Intervista a Pia Marconi, direttore generale dell'ufficio per la modernizzazione delle pubbliche amministrazioni
Il progetto "Valutazione delle performance” finanziato nell’ambito del PON "Governance e Azioni di Sistema", Obiettivo 1 – Convergenza, Asse E – Capacità istituzionale – è uno degli interventi promossi dal Dipartimento della Funzione Pubblica per favorire l’attuazione della riforma introdotta dal decreto legislativo 150/09 con riguardo al ciclo di gestione delle performance. Pia Marconi, direttore generale dell’UPMPA illustra, in questa intervista, obiettivi e azioni dell’intervento (febbraio 2011)
D. Il progetto “Valutazione delle performance” (finanziato nell’ambito del PON “Governance e Azioni di Sistema", Obiettivo 1 – Convergenza, Asse E – Capacità istituzionale) è uno degli interventi promossi dal Dipartimento della Funzione Pubblica per favorire l’attuazione della riforma introdotta dal decreto legislativo 150/09, con riguardo al ciclo di gestione delle performance. Quali sono gli obiettivi strategici del progetto, le azioni previste e le amministrazioni che ne beneficeranno?
R. L’attuazione del Decreto 150/09 è un’opportunità per tutte le amministrazioni pubbliche di migliorare i propri servizi e le loro politiche attraverso un’efficace gestione delle performance.
Il progetto “Valutazione delle performance” si propone di sostenere i comuni delle regioni obiettivo convergenza nella realizzazione del ciclo di gestione della performance, al fine di migliorare la qualità dei servizi e delle loro politiche, in linea con gli obiettivi generali del PON.
Il progetto prevede una prima linea di attività nella quale si svolge la review del sistema di gestione delle performance in alcune amministrazioni pilota. Le attività previste consistono in un esame approfondito del ciclo di gestione delle performance con specifico riguardo al processo di elaborazione del Piano e della Relazione delle performance ed al sistema di misurazione e valutazione sotteso.
Questa prima linea di attività, dalla quale dovranno emergere strumenti, processi e prassi operative testati sul campo, è strumentale al disegno e alla realizzazione delle azioni di supporto rivolte alle amministrazioni destinatarie dell’intervento.
Sono otto le amministrazioni pilota -7 comuni e un’unione di comuni – selezionate sulla base di criteri relativi alle dimensioni – popolazione compresa tra i 20.000 e i 300.000 abitanti -, alla rappresentatività geografica, alla presenza di un percorso ben avviato di attuazione del decreto legislativo 150/2009, nonché alla disponibilità ad impegnarsi in questa iniziativa.
D. Quali considerazioni hanno guidato l’impostazione del progetto e come è ci si è assicurati che l’intervento risponda alle necessità dei destinatari?
R. Avendo deciso di focalizzare il nostro intervento sulle amministrazioni comunali, siamo partiti dai due protocolli stipulati con ANCI rispettivamente dal DFP e dalla CiVIT per l’attuazione del decreto legislativo 150/2009 da parte di questa tipologia di amministrazioni. In particolare, sulla base del protocollo tra ANCI e CiVIT, firmato il 16 settembre 2010, sono state successivamente definite indicazioni utili per la contestualizzazione delle delibere e degli strumenti proposti dalla CiVIT rispetto alle amministrazioni comunali, sia in ragione della loro autonomia costituzionalmente garantita, sia per l’esistenza, in questo settore più che in altri, di una consuetudine a utilizzare strumenti e sistemi di pianificazione, programmazione e controllo. Per assicurare la piena coerenza tra le nostre attività progettuali e le strategie già definite, abbiamo coinvolto il referente ANCI nei comitati di attuazione dei due protocolli, nello steering committee che assicura la direzione strategica del nostro progetto.
D. Il progetto, come sottolineava, si rivolge specificamente alle amministrazioni comunali delle regioni obiettivo convergenza. Quali motivazioni hanno spinto a scegliere questo ambito specifico? Come verranno coinvolti i comuni?
R. I La scelta delle amministrazioni comunali, come target specifico del progetto, è motivata essenzialmente dalla necessità di focalizzare gli interventi su un gruppo omogeneo di organizzazioni rilevanti, così da poter massimizzare i benefici dell’intervento in termini di diffusione del know-how, comparabilità e apprendimento. Le amministrazioni comunali hanno un ruolo fondamentale nell’offerta dei servizi ai cittadini e per esse il miglioramento della performance assume, nel contesto attuale, un’importanza strategica per varie ragioni.
Da un lato, si registra un progressivo cambiamento del loro ruolo -da “produttori di servizi” a enabler di reti di pubblico interesse; dall’altro la contrazione delle risorse è sempre più stringente e impatta pesantemente sulle decisioni di queste amministrazioni. Infine, vi sono le sfide offerte dal federalismo fiscale.
Nelle regioni obiettivo convergenza, caratterizzate da una più diffusa presenza di amministrazioni pubbliche con una maturità organizzativa ancor scarsa, queste condizioni di contesto rendono ancora più forte l’esigenza di un accompagnamento finalizzato a sostenere il passaggio a modalità di gestione, quali quelle introdotte dalla riforma, volte a migliorare le performance e ad elevare in continuo la qualità dei servizi e delle politiche pubbliche.
I comuni destinatari dell’intervento saranno un centinaio, distribuiti nelle quattro regioni. Sulla base delle candidature che perverranno saranno ammesse quelle amministrazioni che dimostreranno il più elevato grado di impegno verso il conseguimento degli obiettivi del progetto.
D. Operativamente, quali opportunità il progetto fornisce ai comuni delle regioni obiettivo convergenza? In che modo le amministrazioni saranno supportate nel percorso di avvio del ciclo di gestione delle performance?
R. Saranno realizzate specifiche azioni di affiancamento, in presenza e a distanza, da parte di team di esperti, alternate a momenti di confronto per cluster di amministrazioni su base territoriale e di maturità organizzativa. Questo approccio integrato permetterà ai comuni partecipanti di utilizzare il know-how, in termini di processi e strumenti individuati nella prima fase del progetto attraverso la review dei sistemi di gestione della performance delle amministrazioni pilota.
D. Come sarà effettuata, nell’ambito del Progetto, la promozione delle attività e la diffusione dei risultati raggiunti?
R. Il Portale PAQ www.qualitapa.gov.it, il nostro canale di informazione e servizio sui temi della qualità e del miglioramento dei servizi rivolto a tutte le amministrazioni pubbliche, da oltre un anno ha una sezione specifica dedicata ai progetti finanziati con il PON. Questa sezione, oltre a presentare gli interventi realizzati, raccoglie approfondimenti e interviste alle amministrazioni, agli esperti che hanno contribuito ai progetti con l’obiettivo di diffondere e valorizzare il know-how prodotto. Anche per questo progetto, saranno resi disponibili sul portale, in un’area dedicata, informazioni e materiali sulle attività e sui risultati del progetto via via realizzati.
La valorizzazione delle esperienze, la condivisione del know-how e la diffusione di buone pratiche attraverso il web, rappresentano per noi da sempre un valore aggiunto delle nostre iniziative, da cui possono trarre beneficio tutte le amministrazioni. Anche per questa ragione abbiamo previsto l’avvio di una collana editoriale digitale che sarà dedicata alla diffusione degli strumenti individuati grazie alle attività del progetto.
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