Comunicazione pubblica usabile

Usabilità per la comunicazione pubblica - Orientarsi nella progettazione e nella valutazione dei siti web istituzionali

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Accesso e PA italiana

La Pubblica Amministrazione italiana ha cominciato ad adeguarsi a questo scenario da un paio di anni. Lo ha fatto in una prospettiva sia tecnica che sociale, con l'obiettivo di una ridefinizione del concetto di accessibilità da un punto di vista di comunicazione pubblica.

Nel 2000 viene istituito, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, un "Comitato di studio interministeriale per il miglioramento dell'accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni".

Allo stesso tempo, inizia l'attività di un gruppo di lavoro presso l'AIPA (Autorità per l'Informatica della Pubblica Amministrazione) [nota 11] sul tema dell'accessibilità del web. Il lavoro di questi due gruppi ha prodotto due importanti circolari:

  • la prima, del Dipartimento della Funzione Pubblica 13 marzo 2001, n. 3/2001, che definisce le "Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni", ed è rivolta a tutti coloro che all'interno della pubblica amministrazione abbiano responsabilità collegate alla progettazione, realizzazione e manutenzione di sistemi informativi basati sulle tecnologie del web. Il documento introduce, per la prima volta in Italia in maniera ufficiale, alcuni concetti importanti: da un lato sottolinea come l'utilizzo ottimale delle tecnologie di comunicazione e, in particolare, di Internet, costituisca un'esigenza strategica per le pubbliche amministrazioni, dall'altro presenta il web sia quale strumento comunicativo, sia come tecnologia organizzativa, che permette di lavorare insieme ad altri e di condividere informazioni tra uffici, di realizzare pratiche di integrazione tra basi di dati e tra procedure, e forme di collaborazione con soggetti esterni a una determinata amministrazione;
  • l'altra circolare dell'AIPA, n. AIPA CR/32 del 6 settembre 2001, descrive i "Criteri e strumenti per migliorare l'accessibilità dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili". Dopo aver definito i vari tipi di disabilità, che possono richiedere "tecnologie assistive", la circolare afferma che "il grado più elevato di accessibilità si consegue attuando il principio della progettazione universale, secondo il quale ogni attività di progettazione deve tenere conto della varietà di esigenze di tutti i potenziali utilizzatori". Questo principio, applicato ai sistemi informatici, si traduce nella progettazione di sistemi, prodotti e servizi fruibili da ogni utente, direttamente o in combinazione con tecnologie assistive.