Autovalutazione, valutazione, miglioramento: uno sguardo all’Europa
23 febbraio 2015 - Eurydice, è uno degli strumenti istituzionali fondato dalla Commissione europea e dagli Stati membri, dal 1980, per incrementare la cooperazione nel settore educativo, migliorando la conoscenza dei sistemi e delle politiche. Dal 1995, Eurydice è anche parte integrante di Socrates, il programma di azione comunitaria in materia di educazione. Annualmente viene prodotto un rapporto di ricerca sull’organizzazione dei sistemi Educativi. Quello 2014 è stato dedicato al tema della valutazione dei sistemi di istruzione europei.
La valutazione costituisce uno dei cardini su cui fondare il nuovo modello di governance della scuola anche nella sola considerazione che, per un efficace sistema di autonomia delle istituzioni scolastiche, sembra impensabile l’assenza di un meccanismo regolatore di “accountability” e verifica. Valutare costituisce altresì la premessa per conoscere lo stato di salute del sistema e per poter intervenire a colmare bisogni e deficit.
Il recente report Eurydice fornisce un quadro comparativo delle pratiche valutative di 32 paesi europei inseriti nella rete basata su alcuni parametri di analisi.
Il primo parametro è l’oggetto della valutazione: la valutazione può riguardare una vasta gamma di attività scolastiche, compresi l'insegnamento e l'apprendimento e/o tutti gli aspetti della gestione della scuola. La tendenza prevalente che emerge dallo studio è di non considerare come oggetto della valutazione non solo la didattica, da cui discende la valutazione del corpo docente, ma l’organizzazione scolastica nella sua interezza. In questa direzione va il Modello CAF che con la sua visione olistica consente di valutare le performance organizzative.
In generale, non emergono prescrizioni rispetto al modello di autovalutazione da utilizzare: i paesi obbligati a usare un framework predefinito (Romania, Macedonia, Grecia, Lettonia e Slovacchia) costituiscono un’eccezione. L’Italia con l’introduzione del recente SNV rientra tra questi.
Il secondo parametro è il processo di valutazione.
A livello centrale in 16 Paesi vengono fornite indicazioni utili allo svolgimento dell’autovalutazione, richiedendo che nel gruppo che si occupa della valutazione interna sia prevista la partecipazione di una vasta gamma di soggetti (parti interessate), tra cui studenti e/o genitori. In Italia, laddove questo è accaduto con l’autovalutazione CAF per decisione di singoli Dirigenti Scolastici, la partecipazione degli stakeholder all’autovalutazione ha portato grandi benefici sia in termini di coinvolgimento che di efficacia del processo. Il coinvolgimento degli stakeholder, anche se non espressamente previsto dal SNV, rappresenta un fattore determinante nella conduzione del processo di valutazione.
Il terzo parametro riguarda le azioni migliorative a valle della valutazione.
Nella maggior parte dei paesi rispondenti all’indagine, è prescritta l’attuazione di azioni migliorative come conseguenza delle carenze rilevate in seguito alla valutazione esterna. In 18 dei paesi con i sistemi di valutazione esterna, le legislazioni prevedono l'uso di azioni disciplinari in caso di violazione delle norme o incapacità di recuperare le carenze dopo un certo periodo. Nel Sistema Nazionale di Valutazione è in parte definito il “cosa migliorare” mentre è lasciato all’autonomia dell’organizzazione la definizione del “come”. Questo presuppone quindi l’identificazione di nessi causali tra processi e risultati ossia la capacità di individuare i fattori sui quali intervenire e le strategie di intervento. Il modello CAF orienta un processo di identificazione delle azioni di miglioramento strutturato proprio sulla logica relazione di causalità fattori-risultati ed è per questo motivo che è stato preso come rifermento da INDIRE nella strutturazione della strumentazione per la pianificazione del miglioramento nell’ambito del SNV.
Il quarto parametro è relativo alla rendicontazione sociale dei risultati emersi dalle attività di valutazione (esterna e interna). In 15 sistemi di istruzione i rapporti prodotti vengono messi a disposizione del pubblico. Nei restanti paesi, i rapporti sono accessibili con restrizioni o sono resi disponibili su richiesta, oppure la loro distribuzione avviene solo alle parti interessate.
Nel caso dell’Italia, il Sistema Nazionale di Valutazione prevede una fase di rendicontazione sociale e quindi di pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.
Al di là della specificità di ciascun paese, senza dubbio, il report Eurydice dimostra che a livello europeo, la valutazione della scuola è in evoluzione, in costante movimento verso un tipo di valutazione più inclusiva, basata sul dialogo e su approcci olistici coerentemente con quanto definito negli obiettivi chiave del Quadro strategico europeo per l'istruzione e la formazione 2015-2020. Il processo di autovalutazione CAF risulta pertanto assolutamente coerente con questo quadro.