Pubblicati & Recensiti

In questo spazio vi segnaliamo alcune recenti pubblicazioni e le relative recensioni on line, sul tema della comunicazione e dell’informazione, sull’ICT, la pubblica amministrazione e non solo, al fine di offrirvi utili strumenti di approfondimento e di stimolare la "vostra voglia di lettura".

Se volete segnalarci recensioni di libri, riviste o nuove pubblicazioni potete inviarci una mail all’indirizzo:
        urpdegliurp@funzionepubblica.it 


Potete consultare le segnalazioni pubblicate negli anni precedenti al 2011: anno 2010   e anni 2006-2009
 

 

Segnalazione del 30/04/2013
 

Comunicazione, Trasparenza, Open data, Smart Cities e naturalmente web 2.0. Temi in continua evoluzione nella Pubblica Amministrazione e ricorrenti nella nostra rubrica.

Il volume: Comunicare la trasparenza. Per una nuova cultura della responsabilità di Daniela Panosetti e Franco Pomilio, Lupetti editore, raccoglie una serie di riflessioni relative al tema della trasparenza, intesa come strumento di garanzia etica e valore comune a diversi settori: giustizia, politica, pubblica amministrazione, economia. La comunicazione è chiamata  a giocare il ruolo trasversale di un vero e proprio "facilitatore etico", in grado di fare della trasparenza non solo un principio deontologico, ma uno strumento di valutazione multidisciplinare. Il libro prova a rispondere alla domanda:“Come la comunicazione trasparente può aiutare a garantire una regolazione etica in qualsiasi campo di attività, sia pubblico che privato?". La risposta è articolata in tre sezioni: "Riflessioni", con i contributi di esperti provenienti da diversi ambiti; "Analisi” dedicato agli aspetti più propriamente comunicativi; e "Punti di vista”, che raccoglie varie opinioni attraverso la visione di alcuni autorevoli interpreti della società attuale. La scheda del libro sul sito Fausto Lupetti editore.

 A più di dieci anni dalla sua concezione, il Semantic Web e le sue tecnologie sono diventate uno strumento essenziale per la gestione di sistemi informativi in cui la “conoscenza” gioca un ruolo dominante. Da tempo i termini ontologia o Open Data non fanno più parte solo della letteratura specializzata, ma trovano uso in diversi ambiti e non da ultimo nella Pubblica Amministrazione.  Sulla scia di quanto fatto dall’amministrazione americana e inglese, anche in Italia c’è infatti grande interesse intorno all’uso degli Open Data per favorire la cittadinanza attiva, la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni o quello che viene semplicemente chiamato Open Government. In questo libro dal titolo: Semantic Web Tra ontologie e Open Data di Tommaso Di Noia, Roberto De Virgilio, Eugenio Di Sciascio, Francesco M. Donini edito da Feltrinelli, dopo aver ricostruito l'evoluzione delle tecnologie che progressivamente hanno cercato di "fornire significato al Web", gli autori esaminano in dettaglio le singole parti costitutive del Web semantico.
La scheda del libro sul sito La Feltrinelli.

L’ultimo libro in uscita sul tema delle Smart Cities è di Michele Vianello, edito da Maggioli, dal titolo: Smart Cities - Gestire la complessità urbana nell’era di Internet, dove si offre una panoramica degli scenari che si stanno prefigurando grazie all’esplosione del social networking, del cloud computing, ecc. e per la prima volta viene proposta, alle amministrazioni e alle imprese che traggono il loro business dall’innovazione negli ambienti urbani, una metodologia per governare i processi innovativi. Obiettivo finale: fornire una road-map non tanto sul come costruire una smart city ma sul come concepirla. Come dice l’autore: “.. In realtà smart city e’ un’idea di citta’ dove le persone usano consapevolmente tecnologie, soprattutto quelle che provengono dall’information technology, per cambiare in meglio tante cose“. La scheda sul sito Libreria professionisti di Maggioli

Torniamo al tema del Web e della rete globale di informazioni, relazioni e conoscenze in cui i protagonisti della comunicazione, coloro che “producono” i contenuti, non sono solo le aziende o gli sviluppatori, ma siamo noi, gli utenti. Il volume Lavorare con gli strumenti del nuovo Web di Maurizio De Pra, Gianluca Salviotti, Alberto Clerici, presenta il complesso e vario insieme di strumenti e servizi che siamo abituati a racchiudere sotto l’etichetta di "Web 2.0". Gli autori mettono ordine tra social network, blog e wiki, ricerca online e file sharing, Facebook e Twitter, Skype e Google; tecnologie che fanno ormai parte del nostro vissuto quotidiano, anche se spesso non ne conosciamo le reali potenzialità e li utilizziamo senza conoscerne regole, opportunità e rischi. L’obiettivo è quello di fornire una mappa dei concetti di fondo e delle logiche che animano gli strumenti del Web 2.0, secondo tre grandi categorie d'uso: la comunicazione, la collaborazione e la ricerca di informazioni, e una guida pratica al loro utilizzo, con particolare enfasi sugli aspetti relativi alla sfera professionale.
La scheda sul sito La Feltrinelli




Segnalazione del 27/03/2013
 

Questo mese vi proponiamo di leggere alcune ricerche, indagini e un dizionario, dedicati a quei temi quali digitalizzazione, innovazione, social network, partecipazione, ecc. che ormai sono entrati nel quotidiano della Pubblica Amministrazione, ma di cui ancora non si conoscono pienamente gli ambiti, le applicazioni e soprattutto gli effetti.
 

Quanto influiscono i social network sulla capacita’ della Pubblica Amministrazione, nel rapporto con i cittadini? Per comprendere lo stato della presenza sui social media dei comuni capoluogo, Vincenzo Cosenza, social media strategist e Giovanni Arata ricercatore freelance (già noto per i rapporti su Facebook e Twitter della serie #socialPA) hanno svolto un'indagine quali-quantitativa sulle loro performance dal titolo: Social PA - Analisi delle performance dei comuni capoluogo su Facebook e Twitter. Grazie allo strumento di analisi Social Analytics di Blogmeter, per la prima volta sono state analizzate 57 pagine Facebook ufficiali dei Comuni capoluogo e 41 profili ufficiali Twitter dei Comuni capoluogo, per un totale di oltre 200.000 dati, nel periodo compreso tra il 1 novembre 2012 e il 31 gennaio 2013. Si puo’ scaricare la ricerca anche dal sito di Blogmeter

Risultano ancora poco utilizzati i siti web della Pubblica Amministrazione. Questo è cio’ che emerge dall’indagine condotta da Formez PA per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione - e in collaborazione con l'Istituto Piepoli dal titolo: Indagine cittadini-Nuovo CAD-Agenda Digitale, effettuata attraverso 1439 interviste a campione rappresentativo della popolazione italiana per i caratteri di sesso, eta’, area geografica e ampiezza centri. La ricerca ha rilevato la percezione che hanno i cittadini rispetto al grado di digitalizzazione e informatizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e dei servizi da esse erogati, al fine di far emergere i fabbisogni, articolati in termini di priorità, rispetto all’offerta multicanale dei servizi medesimi. E’ possibile scaricare i risultati completi dell'indagine in formato pdf dal sito FormezPA.

ll CISIS - Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici - ha pubblicato il nuovo Rapporto Innovazione nell’Italia delle Regioni 2012, per fotografare il nostro Paese sul tema dell’innovazione digitale nella pubblica amministrazione attraverso progetti, iniziative e investimenti. Il Rapporto è strutturato in 4 parti che restituiscono un quadro organico di quanto è stato fatto sui temi dell’E-government nelle regioni, e, insieme, quanto ancora c’è da fare per rendere l’informatizzazione della pubblica amministrazione operativa e vantaggiosa per cittadini e imprese. Il Rapporto Innovazione nell’Italia delle Regioni 2012 si puo’ scaricare anche sul sito CISIS

