dall’altro, chi definisce le strategie (il vertice politico) può farlo “a ragion veduta”, delineando scenari possibili e non basati su ipotesi irrealistiche e su progetti irrealizzabili. Solo in questo modo si possono innescare processi di miglioramento continuo, che orientano l’intera organizzazione verso l’efficacia delle proprie azioni.
D. Come mai avete deciso di partecipare al Concorso?
R. A partire dal ragionamento appena espresso - apparentemente banale ma in effetti di sostanza - abbiamo sviluppato una serie di attività che andavano in questa direzione, servendoci di sistemi informativi avanzati. Negli ultimi anni siamo stati in grado di misurare con esattezza gli input e gli output e di mappare i processi produttivi. Questo ci ha garantito risultati interessanti in termini di disponibilità di informazioni strategiche, oltre che di miglioramento essenziale (e misurabile, finalmente!) delle performance. Sulla base dell’idea del miglioramento continuo e fondato su un approccio quasi “laboratoriale”, in cui le cose si fanno sulla base di un programma chiaro e condiviso e adattabile, abbiamo pensato che la partecipazione al concorso avrebbe dato ulteriore slancio e stimolo alle nostre iniziative, e così abbiamo presentato il nostro piano di miglioramento per il 2009.
D. Che valore aggiunto ha dato a lei, in qualità di dirigente, e al gruppo impegnato nell’elaborazione e attuazione del piano la partecipazione al Concorso?
R. Siamo stati costretti a riflettere in maniera più organizzata sul tema del miglioramento continuo con riferimento alla nostra organizzazione. Inoltre abbiamo avuto modo di coinvolgere, su questi temi ormai centrali per il mio gruppo. un numero maggiore di persone rispetto al passato. Infine la partecipazione al concorso ha chiarito, ulteriormente e a tutti, la reale importanza, nelle organizzazioni, del tema dell’innovazione, che è assolutamente indipendente da quello della tecnologia, con il quale spesso è confuso. Innovazione si coniuga infatti meglio con “partecipazione”: è il contributo di tutti alla soluzione dei problemi (anche quelli più banali) che ci consente di migliorare.
D. Il buon esito della vostra partecipazione al Concorso ha avuto degli effetti sul personale coinvolto e sull’amministrazione nel suo complesso?
R. Certamente: tutto il personale più direttamente coinvolto nel processo (indipendentemente dalla posizione gerarchica ) ha partecipato alla cerimonia di premiazione. Sul piano motivazionale, è stato motivo di orgoglio e di condivisione, oltre che testimonianza di una leadership sul piano provinciale su questi temi che – da leadership di fatto – si è trasformata in qualcosa di riconosciuto. Ora si tratta di far entrare questi elementi nella realtà, ad esempio con una maggiore incentivazione del personale, per consentire di suggellare in qualche modo questo impegno con un risultato anche tangibile sotto il profilo economico.
Inoltre, le attività di miglioramento per il 2010 non riguardano più soltanto i settori che dirigo, perché questo metodo di lavoro è stato riconosciuto valido (anche prima del premio) dall’amministrazione provinciale che, alla fine del 2009, mi ha chiesto di estenderlo a tutto l’Ente: i nostri sistemi informativi e le nostre procedure di lavoro diventeranno, nel giro di tre anni, (secondo un programma di lavoro di medio periodo approvato dalla giunta nell’ottobre 2009) quelli di tutto l’Ente. A questo scopo, è anche stato stilato un protocollo con il Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta.
D. E’ stato già contattato da altre amministrazioni per approfondire l’esperienza realizzata?
R. Si, da alcuni comuni. In particolare il Comune di Cava de’ Tirreni ha chiesto il riuso delle nostre soluzioni informatiche. Si tratta di un passo significativo anche se, come già accennato, ho detto al Sindaco di Cava che l’informatica viene molto dopo: prima ci vogliono,come sempre, persone disponibili al cambiamento.
Per saperne di più:
Leggi l'intervista a Pia Marconi sulla conclusione del Concorso