Comunicare il comune

URP DEL COMUNE DI GRANAROLO DELL'EMILIA - Sabrina Leonelli 15/03/02

 
"Nei prossimi giorni il Comune di Granarolo compierà un altro piccolo (ma necessario e importante) passo verso i cittadini, strutturando un progetto di comunicazione, che in maniera specifica definisca le strategie e le linee di intervento per dare risposte alle loro richieste.
Ciò che si vive oggi è infatti una sorta di 'anarchia' seppur supportata dal buon senso e impegno di ogni singolo ufficio, in cui ogni servizio risponde secondo propri tempi e modalità alle domande più svariate che arrivano tramite posta, e-mail... (dalla potatura dei platani all'ufficio tecnico, alla richiesta di chiarimenti al sindaco e quindi di carattere più politico...).
E' necessario quindi creare un percorso che consenta di definire 'criteri di comunicazione' che vanno dalle impostazioni grafiche delle lettere di risposta, ai contenuti e a tutto ciò che è fondamentale per 'comunicare' appunto il Comune e la sua immagine, in maniera efficace.
Ho già alcune idee per l'elaborazione, di cui mi occuperò io, di questo progetto che ritengo essere, per certi versi, complesso (perché in esso coesistono aspetti tecnico-amministrativi e politici, perché non può prescindere da un raccordo con gli altri uffici e in questa logica va a toccare anche il lavoro di altri, perché presuppone un filtro e quindi una supervisione su tutto ciò che esce e entra dal Comune...).
Ma vorrei 'nutrirmi' dell'esperienza di altri per avere una visione più dettagliata e complessiva delle problematiche riscontrate, dei punti di forza a livello organizzativo..."
 

 
15/03/02. Il Servizio Comunicazione del Comune di Carpi - Rita Tirelli
"Il comune di Carpi sta già lavorando da qualche anno nel modo che hai indicato tu.
Se vuoi informazioni/dettagli contattami pure al numero 059 649776."
 

 
19/03/02. L'Urp del Comune di Malalbergo - Gabriele Chiarini
"Per quanto riguarda lo specifico, potrei suggerirti di usare ove possibile stemma e colori del comune, se questi non sono troppo "vistosi", l'utilizzo di pochi font standardizzati, anche come grandezza: evitare l'uso di troppi font e di caratteristiche diverse nello stesso documento, ma queste sono le regole che ogni grafico conosce.
Ovviamente per fare questa azione di Brand occorre usare l'uniformità alla segnaletica interna agli uffici, cartollenistica, alle varie pubblicazioni, etc.
Forse un esempio può essere dato dalla regione dove già è in corso un'azione del genere.
Per fare un lavoro del genere, in modo graduale, occorre disponibilità dei colleghi, la loro collaborazione e una programmazione, più che grossi investimenti, a mio parere.
Ad esempio, una volta scelti il logo, i caratteri, i colori, dopo la stampa delle singole pubblicazioni costa più o meno uguale, se non addiritura meno!
Non occorre infatti ogni volta "inventare" una copertina, un'immagine nuova."
 

 
19/03/02. Dipartimento della Funzione Pubblica - Lidio Maresca
"Sono d'accordo su tutto quello che dici, Gabriele, tranne che sull'uniformita'...
In effetti il problema non e' risolvibile in poche righe di commento, qui in ML.
Tuttavia ritengo che spesso sia proprio la "nuova metafora comunicativa", come io chiamo l'innovazione grafica (e non importa dove essa si realizzi: web, opuscoli, cartelli...), che fa si' che ci sia uno svecchiamento di quelle barbose e scontate soluzioni, che di grafico hanno ben poco, ma che a me personalmente ricordano la polevere degli scaffali degli archivi di una volta.
Lo sforzo di Sabrina, che credo sia *anche* quello di innovare e rendere agibile la *interfaccia* con i cittadini, potrebbe, dunque, andare proprio in una direzione che *rompe* con il passato.
Ovviamente il mio e' solo un punto di vista.
Parliamone."
 

 
19/03/02. L'Urp del Comune di Malalbergo - Gabriele Chiarini
"Per uniformità intendo che ci sia uno stile comune.
Nel privato, ad. es. se si decide di usare un logo o il colore Blu lo fa per marchio, logo, carpette, biglietti da visita, tesserini di riconoscimento, insegne, poster, pubblicità tv, etc.
Non è che oggi fa un logo blu, domani uno rosso, un ufficio usa un marchio ed un logo verde. etc.
In tale modo anche l'utente è aiutato pian piano a riconoscere che gli sta comunicando qualcosa, almeno un'idea di una voce uniforme.
Per quanto poi riguarda l'innovazione sono d'accordo, ma spesso ho visto la disuniformità."
 

 
19/03/02. Dipartimento della Funzione Pubblica - Lidio Maresca
"Sei stato chiarissimo e condivido.
Ora si'.
Io intendevo proprio questo.
Evitare di ancorarsi al passato e cioe' non essere *uniforme* con esso.
Uno dei numerosissimi aspetti dell'innovazione credo sia proprio quello di *rompere* con cio' che **sembra** funzionare da anni.
Nonostante cio', e' logico che, anche nell'innovazione, occorra connotarsi in modo uniforme, come sostieni giustamente tu."

 



Ultimo aggiornamento: 25/11/04