Torniamo invece, a parlare di comunicazione pubblica con la ricerca dal titolo: “Comunicazione e informazione pubblica negli Enti locali: una ricerca sui Comuni della Liguria di Agostino Massa edita da ECIG Universitas, patrocinata dall’Associazione Comunicatori Pubblici. Questo studio si è posto l’obiettivo di verificare lo stato di applicazione della legge 150/2000 e di altri provvedimenti normativi in tema di comunicazione istituzionale nei 51 Comuni della Liguria con popolazione superiore ai 5.000 abitanti (tutti escluso il Comune di Genova, incomparabile per le sue dimensioni), con un approfondimento su alcuni aspetti socio-anagrafici e professionali degli operatori degli URP attivi presso gli stessi enti locali. La ricerca, sviluppata con un taglio quantitativo è stata organizzata in tre capitoli. Il primo riassume le principali norme sulla comunicazione pubblica; il secondo capitolo introduce ai caratteri delle strutture previste dalla norma. Il terzo è completamente dedicato all’esposizione dei risultati della ricerca. Di seguito una breve presentazione dell’autore.

Chiudiamo la rubrica di questo mese, con la pubblicazione del Centro Studi Giuridici e Politici del Consiglio Regionale della Regione Umbria di un Dizionario di democrazia partecipativa curato da Fabiola De Toffol e Alessandra Valastro.
Il Dizionario è stato concepito per essere uno “strumento” in grado di mettere insieme quelle voci che riescono ad illustrare e chiarire tanti termini e acronimi legati al tema della democrazia partecipata, che spesso sono compresi solo dagli addetti ai lavori, ma che è importante che siano conosciuti e condivisi da tutti. Il dizionario contiene fino a 244 voci dalla A di Abitante alla W di World Cafe’ ed è scaricabile in formato pdf sul sito della Regione Umbria

 

Segnalazione del 21/2/2013
 

Il sogno di realizzare una citta’ “a colori”, la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica, la costruzione di un progetto sociale d’identita’ comune in Europa. Questi i temi che vi proponiamo per il mese di febbraio, legati da un’idea di fondo: coinvolgere i cittadini per  una cittadinanza piu’ partecipata e consapevole.

Mauro Bonaretti, direttore generale del Comune di Reggio Emilia e presidente di Andigel (Associazione nazionale dei direttori generali degli Enti Locali), ha scritto, lo scorso settembre, due saggi pubblicati sul sito di ForumPA, sul tema delle politiche per le nostre città, ora riuniti in questa pubblicazione dal titolo: “Le città a colori: una alternativa per tornare a crescere”. L’autore parte dallo stato dell'arte, non certo soddisfacente, del rapporto tra governo centrale e autonomie locali per lanciare un appello che è anche un manifesto culturale: “abbandoniamo la visione delle città in bianco e nero e abbracciamo il progetto di una città a colori dove diversità, disomogeneità e relazioni sono valori e non problemi.” La pubblicazione è gratuita, ma si puo’scaricare solo dopo l'iscrizione alla community di Forumpa


 Il Bilancio Partecipativo è un processo inclusivo che permette alla cittadinanza di partecipare attivamente all'amministrazione del proprio territorio. Partecipo, quindi sono. Considerazioni sul bilancio partecipativo nella pubblica amministrazione. -  Ipotesi di adozione nel Comune di Andrano, edito da Caosfera e patrocinato dalla Regione Puglia, è il libro di Luigi Panico in cui l’autore illustra questo strumento di “democrocrazia dal basso” applicato ad un piccolo comune come Andrano nel Leccese. La scheda del Libro sul sito LaFeltrinelli


Nel libro Comunicare l'Unione Europea. La costruzione della visibilità sociale di un progetto in divenire di Mariaeugenia Parito, edito da Franco Angeli, vengono analizzate le politiche, le strategie e le attività d’informazione e comunicazione avviate dalle istituzioni europee, visto che il processo d'istituzionalizzazione - nonostante le innumerevoli difficoltà, contraddizioni, resistenze - appare avviato, e invece, risulta più problematica la costruzione di una società europea, rimanendo aperte le questioni della possibilità di formazione di un'identità europea e della condivisione di un sentimento di appartenenza che permetta di accettare decisioni prese a livello sovranazionale che risultano difficili sul piano nazionale. In questa cornice vengono analizzate: le politiche, le strategie e le attività d'informazione e comunicazione avviate dalle istituzioni europee. La scheda del libro sul sito La Feltrinelli
 

 

Segnalazione del 28/1/2013
 

Questo mese non vi segnaliamo libri, ma vi invitiamo a leggere i rapporti /ricerche dedicati ad argomenti “cari” ai cittadini: la Trasparenza nella Pubblica Amministrazione e le Smart Cities.

La prima lettura che vi proponiamo è il rapporto presentato lo scorso dicembre da Cittadinanzattiva, in partnership con Fondazione Etica, dal titolo: “Dalla protesta alla proposta. I cittadini per la Trasparenza e l'efficienza delle Pubbliche Amministrazioni”.  Accanto alle varie cause di natura economico-finanziaria, vengono approfonditi, dal punto di vista del cittadino, aspetti forse meno visibili, ma altrettanto dannosi, legati alle numerose aree di inefficienza delle Pubbliche Amministrazioni che determinano un grave spreco di risorse a danno della collettività. Si puo’ scaricare il Rapporto direttamente dal sito di Cittadinanzattiva.


Per restare in tema di Trasparenza, è giusto fare riferimento, per chi ancora non lo avesse letto, anche al “Rapporto sulla Trasparenza negli Enti Pubblici nazionali”, elaborato dalla CIVIT- Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrita’ della Pubblica Amministrazione-. Il Rapporto, pubblicato a dicembre 2012 nella versione aggiornata, con l’aggiunta dei dati dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e dei dati dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), presenta i risultati della rilevazione sull’adempimento della Trasparenza negli Enti Pubblici nazionali, condotta dagli Organismi indipendenti di valutazione (OIV) sulla base di griglie predisposte dalla CiVIT. Trasparenza intesa come accessibilita’totale anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, di informazioni concernenti l'organizzazione, l'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, i risultati delle attività di misurazione e valutazione, altre categorie di informazioni, ecc. secondo gli obblighi specificamente previsti dalle singole norme (“dati obbligatori”). Obiettivo del Rapporto, è quello di offrire un quadro dello stato della trasparenza amministrativa negli enti pubblici e di segnalare i principali problemi applicativi, sia consistenti nell’inadempimento di obblighi di pubblicazione, sia relativi alle modalità di pubblicazione.
Il Rapporto è disponibile sul sito della CIVIT
 

Sempre la CIVIT- Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrita’ della Pubblica Amministrazione- ha recentemente pubblicato il documento: “Per una semplificazione della trasparenza: esiti della consultazione sugli obblighi di pubblicazione previsti in materia di trasparenza ed integrità” dove vengono presentati i risultati di questa consultazione pubblica, effettuata dalla stessa CiVIT tra settembre e inizio novembre 2012, con gli OIV- Organismi indipendenti della valutazione, i Responsabili della Trasparenza dei ministeri e degli enti pubblici nazionali e le associazioni rappresentate nel CNCU e nel CNEL sui 96 obblighi di pubblicazione censiti a luglio 2012.
Il documento è disponibile sul sito della CIVIT


L’ultimo Rapporto che vi invitiamo a leggere è quello che ForumPA  ha presentato a Bologna lo scorso ottobre 2012, nella giornata di apertura di "Smart City Exhibition': ICity Rate 2012, la classifica delle città italiane più "intelligenti". L'indagine ha coinvolto 103 capoluoghi di provincia, che sono stati valutati sulla base di circa cento indicatori riferiti a sei diverse dimensioni: governance della città, economia, mobilità, ambiente, capitale sociale, qualità dei servizi. Obiettivo della ricerca era quello di capire quali sono le città italiane più smart, più intelligenti, quindi più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili. Il volume è gratuito, ma si puo’scaricare solo dopo l'iscrizione alla community di Forumpa

 

Segnalazione del 19/12/2012
 

I temi per le letture “natalizie”che vi segnaliamo questo mese sono la scrittura, il mondo dei testi e naturalmente non poteva mancare, internet  e  i social network, con  particolare riferimento al social piu’ famoso  del momento: Twitter.

