"Mettiamoci la faccia – piccoli comuni"
Con la pubblicazione dell’avviso in gazzetta ufficiale (n. 245 del 21/10/2009)- serie generale- l’iniziativa "Mettiamoci la faccia-piccoli comuni" diventa ora operativa: tutte le amministrazioni potranno iniziare ad utilizzare la piattaforma del mercato elettronico per aderire a MLF
L’iniziativa "Mettiamoci la faccia-piccoli comuni" mira a favorire la digitalizzazione della P.A., offrendo agli oltre 5700 piccoli comuni (che coprono il 30% della popolazione italiana) e quasi 300 unioni di comuni, un’occasione per avviare la rilevazione della customer satisfaction, grazie all’utilizzo delle emoticons, e, al contempo, incrementare le proprie dotazioni tecnologiche.
Queste realtà potranno acquisire, servendosi del Mercato Elettronico delle P.A. (www.acquistinretepa.it), gli strumenti di cui necessitano a condizioni agevolate, ed in particolare:
- i terminali da utilizzare per aderire all’iniziativa "Mettiamoci la faccia";
- la firma digitale ;
- la posta elettronica certificata (PEC).
Per ogni ordine di acquisto è prevista l’erogazione di un bonus, che comporta una riduzione di 400 euro sul prezzo di listino dei terminali da utilizzare per aderire a "Mettiamoci la faccia", e di 460 euro per chi sceglie di dotarsi anche di firma digitale e PEC.
Per facilitare l’accesso al bonus, sono stati predisposti alcuni strumenti di supporto:
- il testo dell’avviso è già a disposizione degli interessati sul sito www.innovazionepa.it/dit;
- per l’individuazione degli aventi diritto, sul portale www.anci.it sono disponibili gli elenchi degli enti che possono accedere al bonus;
- per agevolare le modalità di acquisizione dei dispositivi, della firma digitale e della PEC, nonché per ogni altra informazione per gli acquisti in rete, Consip mette a disposizione, oltre al portale www.acquistinretepa.it, un help desk telefonico (800-906227) e gli sportelli territoriali di e-proc.
Per avere una panoramica completa dell’iniziativa, è possibile fare riferimento al portale www.qualitapa.gov.it. All’interno dell’area dedicata a "Mettiamoci la faccia" è stata, infatti, aperta un’apposita sezione, dove è fornita un’ampia documentazione, tra cui: la presentazione dell’iniziativa, le istruzioni per l’uso e le FAQ
L’esperienza di un “piccolo comune”: il caso di Sestriere
L’opportunità per i piccoli comuni di diventare il volano dell’innovazione non è sfuggita agli amministratori locali, come dimostra l’interesse crescente per il progetto “Mettiamoci la Faccia”, in seguito all’Assemblea ANCI, che si è tenuta a Torino dal 7 al 10 ottobre, nel corso della quale il Ministro Brunetta ha lanciato l’iniziativa specifica per i piccoli comuni.
Tra questi il comune di Sestriere, nota stazione sciistica piemontese che conta poco meno di 1.000 residenti e che proprio in questi giorni ha formalizzato l’adesione alla sperimentazione. "Avevamo deciso di aderire alla rilevazione della customer satisfaction tramite le emoticons già prima dell’annuncio del Ministro" spiega il segretario comunale Diego Joannas, intervistato dalla redazione del portale PAQ. "Cercavamo un modo semplice, ma al tempo stesso efficace, per valutare i servizi ponendo al centro il cittadino. Qualcosa che ci desse una fotografia oggettiva della qualità della nostra offerta; ‘Mettiamoci la faccia’ ha queste caratteristiche".
"Essendo i nostri uffici di front office ubicati in un'unica sede – come spesso capita nei comuni più piccoli – abbiamo pensato di ricorrere ad un totem. Perciò l’iniziativa per i piccoli comuni è una gradita novità, perché da un lato ci permette un significativo risparmio sulla spesa inizialmente prevista; dall’altro, supera una vecchia concezione per cui i piccoli comuni sarebbero, per lo più, entità marginali ed arretrate. Certo, tra le grandi realtà si contano tante eccellenze, ma anche i piccoli comuni spesso sperimentano modalità innovative nell’erogazione dei servizi, caratterizzandosi soprattutto per una maggiore attenzione al cittadino. Ecco perché anche in un piccolo comune il cittadino deve poter esprimere il proprio grado di soddisfazione per i servizi forniti dall’amministrazione comunale. Ed è per tutto ciò che crediamo che da questa esperienza potremmo trarre preziose informazioni per migliorare costantemente".
Per saperne di più:
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