Si è tenuto a Bari lo scorso 23 febbraio, nella sala Di Jeso della presidenza della Regione Puglia, l’incontro conclusivo del progetto F@cile Caf 2023: un percorso di accompagnamento al rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni locali attraverso pratiche di autodiagnosi organizzativa delle performance mediante l’uso del Modello CAF (Common Assesment Framework)
L’evento, promosso da Formez PA in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Dipartimento regionale Politiche del Lavoro, Istruzione e Formazione della Puglia, ha visto la partecipazione di Regione Puglia, Anci Puglia e dei Comuni di Bari, Bisceglie, Manduria e Trani.
L'incontro ha preso il via con la presentazione dei lavori da parte del segretario generale della Regione Puglia, Roberto Venneri, il quale ha evidenziato che il progetto si colloca all'interno delle politiche di innovazione della Giunta regionale, sottolineando l'interesse della Presidenza per tale iniziativa ed esprimendo la speranza che la collaborazione con Formez e il Dipartimento della Funzione Pubblica possa estendersi ad altri settori, in particolare per quanto riguarda la formazione del personale.
Nel corso della presentazione è intervenuto il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, membro dell'Osservatorio regionale per il turismo Anci Puglia, il quale ha messo in luce l'importanza della qualità dei servizi e della formazione del personale come risorse fondamentali per gli enti locali e ha descritto il progetto F@cile CAF come un modello gestionale volto a valutare le performance organizzative e le competenze del personale nelle pubbliche amministrazioni.
La riunione è stata introdotta da Claudia Migliore, Direttore Performance e Semplificazione Amministrativa del Formez, la quale ha spiegato che l'opportunità di partecipare alla sperimentazione del Modello CAF è derivata dalla partecipazione della Regione Puglia agli Innovation Lab nel 2022, nell'ambito del Progetto "Partecipazione di cittadini ed utenti al processo di misurazione della performance organizzativa e valorizzazione della performance individuale come strumento di gestione delle risorse umane". La sperimentazione F@cile CAF 2023 si è concentrata su un nuovo ruolo che le amministrazioni possono assumere, ovvero stabilire un dialogo con i comuni del territorio. È stato proposto il Modello CAF perché un elemento chiave di successo del modello è la creazione di un linguaggio comune che stimola e favorisce il coinvolgimento.
Italo Benedini, Esperto Formez, ha mostrato in dettaglio la visione concettuale del Modello CAF e illustrato i vantaggi nell'utilizzarlo insieme al suo valore aggiunto. In particolare i risultati della sperimentazione F@cile CAF 2023 del modello sono stati positivi, poiché tutte le organizzazioni coinvolte hanno completato con successo il processo di autovalutazione. Ciò ha consentito di ottenere un quadro aggiornato del funzionamento delle organizzazioni, evidenziando i punti di forza e le aree di miglioramento, che poi sono stati discussi insieme ai rappresentanti degli enti partecipanti al progetto.
A seguire l’intervento di Denita Chepiku, Esperto Formez, Componente Osservatorio nazionale sul lavoro pubblico presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, Prof.ssa Università di Tor Vergata, la quale ha approfondito il collegamento tra il Modello CAF e il PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione) spiegando come il Modello CAF sia il predecessore del PIAO nella sua visione olistica e sottolineando il fatto che entrambi siano allineati sul concetto di valore pubblico.
Sabina Bellotti, Referente nazionale CAF Dipartimento della Funzione Pubblica, ha delineato il percorso evolutivo del Modello CAF, sviluppato a livello internazionale, dalla sua ideazione nel 1998 con conseguente prima versione nel 2000, fino ad oggi. Nel corso degli anni, il Modello CAF, grazie alla continua collaborazione tra i membri dei vari Stati europei appartenenti al CAF Network, ha subito diverse evoluzioni, con aggiornamenti negli esempi e negli strumenti a disposizione per l’autovalutazione. Inoltre ha ricordato che il Modello CAF, avendo una dimensione europea è collegato all’EIPA CAF Centre, il centro di riferimento europeo di tutti i CAF nazionali.
Infine, Claudia Migliore ha concluso l’incontro di lavoro auspicando che questa esperienza sul Modello CAF, la cui idea originaria era finalizzata alla creazione di un linguaggio comune sull’autovalutazione, possa essere replicata ed estesa ad altri enti del territorio della Regione Puglia e non solo, rafforzando il ruolo della Regione come centro di supporto e competenza per i comuni del territorio.
Per info più dettagliate: nmattia@formez.it
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