Uso dei social media (febbraio2012)

Redazione Web Rete Civica - Francesca Sensini - Comune di Città di Castello – 05/02/2012
Per Forum PA mi sto occupando di definire alcune figure professionali 2.0 che dovrebbero essere inserite nel settore Comunicazione e Informazione e, ovviamente, stare a diretto contatto con l’ICT.
Non è più tempo, a mio avviso, di continuare a comunicare con mezzi e modi che rimangono fuori dal cerchio delle comunicazioni via web.
20 milioni di italiani iscritti a Facebook sono una gran fetta di pubblico cui la PA deve necessariamente rivolgersi, ascoltando le lamentele, i suggerimenti e soprattutto andando verso quell’innovazione ormai necessaria per tantissime ragioni (economiche in primis, politiche e culturali)

Se vi va di dare un’occhiata questo è il primo approfondimento sull’argomento e riguarda la figura del Community Manager.
http://saperi.forumpa.it/story/65360/piccola-guida-al-community-manager-un-nuovo-ruolo-dentro-la-pa

Se avete delle best practices da segnalarmi sarò ben lieta di analizzarle e magari condividerle anche nei prossimi articoli (in cui affronterò il responsabile della pubblicazione dei dati che in realtà dovrebbe essere a mio avviso un vero e proprio Web Content Manager e altre figure innovative).


Urp Multiente Prato - Oretta Giunti – 07/02/2012
La tematica è di grande interesse sia per il potenziale positivo (contatto capillare ed immediato con i cittadini, immagine di una P.A. più diretta e "informale", ecc.) sia per le doverose riflessioni in merito al modo in cui la P.A. stessa decide di gestire questi nuovi strumenti.
Mi spiego meglio: il Comune di Prato ha attivato nel proprio sito una sezione specifica legata al decoro urbano  dove sono pubblicizzati diversi modi attraverso i quali un cittadino può effettuare una segnalazione sul tema specifico.
Fra i vari canali ce ne sono alcuni (e-mail, form Comune ti scrivo) in uso da tempo e gestiti direttamente dall’Urp, come dovrebbe essere in base alla normativa, e altri nuovi (pagina FB e profilo twitter) che invece sono gestiti da un’associazione nata con questa vocazione alla tutela del decoro di Prato e alla visibilità dei risultati raggiunti (es. con pubblicazione delle foto degli interventi).

La riflessione che faccio e che facciamo con le colleghe dell’Urp e della Redazione Web di Prato è sulla necessità di creare delle forme di integrazione o per lo meno di raccordo e comunicazione fra le diverse modalità di segnalazione: il rischio reale, altrimenti, è che si creino duplicazioni del lavoro, disomogeneità nelle risposte fornite ai cittadini, perdita di dati per i monitoraggi, ecc. . In questo senso ci stiamo "battendo" col nostro Ente.

Insomma questo nostro caso per sottolineare la necessità di sviluppare l’uso dei nuovi canali attraverso figure professionali e procedure interne alle P.A., analogamente a quanto riporta la collega Sensini di Città di Castello.


Ufficio Stampa - sito web Comune di Bagheria - Marina Mancini – 08/02/2012
Interessante articolo Francesca.
Le figure operati nella PA hanno decisamente necessità di uno "svecchiamento" non solo per l’innovazione che ci investe con approcci bottom up ma anche perché, al contempo, è un modo per professionalizzare le figure che nella pubblica amministrazione sono sempre meno generiche e sempre più tecniche.
Il Comune di Bagheria ha attivato già dal 2008 un account facebook, una fan page, un gruppo Comune di Bagheria... attivissimo (anche troppo da gestire.. perché abbiamo dato spazio alla libera pubblicazione dei post e facciamo un lavoro di controllo quasi 24 ore su 24) , fan page dedicate a turismo, sviluppo e giovani e Museo Guttuso.
Abbiamo da prima del 2008 un canale su youtube , un canale U-stream, siamo su Forsquare e su Twitter , e abbiamo attivato un profilo sulle piattaforme gratuite Decorourbano.org e Comuni-chiamo

La partecipazione dei cittadini, soprattutto su facebook è massima e sempre più esigente... quindi ben vengano le nuove professionalità del web di cui già si parlava ai tempi del gruppo di lavoro promosso da URPdegliURP, che realizzò il cd sull’usabilità dei siti web della PA di cui mi onoro di aver fatto parte. Ecco un approfondimento sulle professionalità

Di fatto all’inizio siamo partiti spinti da curiosità verso questi nuovi strumenti, voglia di arrivare a target specifici che non utilizzavano il canale istituzionale convenzionale e soprattutto perché erano gratuiti, veloci e già "pieni" di utenti... cosa più difficile da raggiungere mediante la registrazione al portale comunale come ebbi modo di spiegare in un’intervista sul web magazine di URPdegliURP Pubblicando.