Come trovare le parole giuste per  una lettera di accompagnamento di un curriculum, per dialogare sui social media o per le tante email che scriviamo ogni giorno («cosa scrivo nell’oggetto per farla aprire?»). Luisa Carrada, autrice del sito Il mestiere di scrivere e di un blog molto conosciuto e apprezzato, nel nuovo libro: Lavoro, dunque scrivo! Creare testi che funzionano per carta e schermi, approfondisce gli argomenti più classici dei manuali di scrittura, come la sintassi e il lessico, insieme a quelli più nuovi tipo le liste, i numeri, i microcontenuti, con tanti esempi ed esercizi di riscrittura.
La scheda del libro sul sito Feltrinelli

Quanti enti utilizzano Twitter, ma soprattutto quanti in maniera consapevole?Questo è il tema centrale della  ricerca #TwitterPA , edizione 2012, di Giovanni Arata, in collaborazione con Nexa Center for Internet & Society del Politecnico di Torino, che cerca di individuare lo stato di utilizzo della piattaforma di microblog più famosa al mondo all’interno dei comuni, province e regioni nostrane. Si puo’ scaricare il rapporto sul sito di G. Arata oppure sul sito di Nexa

Twitter, la sua velocita’ ed il suo linguaggio possono funzionare con il lavoro delle utility e con i cittadini? Il libro: Cittadini di Twitter. La nuova comunicazione nei servizi pubblici locali di Francesco Costanzo edito da Indiscreto editore, racconta un viaggio, da nord a sud della nostra penisola, per scoprire realtà già attive e interessanti e i possibili sviluppi futuri del rapporto tra la comunicazione delle aziende di servizio pubblico locale e il social network del momento. Acqua, energia, gas, rifiuti, trasporto pubblico, i tweet utili e diretti che possono cambiare il rapporto tra le utilities e i cittadini. La scheda del libro sul sito Hoepli.

Internet è entrato cosi’ prepotentemente nelle nostre vite, che siamo arrivati al punto di creare continuamente siti web, sia pubblici che privati. In questo contesto, il libro di Fabio Cipollina Web Site - Strategie per un progetto web vincente rappresenta un punto di riferimento concreto, oltre che una guida teorica, per chi vuole realizzare un progetto di sito web vincente,  che sia semplice o complesso, in grado di ottenere buoni risultati in termini di soddisfazione e fidelizzazione dei visitatori online. Il libro può essere considerato un ottimo supporto sia per coloro che sono impegnati nella costruzione di un nuovo sito internet, ma anche per chi è orientato ad un suo continuo miglioramento.  La scheda del libro sul sito Feltrinelli.


 

Segnalazione del 28/11/2012

 

Questo mese vi proponiamo alcune letture per continuare ad approfondire la conoscenza dei Social Network e di Internet, ormai diventati elementi fondamentali del nostro vivere quotidiano.

La prima lettura riguarda internet e la “valanga” di informazioni da cui veniamo inondati ogni giorno: e mail, segnalazioni, news, collegamenti ecc. una serie infinita di informazioni che debbono essere filtrate, controllate, organizzate..insomma difficili da gestire, soprattutto per una questione di tempo. Il libro Sopravvivere alle informazioni su Internet di Alessandra Farebegoli ci offre l’opportunita’di capire, attraverso alcuni semplici passi, come amministrare bene, il tempo che trascorriamo in rete, senza rinunciare ad essere sempre aggiornati.  Scheda del libro sul sito di Apogeo.

Un piccolo assaggio dei contenuti del libro è offerto gratuitamente in Sopravvivere alle informazioni su Internet. Altri rimedi all’information overload, sempre di Alessandra Farebegoli, un ebook in formato EPUB gratuito e liberamente scaricabile sul sito Apogeo. Scheda del libro

L’utilizzo di Twitter sta crescendo fortemente perché facile, veloce e immediato. E’ il social network scelto ogni giorno da milioni di persone per condividere link, foto, pensieri, informazioni in tempo reale. Il libro di Federica Dardi Twitter - Guida per le chiacchiere digitali, giunto alla seconda edizione aggiornata, serve a convincere, coloro che restano ancora scettici rispetto a questo strumento e a risponde alle domande piu’ semplici, guidando il lettore: dall’iscrizione al primo tweet, alla personalizzazione del profilo, all’integrazione con Facebook, trasformando Twitter in un insostituibile strumento per le chiacchiere digitali, appunto. Scheda del libro sul sito di Apogeo

E’ innegabile che i social media stiano cambiando anche le regole del business. Oggi, per qualsiasi azienda, la rete rappresenta uno strumento estremamente potente per sviluppare relazioni con i clienti e promuovere servizi. Il libro Social Media Marketing. Una guida per i nuovi Comunicatori Digitali di Antonio Ferrandina e Roberto Zarriello offre una guida ricca di suggerimenti concreti e pratici per capire come funzionano e saper gestire i social media.
La scheda del libro sul sito di Franco Angeli

Come si evidenziava nella scheda del libro precedente, le aziende hanno scoperto la potenza della Rete e dei social media per promuovere i prodotti. Tuttavia, se non si presta attenzione alle regolamentazioni, i social media possono rivelarsi armi a doppio taglio: dai problemi relativi alla privacy, agli user generated content; dalla moderazione dei commenti, all’utilizzabilità da parte del datore di lavoro dei dati condivisi nei social media; dalle regole del diritto dell’informazione per il giornalismo digitale, all’uso di utenti e blogger come testimonial di prodotti o servizi, fino all’organizzazione di concorsi a premi. Il libro Evitare i rischi legali dei Social Media di Elvira Berlingeri, tratteggia il quadro della situazione legislativa di oggi su questa materia, ponendo attenzione a soluzioni e strategie. La scheda del libro su Apogeo
 

 


Segnalazione del 29/10/2012

 

Social network, Rete, Connessioni e Comunicazione Pubblica sono gli argomenti dei libri che vi proponiamo con i nostri consigli di lettura di questo mese.

Come cambia la nostra vita nell’era dei social network, quando pensieri e rapporti privati si condividono in una “connessione di massa”. Il principale esperto italiano di digital studies,  Giovanni Boccia Artieri, riflette sui cambiamenti in atto con questo libro dal titolo: “Stati di connessione. Pubblici, cittadini e consumatori nella (Social) Network Society” Potete consultare la scheda del libro sul sito dell’editore Franco Angeli.

Sempre per restare in argomento parlando di reti e di connessioni, ma in un’ottica rovesciata rispetto al libro precedente,  vi proponiamo il libro di Susanna Sancassani, Stefano Menon, Paolo Marenghi, Federica Brambilla dal titolo E-collaboration. Il senso della rete. Metodi e strumenti per la collaborazione online. In questo libro si pone l’accento sulle nuove prospettive che offre l’utilizzo del web 2.0 quali la collaborazione e la condivisione per raggiungere obiettivi e risolvere problemi con gli altri. La scheda del libro è sul sito Apogeo.

