Ottimizzare le risorse e ridurre i costi
Perseguire un miglior uso delle risorse umane, reingegnerizzare e semplificare i processi amministrativi, introdurre sistemi di audit e di controllo di gestione, dematerializzare i documenti cartacei consente di erogare un miglior servizio al cittadino ma comporta anche un risparmio in termini economici e finanziari. E’ quanto fanno le 88 amministrazioni dell’ultima sezione tematica che chiude la campagna di comunicazione del concorso “Premiamo i risultati” lanciato lo scorso settembre dal Ministro per l’Innovazione Brunetta (aprile 2009)
Dopo i primi quattro ambiti tematici dedicati ai servizi al cittadino (163 piani proposti), alla gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane (112 piani), al miglioramento dei processi per l’individuazione di nuove soluzioni ai problemi (112 piani), la sezione dedicata all’ottimizzazione delle risorse e alla riduzione dei costi di funzionamento è rappresentativa di circa il 18% del totale dei piani ammessi alla fase realizzativa.
Le criticità che le amministrazioni intendono affrontare sono collegate nella maggior parte dei casi al consumo di carta, alla lentezza e ripetitività dei procedimenti che impegnano in eccesso risorse umane anche qualificate, alla riduzione dei costi dell’energia elettrica.
Le soluzioni individuate sono, in alcune circostanze, apparentemente semplici ma estremamente efficaci come nel caso dei piani che propongono una introduzione massiccia di e-mail e sms o l’utilizzo di centri stampa o di fax informatizzati per evitare la circolazione di fotocopie e documenti cartacei. In altri casi più complesse perché coinvolgono uffici o amministrazioni differenti, come nel caso di accorpamenti di Asl e/o di plessi scolastici per ottimizzare e razionalizzare l’utilizzo delle risorse economiche e umane, o perché introducono sistemi innovativi di gestione e recupero fondi, come nel caso della gestione di progetti con sistemi di fund raising e sponsorizzazioni. In altri casi ancora le soluzioni sono specialistiche come ad esempio quella di utilizzo di impianti fotovoltaici per risparmiare sui costi dell’energia elettrica.
Un denominatore comune è, anche in questo caso come nel caso dei piani presentati nella precedente sezione, l’ampio ricorso alle tecnologie: il 33% dei piani di miglioramento mette in campo interventi di ICT per il recupero di risorse.
I Comuni sono gli enti che hanno avviato il maggior numero di interventi in quest’area (27 piani) seguiti dalle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato (21), e dalle istituzioni scolastiche (11). I territori nei quali è presente il maggior numero di piani di miglioramento sono in questo caso la Lombardia (14 piani) le cui amministrazioni impegnano complessivamente 511 dipendenti pubblici, il Veneto con 13 piani e 203 dipendenti coinvolti, il Lazio e la Campania con 11 piani e, rispettivamente, 3488 e 393 dipendenti coinvolti.
Il personale complessivamente interessato nella realizzazione di questi interventi è di 8.185 unità e rappresenta circa il 26% del totale riferito ai 475 piani in concorso.