E’ evidente dunque la necessità che si vada incontro ad una istituzionalizzazione di tali professionalità, e perché no, prevederle proprio nei bandi di concorso, non si può lasciare più al volontà di pochi curiosi, volenterosi.


Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Alessandro Andreello – 08/02/2012
Suggerirei di prendere in considerazione le opportunità che mette a disposizione in tal senso VOLUNIA un nuovissimo ed innovativo motore di ricerca e non solo… presentato ieri in anteprima mondiale all’università di PADOVA. Date un’occhiata alle sue potenzialità vedendovi la presentazione via web. Altro che google e Facebook.


Comunicazione e Informazione - ARPAM Dipartimento provinciale di Ancona - Rita Simeoni – 08/02/2012
Sono d’accordo con Alessandro, che ringrazio per averci proposto la sua segnalazione.
Sì, sapevo di VOLUNIA ed aspettavo il suo avvio. La presentazione è accattivante, le potenzialità sembrano davvero tante e funzionali. Al momento, però, l’accesso è “riservato” agli inviti, mi pare di capire che il sistema estrae casualmente le richieste per l’accesso al sito.
In ogni caso, una opportunità da tenere d’occhio!


Redazione Web - Rete Civica - Francesca Sensini - Comune di Città di Castello – 08/02/2012
Sul progetto di Marchiori ho molte riserve, aldilà del fatto che l’accoglienza da parte della stampa specializzata è stata davvero impietosa, con giudizi quasi esclusivamente negativi…
Sono una in attesa di entrarci, ovvero una POwer User ma ho molti amici che hanno avuto l’accesso e che hanno già testato il social media searcher (non saprei proprio come definirlo…).

Prima considerazione negativa il fatto che per poterlo utilizzare si debba essere accreditati, sarà pure casuale ma vi assicuro che per ora hanno dato l’accesso solo ai grandi blogger soprattutto informatici o giornalisti specializzati, sarà un caso? Ma crediamo pure alla casualità, per non essere troppo diffidenti.
Non è certo un bell’inizio per una cosa che nasce per mettere vicino persone diverse, no? Il web vive della cosiddetta democrazia orizzontale, un social media direi che lo debba essere per principio.

Detto questo, ho visto screenshot delle pagine di ricerca, l’egosurfing funziona bene ma ha una grafica stile farmville (o SimCity prima edizione) il che per quanto mi riguarda non credo sia proprio vicina alle linee guida per l’accessibilità, cui comunque noi della PA dobbiamo sottostare. Certo, un Social Media non deve sottostare alle regole, ma quantomeno non essere graficamente lontanissimo …

Seconda problema per volunia è la privacy. Praticamente da loggati se si fa una ricerca ti mette in contatto con tutti quelli che stanno facendo la stessa ricerca. Ora va bene il web semantico, va benissimo l’idea di base, ma se cerco ad esempio “sinusite” mi mette in contatto con tutti quelli che hanno la sinusite (cioè con quelli che cercano sinusite)…
Per la PA credo sia lontano anni miglia da una applicazione nell’ambito della comunicazione istituzionale, cosi come al momento lo è Google Plus.
Se proprio uno deve poter guardare ad altri social media ce ne sono a decine, centinaia che potrebbero essere più utili alla PA. Anche ad uso intranet.

Per carità il prof. Marchiori ha fatto un lancio strepitoso del prodotto, ma il web lo ha già “bollato” e sarà dura risalire la china con gli addetti ai lavori.
Ne nascono ogni giorno di social media (conoscete Diaspora, Quora, Path e Pinterest?) magari riuscirà a vendere l’algoritmo a Mountain View come ha fatto con quello di pagerank, ma al momento per me è un no.

Ultima considerazione: una PA entra nei social media per mettersi in contatto con la gente, ma se la gente non c’è dentro quel social media a che serve che ci entri la PA?


Redazione Web - Rete Civica - Francesca Sensini - Comune di Città di Castello – 09/02/2012
Grazie Francesca del tuo puntuale contributo, che ci fa come al solito riflettere e guardare le cose secondo diversi punti di vista.
Il mio non era “entusiasmo” per Volunia, piuttosto quella curiosità personale e professionale che si accende all’apparire di nuove esperienze ed iniziative.
Condivido pertanto, dopo aver guardato meglio la presentazione, le tue sollecitazioni, soprattutto le perplessità sui Power Users e sulla privacy.
Poi, permettimelo, un plauso alla tua semplice quanto efficace provocazione:
“una PA entra nei social media per mettersi in contatto con la gente, ma se la gente non c’è dentro quel social media a che serve che ci entri la PA?”
Non c’è niente di più triste di una bacheca (parlo naturalmente di FB) piena di contenuti ma completamente assente di commenti.
Il punto non è “esserci”, ma “esserci con…”.




Ultimo aggiornamento: 25/05/12