Infine un libro che ci riporta al tema della comunicazione pubblica. Come puo’ la comunicazione istituzionale aiutare a soddisfare i bisogni comunicativi delle popolazioni immigrate? Con l’aiuto anche del case studies della Regione Marche, nel libro “La comunicazione pubblica e la sfida dell’interculturalità. Lo "sguardo" dei mediatori culturali nella Regione Marche”di Gea Ducci, si analizza l’interculturalita’ ed il ruolo della comunicazione pubblica rispetto all’accoglienza e all’integrazione degli immigrati. La scheda del libro sul sito dell’editore Franco Angeli.


 

Segnalazione del 27/09/2012
 
 

L’avvento di Internet e dei nuovi strumenti tecnologici ha determinato profondi cambiamenti sociali che non sempre possono essere considerati una evoluzione “positiva” per la nostra societa’. Tanto che l’emergere di nuovi pericoli legati alla rete porta a considerare la “criminalita’ tecnologica” uno dei problemi piu’ preoccupanti della nostra epoca. L’argomento dei reati informatici è proprio il tema del libro di Gianluca D’Aiuto e di Luigi Levita dal titolo: I reati informatici. Disciplina sostanziale e questioni processuali, edito da Giuffre, nel quale si presenta un quadro preciso delle piu’ attuali problematiche riguardanti la criminalita’ informatica, sia a livello penale che processuale. Potete consultare la scheda del libro sul sito della casa editrice Giuffre

 Altro libro dedicato ad Internet ed alle sue problematiche è quello di Debora Bianchi, edito da Giappichelli dal titolo:Internet e il danno alla persona. I casi e le ipotesi risarcitorie. Con elementi di computer.  Nel libro vengono descritti numerosi casi pratici, che vanno dallo spamming per arrivare ai reati informatici o al cyberstalking, con annesse le indicazione delle strategie di tutela processuale.

Cambiamo invece totalmente argomento per dedicarci ad un tema molto attuale tra gli esperti di innovazione delle politiche urbane: si tratta delle smart cities o citta’ intellingenti. A questo proposito vi ivitiamo a leggere l’e-book Il percorso verso la città intelligente”scaricabile sul sito di Cittalia, che mette insieme i contributi dei principali esperti del settore dell’innovazione tecnologica e delle politiche urbane che stanno sperimentando strategie smart per le citta’ per favorire , grazie alle opportunità fornite dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la partecipazione dei cittadini nella definizione e nella realizzazione di un sistema integrato di politiche urbane sostenibili e mirate al miglioramento della qualità della vita di chi ci abita.



 
Segnalazione del 30/08/2012

La crescita esponenziale del Web ed in particolare del web 2.0, ha cambiato in pochissimo tempo molti aspetti della nostra società e della nostra percezione del mondo. Sta cambiando l’economia, il costume, la cultura, e sta portando alla nascita di nuovissime figure professionali, con competenze specifiche. Ai professionisti che lavorano dentro al codice, sviluppando e modificando le basi della rete e quindi il Codice Informatico, si affiancano oggi nuove figure, abili nel muoversi sopra un altro codice, creando e curando contenuti, gestendo relazioni e network, pianificando campagne di advertising, interpretando dati di navigazione e conversazioni, ottimizzando la visibilità su motori di ricerca e media sociali, sviluppando meno struttura e più espressione. Ma quali sono le figure professionali che operano dietro le quinte di ogni progetto Internet?

Ci accompagna per mano attraverso un inventario completo di tutte le nuove professionalità che Internet ha creato, il libro, fresco di uscita, ’’Le nuove professioni del Web’’ di Giulio Xhaet che si rivolge a chi vuole iniziare a muovere i primi passi nel mondo del web e a chi nel web già lavora e vuole conoscere profili diversi dal proprio Potete consultare la scheda del libro sul sito della casa editrice Hoepli

Ugualmente dedicato alle nuove figure professionali del web, ma l’osservatorio è quello delle pubbliche amministrazioni, è il piccolo volume di Francesca Sensini ’’Piccola guida alle professioni del web nella P.A’’., Edizioni FORUMPA-Collana Quaderni, disponibile in versione elettronica sul sito www.forumpa.it

 

Segnalazione del 27/07/2012

 

 

Continuiamo ad approfondire il tema dei social network, luoghi virtuali in continua espansione ed evoluzione. Cambiano gli usi, ma non accenna a diminuire la presenza di persone e istituzione su questi strumenti. Negli ultimi anni, accanto e in concorrenza con Facebook, sta diventando estremamente popolare, grazie alla semplicità ed immediatezza di utilizzo,

Twitter. Ma cos’è Twitter? Twitter è molto di più di un semplice sistema con il quale comunicare brevi messaggi da 140 caratteri: è la piattaforma di riferimento sul web sociale per la comunicazione, la conversazione e l’informazione in tempo reale. Lo spiega Luca Conti nel suo volume "Twitter al 100%". Potete consultare la scheda del libro sul sito della casa editrice Hoepli-Collana Informatica

Della stessa casa editrice e sullo stesso argomento, segnaliamo il recentissimo "Tutti pazzi per Twitter" , una vera e propria guida sull’utilizzo dello strumento, ricca di esempi tratti dal mondo reale, suggerimenti e spiegazioni chiare per diventare un utente esperto. Per consultare la scheda del libro.

Affronta e analizza, infine, il tema, oggi assai popolare, del rapporto tra amministrazioni pubbliche e social media il libro "I social network nella P.A." di Gianluigi Cogo, edito da Maggioli. Questa Guida ragionata alla promozione e gestione dei servizi pubblici locali attraverso i social media, propone i modelli che hanno favorito la crescita della partecipazione e della democrazia elettronica, analizzando poi le buone pratiche internazionali dove questi fenomeni hanno convinto le istituzioni a porsi in una posizione di ascolto e collaborazione verso i social network come Facebook e Twitter. Vengono illustrati i servizi già maturi e più diffusi che un’amministrazione pubblica può adottare da subito e senza costo, e i vantaggi per i cittadini derivanti dall’adozione di queste pratiche social. Viene tracciata, inoltre, una road map che indica all’operatore, passo dopo passo, le procedure da seguire e i casi di successo a cui ispirarsi.
Potete consultare la scheda del volume sul sito di ForumPA.

 

Segnalazione del 28/06/2012
La sensibilità dei cittadini (e dei consumatori) verso la ’questione ambientale’, sta crescendo: i cittadini chiedono alle amministrazioni e alle aziende di porre una maggiore attenzione alla tematica e di avviare processi virtuosi in difesa dell’ambiente. Diventa quindi fondamentale “comunicare” l’impegno assunto in tal senso attraverso tecniche specifiche di comunicazione ambientale, tecniche che ci vengono raccontate e spiegate nel libro Sostenibilità e rischio greenwashing, di cui potete leggere una recensione sul sito di FERPI.

Vi rimandiamo al sito della Federazione Italiana Relazioni pubbliche per una seconda recensione, quella del libro di Vincenzo Cosenza: Social media ROI. Nel volume pubblicato da Apogeo, l’autore ci offre una panoramica sulla diffusione dei social media nel nostro Paese.

Rimanendo sul tema dei social media, vi segnaliamo le presentazioni sul sito dell’Associazione della Comunicazione Pubblica, della pubblicazione del Vademecum Pubblica amministrazione e social media allegato alle Linee guida per i siti web delle PA, e di un’indagine svolta da un ricercatore del Politecnico di Torino che analizza l’uso del social media più diffuso in Italia da parte delle PA, Facebook e PA.
Chiudiamo la rubrica con un ultimo libro che parla ancora di social media ma da una prospettiva commerciale: Web Storytelling Costruire storie di marca nei social media di Joseph Sassoon pubblicato da FrancoAngeli e recensito da Ferpi.
 
Segnalazione del 29/05/2012
Comunicare per le pubbliche amministrazioni e le istituzioni oggi presuppone processi e attività, strumenti e competenze, sempre più articolati e complessi che si basano su media innovativi e riguardano un numero sempre più ampio di tematiche di interesse pubblico e di soggetti con cui dialogare.

