Nuove soluzioni ai problemi
Digitalizzazione, “smaterializzazione” degli atti amministrativi, trasparenza, mappatura e reingegnerizzazione dei processi, nuovi processi di servizio sono le parole-chiave del quarto approfondimento sui contenuti dei piani di miglioramento presentati dalle amministrazioni che partecipano al concorso “Premiamo i risultati (aprile 2009)
La modifica dei processi organizzativi per migliorare la gestione è il denominatore comune dei 112 piani (il 23% sul totale dei 475 ammessi) di cui è possibile da oggi consultare la descrizione. Le amministrazioni in questo caso hanno individuato nei processi le aree di debolezza su cui intervenire per migliorare i servizi ai cittadini e aumentare la loro capacità di risposta. In molti casi si tratta di superare carenze nel funzionamento dei sistemi informativi, quali difficoltà di accesso alle informazioni, incompletezza degli archivi, basso livello di condivisione, lentezza e rigidità dei processi di comunicazione interna. In altri di inefficacia dovuta a eccessiva complessità delle procedure o a carenza o assenza di risposta a problemi.
L’Information Technology (IT) è lo strumento prevalentemente utilizzato dalle amministrazioni per migliorare i processi. Nel 50% dei casi gli interventi sono legati a soluzioni di e-government che vanno dalla dematerializzazione degli atti e degli archivi all’uso della firma digitale fino a forme, ormai diffuse, che valorizzano l’utilizzo dei siti web. Alcuni esempi: la pubblicazione on line di delibere di giunta; la consultazione via web dell’iter di pagamento delle fatture da parte dei fornitori; il fascicolo sanitario elettronico, contenente la storia clinica di ogni assistito, che viene così resa accessibile al personale sanitario sia ospedaliero che territoriale, l’invio di SMS per le comunicazioni fra scuola e famiglie.
Su questo fronte ciò che si evince dal contenuto dei piani di miglioramento è che, pur in presenza di esempi anche molto avanzati, la digitalizzazione debba, nella maggior parte dei casi, ancora produrre tutti i suoi potenziali effetti positivi nel modo di funzionare delle amministrazioni italiane.
Al di fuori dell’ambito più strettamente tecnologico vi sono amministrazioni che, invece, mirano con il piano di miglioramento a introdurre modalità operative del tutto nuove per affrontare meglio problemi ampiamente noti. E’ il caso di riorganizzazioni funzionali alla nascita di nuovi uffici o di nuovi servizi come gli interventi finalizzati a sensibilizzare i cittadini agli acquisti verdi ed eco-compatibili, la segnalazione da parte dei cittadini, via telefono o mail, dei “guasti” relativi al verde pubblico per assicurare monitoraggio continuo e risposta pronta nel caso di situazioni di rischio, o interventi per prevenire i “rischi caduta” per gli anziani o migliorare il trattamento del dolore e l’accoglienza dei pazienti pediatrici o per mappare i flussi dei rifiuti urbani e dar conto ai cittadini dell’attività di recupero derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti.
I Comuni sono gli enti che hanno avviato il maggior numero di interventi in quest’area (32 piani), seguiti dalle Province (20), più numerose in questo ambito rispetto a quelli trattati nelle tre precedenti uscite, e dalle ASL (14). Le Regioni nelle quali è presente il maggior numero di piani di mglioramento sono in questo caso il Veneto (20), con un totale di 997 dipendenti pubblici coinvolti, seguito dal Lazio (14) con 1.568 e dall’Emilia Romagna (12 ) con 114. Il personale complessivamente coinvolto è di 6686 unità e rappresenta il 21% del totale riferito ai 475 piani in concorso.