La maggior parte delle motivazioni all'usabilità possono essere riassunte in 10 slogan. Ci sono delle apparenti contraddizioni: questo perché l'usabilità è un campo minato che ha bisogno di un'analisi approfondita. Alcune contraddizioni possono però essere risolte solo dalla figura professionale dello usability engineer, in grado di scegliere la soluzione migliore per le caratteristiche e le necessità specifiche del progetto.
1. La tua migliore ipotesi non è la migliore
Una ragione fondamentale dell'esistenza della usability engineering è data dal fatto che non è possibile disegnare un'interfaccia ottimale con sicurezza. Gli utenti hanno infinite potenzialità di svolgere compiti nelle maniere più inaspettate e condurre il proprio lavoro nei modi più complessi da immaginare. Il design dell'interfaccia però può essere decisamente migliorato se si pone alla base la comprensione degli utenti e dei loro compiti. Quindi si deve cercare di disegnare l'interfaccia nel miglior modo possibile e poi verificarla con una serie di test. Non è male che un'interfaccia venga quasi completamente ridisegnata dopo uno user testing.
2. Gli utenti hanno sempre ragione
Come abbiamo visto, è possibile che un tentativo iniziale di disegnare un'interfaccia sfoci in un insuccesso. Questo non perché gli utenti sono stupidi. Chi prepara la documentazione di software e si accorge che gli utenti hanno difficoltà su un certo punto, si limita a scrivere una casella di testo con "Leggere attentamente le istruzioni", invece di riscrivere la documentazione stessa.
3. Gli utenti non hanno sempre ragione
Sfortunatamente disegnare un'interfaccia non è solo dare agli utenti ciò che vogliono. Spesso gli utenti non sanno cosa sia meglio per loro; o semplicemente possono avere idee anche molto diverse.
4. Gli utenti non sono designer
La soluzione ideale al problema dell'usabilità, potrebbe essere la possibilità di lasciare agli stessi utenti il design dell'interfaccia, semplicemente prevedendo un'ampia flessibilità di personalizzazione dell'interfaccia; si può fornire all'utente proprio ciò che vuole. l'esperienza ha mostrato come gli utenti inesperti accedano ai pannelli di personalizzazione software molto di rado. Al contrario gli utenti esperti utilizzano le caratteristiche di personalizzazione dei programmi. Innanzi tutto, la personalizzazione è semplice solo se inserita all'interno di un disegno coerente e solo se le opzioni si inseriscono in maniera coerente. Inoltre la personalizzazione stessa necessita di una propria interfaccia che non aumenti la complessità del sistema. Infine, una personalizzazione troppo ampia potrebbe generare interfacce non omogenee e molto diverse da utente a utente, rendendo difficile anche gli interventi di assistenza al cliente. Ovviamente gli utenti potrebbero scegliere opzioni di personalizzazione non esatte. Una ricerca di Grudin e Barnard dimostra come gli utenti che utilizzano combinazioni personalizzate di tasti tendano a compiere circa il doppio degli errori degli utenti che utilizzano combinazioni standard.
5. I designer non sono utenti
I designer di sistema sono umani e sicuramente usano il computer: due caratteristiche comuni con gli utenti. Sfortunatamente però i designer sono diversi dagli utenti per molti aspetti, compresi una differente esperienza informatica e un grado diverso di conoscenza dei concetti di base dell'architettura dei sistemi. Ad esempio un messaggio di errore può essere perfettamente esplicativo per un designer di sistema, ma completamente senza senso per un utente medio.
6. Gli amministratori delegati non sono utenti
Molti CEO hanno iniziato a comprendere l'importanza dell'interfaccia come valore aggiunto per i loro prodotti software. Dunque molti dirigenti hanno iniziato a interferire nel processo di design delle interfacce. Amministratori e dirigenti sono molto diversi dalla maggior parte degli utenti e le loro intuizioni di cosa potrebbe essere il design potrebbero essere errate. Ovviamente però ogni proposta che possa servire da ispirazione è ben accetta.
7. Meno è più
Una soluzione tentatrice nel design dell'interfaccia potrebbe essere quella di inserire ogni caratteristica e opzione possibile. Se c'è ogni cosa, chiunque può essere soddisfatto. Sbagliato. Ogni elemento aggiuntivo nell'interfaccia aumenta il carico dell'utente nella valutazione di come usare quel dato elemento. Avere un numero inferiore di opzioni invece potrebbe far concentrare l'utente su quelle, spingendolo a comprenderle meglio. Alcune riviste di settore hanno coniato il termine fatware, per indicare quei programmi che ad ogni release successiva raddoppiano le loro dimensioni in termini di menù, bottoni, opzioni…
8. Problemi di dettaglio
Sfortunatamente, l'usabilità dipende da una serie di dettagli minori dell'interfaccia ed ecco perché il lavoro di ingegneria di usabilità deve essere così sistematico.
9. L'aiuto non aiuta
A volte l'help in linea e la documentazione non offrono un vero aiuto. Così spesso gli utenti o non trovano l'aiuto di cui necessitano o non lo capiscono. Inoltre proprio gli help introducono ulteriore complessità alla stessa interfaccia. In ogni caso, la possibilità di fornire un aiuto non deve essere vista come scusa per implementare un'interfaccia carente. E' sempre meglio che l'utente sia in grado di operare sull'interfaccia senza bisogno di consultare l'help. Quindi un help in linea brillante, non può rendere user-friendly un'interfaccia incomprensibile.
10. Il progetto dell'usabilità è un processo
Se è vero che esistono idee anche abbastanza diverse riguardanti dettagliate caratteristiche di usabilità, il processo del progetto di usabilità è invece un principio ben stabile e condiviso. Ogni progetto è diverso ed ogni interfaccia finale ha un aspetto diverso, ma le attività per arrivare a un buon risultato sono più o meno le stesse.