Tra le tematiche emergenti, si colloca per esempio la problematica ambientale. Le istituzioni devono rispondere adeguatamente all’attenzione crescente della cittadinanza su questo tema, soprattutto in alcuni momenti di crisi, attraverso un’adeguata comunicazione. E’ dedicato a questo tema il libro di Mihaela Gavrila L’onda anomala dei media il rischio ambientale tra realtà e rappresentazione. Potete consultare la scheda del libro sul sito della casa editrice FrancoAngeli.

Importanza crescente è riconosciuta alle tematiche sociali, e di conseguenza alla comunicazione sociale, che come sostiene Gaia Peruzzi, docente all’università La Sapienza di Roma, nel suo libro Fondamenti di Comunicazione Sociale. Diritti, media e solidarietà, erroneamente trascurata dagli studi sulla comunicazione, rappresenta invece una disciplina articolata, con tecniche, strumenti e regole specifiche. Potete leggere la recensione del volume edito da Carocci sul sito della Agenzia Redattore Sociale.

Passiamo dalla comunicazione sociale a quella politica, che anche se meno trascurata a livello teorico a livello pratico non sembra dare buoni risultati, almeno secondo Giovanna Cosenza che nel libro SpotPolitik. Perché la casta non sa comunicare, edito Laterza, spiega quali sono i limiti e gli errori delle strategie comunicative dei politici e dei partiti in Italia. Potete leggere una recensione del libro sul sito di FERPI.

E se nel nostro paese ancora si fatica a progettare una seria ed efficace comunicazione politica, che dire della comunicazione “estera”, rivolta cioè alle istituzioni e gli enti internazionali o europei? A raccontarci cosa succede in questo ambito, soprattutto in relazione alla nuove opportunità offerte dai nuovi mezzi di comunicazione, è il volume di Antonio Deruda, Diplomazia digitale. La politica estera e i social media, edito da Apogeo. Recensione sul sito di FERPI. 

Chiudiamo la rubrica con la segnalazione del paper pubblicato da Cittalia, Smart cities nel mondo.
La pubblicazione propone dodici strategie realizzate da città europee e americane che hanno puntato sulle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita e la gestione dei processi urbani.
Sul sito di Cittalia, oltre alla pubblicazione scaricabile gratuitamente è disponibile una presentazione del paper.
 
Segnalazione del 27/04/2012

Ibridazione della comunicazione. Patchwork mediale. Zygmunt Bauman e Marshall McLuhan. Sulla base di queste parole e di questi due grandi pensatori diversi per tempo e teorie, si sviluppano le riflessioni proposte nei nostri consigli di lettura del mese.

Il libro di Franco Pomilio Comunicazione 3.0. Pensieri e idee per una rivoluzione integrata. Conversazione con Zygmunt Bauman, propone un viaggio nel mondo della comunicazione, passando per teorie e best practices, muovendosi tra molteplici dimensioni territoriali e tra antiche e nuove strategie comunicative, incontrando pensatori e protagonisti, tra cui anche Bauman da cui l’autore inizia la sua riflessione. Potete leggere una breve recensione del libro edito da Fausto Lupetti sul sito di FERPI.

A partire dal concetto più famoso delle teorie di MCLuhan, Lella Mazzoli, docente di Sociologia della comunicazione all’Università di Urbino Carlo Bo, riflette nel suo ultimo libro se i messaggi veicolati da Internet siano la partecipazione e la libertà, o se al contrario anche con questo medium si rinnovino gerarchie e poteri. Ripercorrendo le teorie e gli studi sulla comunicazione e i mass media, il libro Il patchwork mediale. Comunicazione e informazione fra media tradizionali e media digitali, propone più che una risposta definitiva, nuovi interrogativi teorici. E’ disponibile la scheda del libro sul sito della casa editrice Franco Angeli.


Riflette sul ruolo delle nuove tecnologie da una diversa prospettiva, il libro curato da Alessandro Papini e Angelo De Vivo e pubblicato da Guerini e Associati nell’ambito del Premio Comunicami promosso dalla Provincia di Milano. Il volume, La comunicazione pubblica locale. I cambiamenti organizzativi nei processi di comunicazione-dalla legge 150/2000 al DL 78/2010 propone, attraverso interventi di diversi studiosi italiani, un’analisi dello stato della comunicazione nelle amministrazioni pubbliche locali, anche alla luce degli ultimi interventi legislativi. Potete leggere una recensione del libro sul sito di FERPI e l’introduzione di Stefano Rolando sul suo sito personale.

Passando ad un’altra importante e discussa legge 150, chiudiamo la rubrica con un suggerimento di lettura che pur non trattando la materia della comunicazione, può essere ritenuto interessante per chi lavora nella PA. Si tratta del libro Tecniche di performance management per migliorare la PA. Un percorso di qualità per l’applicazione della Riforma Brunetta. Gli autori, Raffaele Parlangeli e Domenico Pellerano in questo volume ripercorrono i contenuti della cosiddetta “riforma Brunetta” focalizzandosi in particolare sulla performance e sulle tecniche di gestione della qualità e sulle strategie per il miglioramento continuo. Potete consultare una scheda descrittiva sul sito della casa editrice Franco Angeli.
 


Segnalazione del 27/02/2012

Il termine partecipazione è entrato già da molti anni nel vocabolario di comunicatori pubblici, decision e policy makers, esperti del marketing, imprenditori. Meno detta ma più praticata da cittadini e consumatori che nel corso di questi anni, più o meno consapevolmente, grazie soprattutto alla diffusione dei nuovi strumenti di comunicazione, hanno sviluppato nuovi spazi e nuovi modi per prendere parte o influenzare le dinamiche politiche e commerciali. La cittadinanza attiva crea quella che Arena ha definito ‘amministrazione condivisa’, e la partecipazione dal basso di consumatori e cittadini realizza quella che il National Endowment for Science Technology and the Arts chiama ‘innovazione sociale’.

Nel libro - alla sua seconda edizione - Cittadini attivi. Un altro modo di pensare all’Italia, edito da Laterza, Gregorio Arena, riprendendo alcune sue ‘storiche’ riflessioni, descrive come, sulla base della riforma dell’articolo 118 della Costituzione, i cittadini abbiano oggi la possibilità di agire attivamente per la risoluzione di problemi di interesse generale. Potete trovare una recensione del libro sul sito di Cittalia.

Il libro bianco dell’innovazione sociale. Come progettare, sviluppare e far crescere l’innovazione sociale descrive invece il fenomeno che parte dal basso grazie all’uso delle nuove tecnologie, e che trasforma il consumatore da soggetto passivo nelle strategie di marketing, in un utente pronto a partecipare attivamente ai processi di ideazione dei prodotti. Secondo gli autori - esperti del NESTA (National Endowment for Science Technology and the Arts) – oggi, infatti, dietro la passività delle strutture economiche e politiche sembra emergere una nuova ondata di creatività e partecipazione, soprattutto fra le generazioni più giovani. Il volume curato per l’edizione italiana da Alex Giordano e Adam Arvidsson, è scaricabile gratuitamente dal sito Societing.org

Ripercorre da un punto di vista sociologico, lo sviluppo delle teorie e dei modelli di comunicazione, il manuale Ascoltare il silenzio edito da Franco Angeli e scritto da Mauro Miccio, manager di importanti aziende nazionali e internazionali e docente universitario. Come potete leggere, nella recensione pubblicata sul sito di FERPI , il libro contiene anche approfondimenti sulla comunicazione interna, l’utilizzo delle reti per le attività di ufficio stampa e per l’elaborazione di moderne strategie di marketing.

