La nascita di interfacce che prevedevano l'utilizzo di tutto lo schermo per l'interazione, determinò la nascita di interfacce bidimensionali. Un utilizzo classico delle interfacce full screen è dato dalla compilazione dei form che hanno la forma di finestre di dialogo, nelle quali possono anche intervenire dei menu pop up a comparsa che assistono l'utente nella compilazione dei form. Oltre ai menu, molte interfacce full screen utilizzano anche tasti funzione; non solo questi tasti svolgono con un solo comando istruzioni complesse, ma sono così pochi e semplici, che possono essere facilmente memorizzati dall'utente.
Gerarchia dei menu
Le interfacce full screen dipendono fortemente dalla gerarchia dei vari menu. Questa caratteristica delle interfacce full screen è sicuramente uno degli aspetti più importanti. Il rischio di questo tipo di menu è però che la comparsa di varie finestre possa coprire le varie opzioni e costringere l'utente a passare attraverso finestre di dialogo non richieste. Quindi spesso può essere più utile sovraccaricare un unico menu, piuttosto che creare una serie di sottomenu. Il compromesso tradizionale nei menù gerarchici è tra la profondità e l'ampiezza.
FIGURA 6 - Gerarchia dei menù.
(Tratto da NIELSEN, J., Usability Engineering, Academic Press, Boston, 1993, pag. 56.)
Come mostrato dalla FIG. 6 - un menù ampio ("a") non obbliga l'utente a passare attraverso una lunga serie di scelte e navigazioni. Nella seconda ipotesi ("b"), l'utente è costretto però a scegliere tra una serie di opzioni allo stesso livello, allungando i suoi tempi di risposta.
Ultimamente molte interfacce di sistemi telefonici usati, ad esempio, per ottenere informazioni sul proprio conto bancario, utilizzano quello che appare come un'interfaccia a menu di tipo b.