Le interfacce della prossima generazione sono già in sviluppo, e probabilmente estenderanno il numero di dimensioni dalle attuali 2 dimensioni, a 3 o più.
Le vie più comuni per aggiungere dimensioni alle interfacce sono l'aggiunta del tempo (in forma di animazioni) dei suoni o della voce, così come ovviamente la creazione di un vero e proprio spazio fisico tridimensionale con l'utilizzo di sistemi per la realtà virtuale. L'obiettivo principale è però quello di rendere le interfacce portatili e semplici da utilizzare come i libri.
Le due caratteristiche su cui più si punta sono la multimedialità, includendo informazioni di varia natura, e la connettività, unendo fra loro i vari sistemi. Un altro obiettivo è quello dell'unione tra applicazioni: permettere all'utente di lavorare allo stesso compito con strumenti diversi.
Due metodi semplici ma efficaci, ormai attivi da anni, sono la possibilità del copia incolla fra applicazioni diverse e la possibilità di modificare un oggetto utilizzato in un'applicazione diversa da quella che l'ha creato: ad esempio, modificare direttamente un'immagine allegata a un documento di testo. L'ultimo sviluppo di questa tendenza prevede che l'utente non ragioni più in termini di applicazione aperta, poiché il sistema automaticamente considera un documento complesso come formato da vari sotto-oggetti, ognuno creato da un'applicazione diversa e quindi considerabile separatamente.
Un altro possibile sviluppo potrebbe consistere nella creazione di interfacce che non necessitano di un dialogo esplicito con l'utente, ma che agiscono in funzione di messaggi non espliciti dell'utente, come movimento degli occhi, riconoscimento dei gesti e della postura, analisi semi intelligente delle azioni. Ad esempio, il sistema Portholes per la connettività remota dei gruppi di lavoro visualizza delle miniature dei vari utenti, a seconda della loro presenza/assenza e a seconda delle attività che stanno svolgendo.
Senza violare la privacy, come succederebbe ad esempio con un sistema video, il sistema autonomamente informa i colleghi, senza che l'utente sia impegnato a trasmettere il proprio status (l'esperienza con altri sistemi simili ha dimostrato come gli utenti non spendano volentieri le proprie energie per tenere informati gli altri).
Un'altra caratteristica importante potrebbe essere quella di avere un'interfaccia che si adegua a seconda della posizione dell'utente: ad esempio potrebbe ingrandire le dimensioni del testo quando percepisce l'utente lontano dal monitor; potrebbe avvertire l'utente con messaggi di allarme sonori nel caso in cui sia dall'altro lato della stanza; infine, nel caso in cui l'utente riceva un messaggio di posta e non sia al computer, il sistema potrebbe decidere autonomamente di inviare messaggi al suo cellulare, mandare un fax all'hotel dove si trova o inviare il messaggio al computer dell'ufficio.
Una nuova caratteristica dell'interfaccia che sta iniziando a essere implementata è quella che tiene conto delle ultime operazioni dell'utente. Ad esempio, nelle versioni recenti di word processor, i file usati di recente vengono visualizzati nella finestra file poco sotto il comando apri, poiché è ragionevolmente probabile che l'utente continui a lavorare sugli ultimi documenti aperti.