L’ultimo testo che vi segnaliamo, rappresenta una guida pratica per gli operatori dell?informazione, sia pubblici che appartenenti all’ambito sociale e del volontariato, su un tema specifico ma sempre più rilevante: l’immigrazione. Il manuale Comunicare l’immigrazione è stato realizzato dalla società cooperativa Lai-momo e dal Centro Studi e Ricerche Idos, nell’ambito del progetto “Co-in – Comunicare l’integrazione”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e finanziato dall’Unione Europea. Il libro fornisce un quadro di riferimento in materia di immigrazione ed illustra dati quantitativi e indicatori territoriali, propone una sintesi comparativa a livello europeo, delle disposizioni normative che regolano l’ingresso ed il soggiorno degli stranieri e dei principali indici di integrazione riportando esempi di buone prassi comunicative.
Potete scaricare gratuitamente il volume dal sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
 


Segnalazione del 30/01/2012

Evoluzione della comunicazione sociale nel nostro Paese, ‘Net –politica’, rivoluzione digitale e ‘buon senso’ della comunicazione on line, questi gli argomenti dei primi consigli di lettura del nuovo anno.

Presenta i 40 anni di attività di Pubblicità Progresso e le tante campagne sviluppate in questi anni, ma anche un quadro su come si sia evoluta la comunicazione sociale in Italia, il libro Pubblicità progresso. La comunicazione sociale in Italia a cura di Roberto Bernocchi e Rossella Sobrero, edizioni Rai Eri (marchio editoriale con il quale la Rai pubblica libri, riviste e prodotti multimediali). Nella sua prefazione  al testo, il Presidente della Repubblica, sottolinea che le amministrazioni centrali dello Stato, gli enti locali, i servizi pubblici, utilizzano in maniera crescente lo strumento della pubblicità per raggiungere obiettivi rilevanti sotto il profilo sociale, culturale ed etico, e per questo motivo, a maggior ragione, la lettura del libro può interessare anche i comunicatori pubblici. E’ disponibile una recensione del libro sul sito di FERPI.

In uscita in questi giorni, il libro La net comunicazione politica. Partiti, movimenti, cittadini-elettori nell’era dei social network, di Francesco Pira. Il testo analizza come siano cambiate la comunicazione e la narrazione politica in Italia con la diffusione dei social network, in particolare di Facebook, Twitter e Youtube, arrivando a quella che l’autore stesso chiama Net Politica.
E’ possibile consultare un’anteprima del libro sul sito della casa editrice FrancoAngeli.

Riflette più in generale sulla comunicazione online, e su come utilizzare con efficacia i nuovi spazi di comunicazione, il libro Manuale di buon senso in rete, disponibile gratuitamente in formato e-book sul blog dell’autrice Alessandra Farebegoli, e recensito da FERPI. Il testo raccoglie alcuni post sull’argomento pubblicati dall’autrice tra il 2010 e il 2011.

Affronta ancora il tema della rivoluzione digitale, ma valutando i cambiamenti avvenuti tanto in ambito pubblico, sociale, politico, economico e professionale, quanto in ambito personale, emotivo, relazionale e psicologico, il libro Tre Punto Zero. La rivoluzione digitale. Come cambia il modo di scrivere, leggere, informare, comunicare nell’era di smartphone, social network, file audio. A cura della giornalista Eugenia Romanelli, il testo edito da Audinoe contiene saggi di numerosi docenti universitari e professionisti. Potete consultare una breve presentazione del testo sul sito della casa editrice.
 


Segnalazione del 22/12/2011

Tornano protagonisti delle ‘letture natalizie’ che vi invitiamo a mettere sotto l’albero, la comunicazione digitale e internet.

Il primo volume che vi proponiamo affronta il tema da una prospettiva storica: Storia di internet e il futuro digitale. Raccontando la nascita e lo sviluppo di internet, l’autore Johnny Ryan, ricercatore presso l’Institute of International and European Affairs di Dublino, riflette sui cambiamenti avvenuti in ambito politico e economico, soffermandosi anche su alcune criticità quali la censura, il diritto d’autore e la libertà intellettuale, ed esaminando quali fattori determineranno il successo di alcune recenti applicazioni digitali. Potete consultare la scheda del libro sul sito della casa editrice Einaudi.

Passiamo dalla prospettiva storica a quella sociologica, e da internet ai social media con il secondo suggerimento di lettura: Sociologia dei media digitali. Relazioni sociali e processi comunicativi del web partecipativo. Fino a che punto i social media si possono considerare mezzi di comunicazione? Come si è trasformata la dicotomia tra sfera pubblica e privata? Come, i social media, incorporano e trasformano alcuni valori (privacy, visibilità, relazionalità)? Si può parlare di una tecno-etica? L’autore Davide Bennato, docente dell’Università di Catania, attraverso l’analisi di ricerche ed esperienze, propone una riflessione su queste e altre questioni legate alla diffusione in questi ultimi anni dei social media. Potete leggere una recensione del libro edito da Laterza, e vedere la video-presentazione dell’autore sul sito di FERPI.

Ampliamo nuovamente la prospettiva, proponendovi il libro Il sapere digitale. Pensiero ipertestuale e conoscenza connettiva, di Annalisa Buffardi e Derrick De Kerkhove, docenti della Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli Federico II. Nel testo i due autori riflettono sul’impatto cognitivo dei nuovi strumenti digitali, sul processo di costruzione della conoscenza in rete, su come si sia trasformata la mente umana con la diffusione delle nuove tecnologie. Potete leggere una recensione del libro edito da Liguori Editore sul sito Education 2.0.

“La comunicazione, intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza, ha assunto ormai una centralità strategica in tutte le sfere della prassi individuale e collettiva” costituendo “il pre-requisito fondamentale per la riduzione della complessità, la gestione del rischio, la mediazione dei conflitti, il governo di quella imprevedibilità connaturata ai sistemi stessi”. Questa la tesi dell’ultimo libro che vi proponiamo: La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento di Piero Dominici, ricercatore presso l’Università di Perugia. Potete consultare la scheda del libro sul sito della casa editrice Franco Angeli.

 

Segnalazione del 29/11/2011

Dalla redazione del piano di comunicazione, strumento diffuso da anni ma che continua a sollevare problematicità per le amministrazioni, agli open data, protagonisti del dibattito odierno in materia di innovazione, passando per i processi di e-government e di inclusione dei cittadini nella politiche pubbliche. Questi gli argomenti dei libri che vi proponiamo questo mese.

A spiegarci come redigere un piano di comunicazione, è il libro di Roberto Antonucci Esercitazioni di comunicazione edito da Libreria Universitaria. Il testo pur rappresentando un manuale rivolto specificatamente agli studenti, come suggerisce Toni Muzi Falconi nella recensione pubblicata sul sito di FERPI, è utile anche ai professionisti più esperti e ai docenti, perché oltre a offrire sinteticamente i passaggi indispensabili per progettare un piano di comunicazione, propone al lettore utili esercizi.

Le lezioni affrontate nel libro a cura del docente universitario Luca De Pietro, riguardano invece l’e-government. Il volume, come il titolo stesso suggerisce, approfondisce in dieci lezioni, le tematiche fondamentali per realizzare i processi di e-government, chiarendone gli aspetti organizzativi, economici e normativi. Potete consultare la scheda del libro Dieci lezioni per capire e attuare l’e-government, sul sito della casa editrice Marsilio Editori.

Oggi, grazie agli sviluppi tecnologici, nella Pubblica Amministrazione, non si parla più soltanto di e-government, ma anche di Open Government. Le pubbliche amministrazioni si confrontano, infatti, sullo sviluppo dei cosiddetti Open Data, cioè i dati pubblici “aperti”, accessibili a tutti i cittadini e facilmente riutilizzabili.

