Per dare una definizione completa di accessibilit� � necessario partire da un concetto ad essa vicino, quello di accesso. Il termine "accesso universale", "universal access" ha origine in un contesto che non � legato al "pubblico interesse", ma a strategie industriali. Il Capo della compagnia americana telefonica AT&T [nota 2], coni� infatti tale termine con l'idea di voler diffondere il servizio telefonico, e quindi il suo uso, in maniera universale.
Dal punto di vista del fruitore, si pu� dire, in generale, che poter accedere e condividere un'informazione o un servizio ha conseguenze in termini di:
La garanzia di equit� con un accesso che tuteli tutte le fasce della popolazione, collega specificamente tale tema con quello dell'accessibilit�. Questo termine pu� considerarsi un "termine ombrello" [nota 3].
Un altro aspetto dell'accessibilit� � quello della "accessibilit� remota", ossia della possibilit� di accedere ad una risorsa informativa a distanza, senza recarsi nel luogo in cui essa � locata e a prescindere dalla piattaforma di erogazione. In questo senso l'accessibilit� � definita come "la capacit� dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilit� necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari" (Legge 9 gennaio 2004, n. 4, "legge Stanca").