Comunicazione pubblica usabile

Usabilità per la comunicazione pubblica - Orientarsi nella progettazione e nella valutazione dei siti web istituzionali

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Avvicinare le norme

È interessante notare come in tutti e tre questi ambiti si riscontrano due movimenti apparentemente opposti: uno verso il basso e uno verso l'alto.

  • Il primo è l'avvicinarsi al cittadino secondo le modalità esposte all'inizio puntando ad aumentare l'interazione con lui a qualsiasi livello e in qualsiasi forma, sia nei luoghi della comunicazione istituzionale, sia nelle crescente scelta di procedimenti decisionali inclusivi, sia, sul piano più elevato, nella sussidiarietà oggetto della riforma costituzionale del Titolo V con il conseguente spostamento dell'azione amministrativa e legislativa il più possibile vicino al destinatario della stessa.
  • Il secondo elemento è dato dalla progressiva elevazione del grado normativo con il passare dai primi atti emanati in forma di circolari o direttive fino ad arrivare a norme di livello primario o, laddove si sia reso possibile, a testi unici ovvero a veri e propri codici, con apporto non solo ricognitivo della materia ma innovativo (es. il nuovo Codice dell'amministrazione digitale, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il 4 marzo 2005); infine si possono evidenziare elevazioni del grado normativo fino al livello di enunciazioni di principi o alla realizzazione di riforme costituzionali (come la citata riforma del Titolo V della Costituzione).
    Tale moto in salita è causato dal classico meccanismo di nascita delle norme che promanano da esigenze sentite dall'ordinamento giuridico di origine sulla base di comportamenti reiterati nel tempo che richiedono una adeguata regolamentazione, il cui grado progressivamente si eleva, seguendo la crescita delle istanze di garanzia normativa.
    Ad esempio, la nascita dell'usabilità come esigenza di semplificazione nel complesso mondo del Web è diventata un'istanza sempre più forte soprattutto nei siti pubblici e ancora di più in quelli istituzionali (secondo il rapporto di genus ad speciem fra gli ultimi due) nei quali esiste un preciso dovere - ben oltre la semplice opportunità sentita nei siti commerciali - di fornire un servizio veramente utile che risponda al modello dell'utente finale e non tanto di chi si trova nella posizione di progettista iniziale.

Perché non basta che un sito sia accessibile? Per lo stesso motivo per cui non basta che un atto sia formalmente corretto perché sia giusto, né ad una legge basta essere ben scritta per avere un impatto positivo ed economicamente valido: serve una qualità ulteriore.

Questa qualità non è semplicemente riscontrabile negli elementi obiettivi che caratterizzano il prodotto (sia esso sito, atto amministrativo o legge) ma occorre che anche la qualità percepita dal cittadino sia tanto elevata quanto quella che era nelle intenzioni del legislatore o della pubblica amministrazione o del progettista del sito. Tutto questo attiene al processo circolare: prodotto - test sull'utente - prodotto migliore. Il testing nel Web, la semplificazione nell'amministrazione, il drafting e l'AIR nella regolamentazione sono strumenti che assurgono a criteri fondanti del corretto agire in ciascuno dei tre campi in questione.

Il legislatore, la pubblica amministrazione e i suoi siti devono tendere alla propria "usabilità" a garanzia di una funzione pubblica di trasparenza. In questo senso i due movimenti apparentemente opposti: uno verso il basso e uno verso l'alto, di cui si è detto, sono solo apparentemente divergenti perché, in realtà, vanno entrambi nella direzione di una vicinanza al cittadino-utente, sia quando ne raccolgono e ne includono le istanze in attuazione del principio, ormai costituzionalmente garantito, della sussidiarietà, sia quando il legislatore traduce le esigenze di regolamentazione della collettività circa tematiche nuove, attribuendo una dignità sempre crescente alle norme e ai principi generali.