Un’interessante prospettiva sul tema è quella proposta nel libro Oltre Wikileaks. Il futuro del movimento per la trasparenza, scritto da Micah L. Sifry ed edito da Egea. Nel testo si ripercorre la storia di internet e soprattutto dei movimenti, negli USA e in altri paesi occidentali, che chiedono una maggiore trasparenza nella diffusione delle informazioni possedute dalle amministrazioni e dalle istituzioni pubbliche, e si analizza anche il famoso caso WikiLeaks. E’ disponibile una recensione del testo sul sito di FERPI.

Si parla di Open Data, ma dal punto di vista dei cambiamenti prodotti nel settore del giornalismo, nel volume Open Data e Data Journalism. Trasparenza e informazione al servizio della società nell’era digitale. Nel testo si descrivono l’esperienza della Regione Piemonte e le iniziative italiane di open data. E’ disponibile una presentazione del volume, scaricabile gratuitamente in formato pdf, sul sito del gruppo “Lsdi – Libertà di stampa, diritto all’ informazione”.

Chiudiamo la rubrica, con la segnalazione di un libro che parla di ascolto e di partecipazione diretta dei cittadini: Voci della città. L’interpretazione dei territori urbani. Potete consultare una recensione del libro a cura di Federico Scarpelli e Angelo Romano, edito da Carocci, sul sito di Cittalia.
 


Segnalazione del 27/10/2011

Parliamo spesso in questo spazio di web 2.0, torniamo a farlo ma “allargando l’orizzonte” e proponendo alcune letture che anche se non riguardano direttamente l’ambito professionale dei comunicatori pubblici, presentano interessanti spunti di riflessione.
 
Si discute molto sull’impatto del web 2.0 sulle vite delle persone, del cambiamento delle relazioni e delle abitudini che la diffusione sempre più ampia di alcuni strumenti sta producendo. Si registrano opinioni discordanti sugli effetti del web 2.0 nella società: chi vi vede nuove possibilità di comunicazione dal basso, partecipazione e democrazia diretta, e chi denuncia una sorta di “tirannia della tecnologia digitale”.

Sostiene la prima ipotesi, il libro Comunicazione liberata. Altri modi di comunicare e partecipare, a cura di Luca Cian, Francesco Brioschi editore. Gli autori mostrano come sia possibile oggi per tutti i cittadini fare informazione e partecipare, re-inventare i mezzi di comunicazione in modo attivo. Sul blog dedicato al libro sono disponibili “piccoli assaggi” dei capitoli.

Supporta questa tesi anche Augusto Valeriani, docente dell’Università di Bologna, che nel volume Twitter Factor. Come i nuovi media cambiano la politica internazionale, sostiene che con il web 2.0 – e in particolare con la diffusione della televisione digitale, dei social networks e dei blogs - il pubblico si trasformi assumendo un ruolo attivo. Vi segnaliamo la video-presentazione del testo pubblicata dall’autore stesso. Sul sito della casa editrice Laterza, oltre alla scheda del libro, potete invece leggere alcune recensioni.

Un importante caso di partecipazione nella produzione condivisa dei contenuti informativi, è ad esempio wikipedia. Nel libro La rivoluzione wikipedia, Andrew Lih, una delle figure di spicco di Wikipedia ripercorre le origini e l’evoluzione dell’enciclopedia più grande del mondo e di una delle più grandi comunità globali, fondata – come si legge nella recensione pubblicata sul sito della FERPI - sul concetto di user generated content e sulla tecnologia wiki.

Andrea Miconi, ricercatore universitario, nel suo ultimo libro Reti. Origini e struttura della network society, affronta il fenomeno del web 2.0 da un punto di vista sociologico. Ponendosi l’obiettivo di “passare dalla descrizione del fenomeno alla sua spiegazione”, ripercorre la storia dei network di comunicazione e approfondisce le origini della network society contemporanea attraverso una rassegna delle principali teorie sociologiche e delle relative criticità. E’ disponibile una recensione del libro sul sito di FERPI.

Su una criticità del web 2.0 in particolare, si sofferma il volume La tirannia dell’e-mail del critico letterario John Freeman: l’ossessione di essere sempre connessi e il comportamento compulsivo che ne deriva. Nel suo libro Freeman propone al lettore un Manifesto della Slow Communication, un invito a evitare l’ossessione del “qui e ora” e a riconquistare il proprio tempo. E’disponibile una breve presentazione del libro sul sito della casa editrice Codice Edizioni.

Solleva perplessità e critiche, come suggerisce chiaramente il titolo, il libro Il grande inganno del web 2.0, pubblicato nel 2009 ma recentemente riedito in formato e-book dalla casa editrice Laterza. Nel testo di Fabio Metitieri – informatico e giornalista scomparso nel 2009 - si pone il problema dell’attendibilità delle informazioni e dei contenuti del ’mondo Web 2.0’, dove nessuno è tenuto a identificarsi e chiunque può diffondere notizie senza assumersene la responsabilità. Potete trovare una recensione sul sito della casa editrice.


Segnalazione del 23/09/2011

Semplificare, innovare, comunicare e fare rete. Termini entrati ormai nel vocabolario comune di chi lavora nella pubblica amministrazione, parole d’ordine dei più recenti processi di cambiamento della PA e protagoniste anche dei nostri consigli di lettura del mese.

Fare ordine tra le diverse ‘stagioni’ della semplificazione che si sono sviluppate in oltre vent’anni di dibattito pubblico, di iniziative e approcci diversi, a partire da una ricerca sui risultati delle politiche di semplificazione applicate a livello regionale e statale. Questo è l’intento del libro La semplificazione in Toscana pubblicato dal centro editoriale universitario, Firenze University Press (FUP). E’ possibile trovare una scheda del libro, consultare l’indice e leggerne il primo capitolo sul sito di FUP.

Rimanendo nell’ambito universitario, vi segnaliamo la pubblicazione dell’URP dell’Università di Palermo Linee guida di stile per la scrittura amministrativa e le relazioni interpersonali, interamente scaricabile dal sito dell’Università. Il manuale propone suggerimenti utili alla redazione di documenti formali (atti ufficiali), informali (e-mail di risposta a richieste di informazioni), alla gestione di conversazioni telefoniche e colloqui frontali con gli utenti; contiene inoltre un glossario grammaticale, indicazioni relative al linguaggio sessista e all’uso di appellativi e titoli nella PA.

Pur non trattando specificatamente di pubblica amministrazione, il breve volume Brevi canti per l’innovazione può comunque rappresentare un interessante e veloce lettura sul tema dell’innovazione tecnologica. Si tratta della raccolta di articoli pubblicati sulla rivista WIRED dall’ex-direttore Riccardo Luna. Potete leggere la recensione sul sito di FERPI e potete scaricare gratuitamente l’e-book dal sito della casa editrice Add.

Chiudiamo la rubrica con l’indicazione di un testo che affronta un argomento spesso trascurato, ma di importanza crescente, soprattutto nel contesto odierno che vede nella capacità delle amministrazioni di costruire reti locali, un’azione prioritaria al fine di ridurre i costi e aumentare l’efficacia dell’azione amministrativa. Il volume si intitola Partnership, comunità e sviluppo locale. Costruire, comunicare e valutare le partnership edito da Franco Angeli. E’ disponibile una breve recensione nella newsletter dell’Associazione Italiana di Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Comunicatori e Comunicazione.
 


 

Segnalazione del 23/08/2011
Tornano protagonisti del dibattito sulla comunicazione e informazione, e di conseguenza anche di questo spazio, i social network. Se i ‘media tradizionali’ – televisione e giornali – si limitano spesso a citarli o a utilizzarli come fonte di notizie, i professionisti del settore, e chi si occupa di comunicazione e innovazione nella PA, riflettono soprattutto su come sfruttare le potenzialità e le nuove opportunità offerte dai social media valutandone rischi e limiti. L’ultimo Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione, dedicato ai media personali nell’era digitale, mostra la costante crescita del numero di cittadini che conoscono e utilizzano i siti di social networking (67,8% degli italiani conosce almeno un social network, il 91,8% tra i giovani di 14-29 anni).

