La realizzazione di uno sportello multi ente implica la costruzione di una rete interorganizzativa. Le reti non sono concetti astratti, sono invece vere e proprie strutture organizzative con proprie regole di governo. Entrare a far parte di una rete, implica un serio impegno per l’organizzazione che dovrà, almeno in parte, cedere la propria autonomia organizzativa ad un soggetto terzo. Per saperne di più: Informare con la rete. I presupposti teorici Nella scelta dello sportello multi ente vanno superati tre grandi equivoci: • Il progetto senza il processo. Non si deve sottovalutare l’impegno e la complessità del processo di costruzione di una rete interoganizzativa: “fare rete” o meglio “fare una rete che duri nel tempo” è molto più difficile di quanto viene diffusamente percepito. L’attivazione di un network richiede un preciso e puntuale percorso di progettazione operativa, di sperimentazione e di stabilizzazione. • Esserci per esserci. Spesso si partecipa ad una “rete territoriale” solo perché non si hanno validi motivi per non accettare un invito alla collaborazione. Ma si deve tenere in conto che “fare rete” non è una scelta a costo zero. Partecipare ad una rete interorganizzativa significa che l’organizzazione sta modificando il proprio modo di lavorare: aumenta il livello di interdipendenza con altri soggetti esterni, cambia il livello di governo di alcune parti dell’organizzazione. • Rete interorganizzativa = internet. “Fare rete” non significa semplicemente utilizzare un canale telematico per rendere disponibili e più facilmente accessibili le informazioni. In realtà la costruzione di un sistema informativo integrato funziona solamente se c’è un governo delle relazioni interorganizzative che consenta la definizione di standard per la costruzione e la presentazione delle informazioni, per la classificazione, per la definizione dei tempi di aggiornamento e infine per l'individuazione confini (quali informazioni posso trovare e quali no). Per saperne di più: Informare con la rete. Alcuni equivoci |
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