CAF Istruzione

Le istituzioni scolastiche sono state tra le prime amministrazioni italiane che in maniera sistematica si sono avvalse delle metodologie di TQM. Data la loro esperienza sui temi dell’autovalutazione non è un caso che esse siano state scelte tra le prime tipologie di amministrazioni su cui effettuare il lavoro di personalizzazione del modello CAF.
A tal fine il Dipartimento della Funzione Pubblica nel 2008 ha promosso un Tavolo Tecnico a cui hanno partecipato rappresentanti degli Uffici Centrali del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’INVALSI e degli uffici scolastici regionali USR Lombardia e Veneto; assieme ai maggiori esperti italiani di modelli di TQM e ad alcuni dirigenti scolastici di scuole del nord, del centro e del sud Italia scelti per la significativa esperienza realizzata nell’applicazione del modello CAF.
Il Tavolo Tecnico Istruzione (TT Istruzione), si è proposto l’obiettivo di adattare il modello CAF al sistema educativo italiano cogliendone le peculiarità, la complessità della tipologia dei servizi offerti e la particolarità degli utenti serviti.
L’esperienza realizzata dall’Italia è stata acquisita, nel 2009, dal gruppo di lavoro creato nell’ambito del network CAF e finalizzato alla definizione del CAF & Education un modello personalizzato comune a tutte le istituzioni di ogni ordine e grado d’Europa.
Il CAF Education è stato approvato dal gruppo IPSG –EUPAN responsabile di tutte le attività CAF in occasione dell’incontro svoltosi a Madrid il19 e 20 Aprile 2010 e dai Direttori Generali al 54° incontro, tenutosi a Madrid nel Giugno 2010.

La versione in lingua italiana riproduce fedelmente la versione europea in lingua inglese. Al fine di favorirne l’utilizzo nel contesto nazionale sono state effettuate le seguenti integrazioni:

  • relativamente al linguaggio utilizzato, al termine “discenti” è stato affiancato, quando necessario, il termine “famiglie” affinché fosse evidente il riferimento anche alle istituzioni scolastiche del primo ciclo.
  • Sono state inserite alcune esplicative per meglio collegare le definizioni e gli esempi utilizzati alle caratteristiche specifiche del sistema di educazione italiano.
  • È stato introdotto l’allegato “per saperne di più” per fornire informazioni sui servizi di assistenza alle amministrazioni che utilizzano il modello disponibili a livello nazionale.


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Ultimo aggiornamento:  12/01/2012