Anche la pubblica amministrazione è chiamata a confrontarsi con la diffusione dei social media. Come farlo e perché farlo sono i temi trattati nel volume Dal Digital Divide ai Media Sociali. Le nuove sfide della comunicazione pubblica. La pubblicazione edita da Bonanno Editore e curata da Maurizio Masini, Alessandro Lovari e Sabrina Bennati raccoglie i saggi proposti durante Compu-tec (Comunicazione Pubblica e Tecnologie), iniziativa formativa promossa dall’Università degli Studi di Siena in collaborazione con l’Associazione Comunicazione Pubblica. L’edizione 2011 è stata dedicata al cambiamento dei tradizionali modelli di informazione e comunicazione pubblica, “in seguito al grande sviluppo delle tecnologie digitali, all’evoluzione dei consumi mediali dei cittadini e dei provvedimenti normativi in materia di digitalizzazione della pubblica amministrazione”. E’ disponibile una recensione del libro sul settimanale on line Comunicatori e Comunicazione.

Affronta da una diversa prospettiva la questione della comunicazione web, e dei diversi strumenti resi disponibili da internet – blog, forum, social network -, il libro L’italiano per il web, di Mirko Tavosanis, ricercatore universitario di Linguistica. L’autore propone una riflessione sui nuovi strumenti di comunicazione dal punto di vista linguistico, rispondendo forse all’interrogativo che in molti si pongono “Internet ucciderà la lingua italiana?”. Se siete curiosi di scoprirlo, potete leggere, oltre alla scheda del libro disponibile sul sito della casa editrice Carocci, la recensione pubblicata sul Sole24ore .

Si parla di social media e di internet, in questo caso nell’ambito della comunicazione politica, nel Manuale di comunicazione politica in Rete - Costruire il consenso nell’era del Web 2.0. Il testo scritto da Stefano Epifani, Alessio Jacona, Roberto Lippi e Magda Paolillo, rappresenta una guida su come adottare e usare gli strumenti del Web2.0 nel comunicare e nel fare politica. Il manuale pubblicato da Editrice Apes oltre ad essere disponibile in copia cartacea, è consultabile on line gratuitamente in formato e-book.

Restando nell’ambito della comunicazione politica, segnaliamo infine la recensione sul sito di FERPI, del libro Le parole sono importanti, di Gianluca Giansante, edito da Carocci. Una breve lettura per chi è interessato a ‘scoprire’ come comunicano i politici italiani.
 
Segnalazione del 29/06/2011
Tra le diverse attività di comunicazione svolte dalle amministrazioni pubbliche assume una particolare importanza, per i contenuti veicolati e per gli obiettivi perseguiti, la comunicazione sociale. A ricordarci come si fa comunicazione sociale, e cosa è stato fatto, è il Secondo rapporto sulla comunicazione sociale in Italia curato dall’Osservatorio campagne di comunicazione sociale e presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino nel mese di maggio. Nella pubblicazione si affronta anche la questione dei social network e si approfondiscono i temi riguardanti la salute e l’ambiente. Potete leggere la recensione del libro edito da Carocci sul sito di FERPI.

Da un tema forse a volte trascurato, passiamo con i nostri consigli di lettura, ad un argomento diventato recentemente di grande attualità anche per le pubbliche amministrazioni: il cloud computing. Per capire di cosa si tratta e scoprire quello che è stato fatto ad oggi, anche se dal punto di vista delle imprese private, vi indichiamo l’uscita del libro Cloud computing. Aspettative, problemi, progetti e risultati di aziende passate al modello "as a service", di Antonella Ferrari e Emanuela Zanleone; scheda del libro disponibile sul sito della casa editrice FrancoAngeli. In merito vi segnaliamo anche il documento Cloud comuting, indicazioni per l’utilizzo consapevole dei servizi, contenuto nella relazione annuale dell’Autorità nazionale per la protezione dei dati personali dedicata quest’anno all’evoluzione tecnologica, disponibile sul sito del Garante della Privacy.
 
L’innovazione non è soltanto tecnologica, ma anche organizzativa, e il cambiamento odierno non interessa soltanto gli strumenti a disposizione delle amminitrazioni, ma anche i soggetti destinatari delle politiche pubbliche; in proposito vi suggeriamo la pubblicazione di ForumPA Governare la rete: dalle parole ai fatti.
Attraverso la sua esperienza professionale, Mauro Bonaretti (Direttore generale del Comune di Reggio Emilia), in questo testo racconta cosa dovrebbero fare le amministrazioni per adeguarsi al mutamento in atto e per cogliere le nuove opportunità. Potete leggere la recensione del volume e scaricarlo gratuitamente sul sito di ForumPA.

Chiudiamo la rubrica del mese, riproponendovi una lettura forse meno utile per l’attività professionale, ma più adatta ad accompagnare le vostre vacanze, almeno da ciò che emerge dalla recensione di Giampietro Vecchiato, pubblicata sul sito dell’associazione FERPI. Il libro Come dirlo? Parole giuste, parole belle, di Adelino Cattani, edito da Loffredo Editore, vi concederà, attraverso grandi pensatori come Wittgentein e Orwell, una riflessione sul linguaggio e sulle parole, offrendovi qualche interessante indicazione su come comunicare efficacemente.
 

Segnalazione del 30/05/2011
Indirizziamo i “nostri consigli di lettura” del mese a due temi che oggi assumono sempre più rilevanza per l’Amministrazione pubblica: trasparenza ed open data.

Indicatori fondamentali della trasparenza dell’azione amministrativa secondo la recente e sempre più diffusa dottrina dell’open data sono la quantità di informazioni rese pubbliche, la modalità di diffusione e la possibilità di riutilizzo dei dati pubblici.
Conoscere direttamente per esempio come sono utilizzate le risorse economiche pubbliche, accedere in modo semplice ai dati riguardanti l’ambiente o la salute, secondo la prospettiva di Francesca Di Donato nel suo recente libro, Lo stato trasparente. Linked open data e cittadinanza attiva, edizioni ETS, rappresentano strumenti indispensabili per il funzionamento democratico di uno Stato. L’autrice nel testo ripercorre l’evoluzione dell’Open Government ed esamina la situazione attuale in Europa e in Italia. Scheda e indice del libro disponibili sul sito della casa editrice.

La trasparenza può essere declinata e intesa in diversi modi all’interno della PA, ma sicuramente un primo e semplice strumento attraverso il quale i cittadini possono misurare il livello di trasparenza di un’amministrazione, è il sito istituzionale. Su questo aspetto si è orientato il Premio Trasparenza PA, iniziativa di ForumPA e Ministero per la Pubblica Amministrazione. Gli esiti del premio e dell’attuazione delle linee guida ministeriali sui siti istituzionali, sono disponibili in una pubblicazione scaricabile gratuitamente dal sito di ForumPA (previa registrazione). 

Potete trovare spunti su come migliorare i siti istituzionali, anche nella seconda edizione aggiornata del libro di Enrico Pulcini Scrivere, linkare, comunicare per il Web; una semplice guida per la costruzione dei contenuti per il web che può rivelarsi utile anche ai comunicatori e ai webmaster delle amministrazioni pubbliche interessati a rendere i siti sempre più chiari e completi. Scheda del libro sul sito della casa editrice FrancoAngeli

Tra i molti aspetti che presentano alcune criticità quando si parla di pubblicazione di dati, accesso e comunicazione on line, forse il principale riguarda la protezione dei dati personali. A sottolineare l’importanza della questione anche le recenti linee guida del Garante della privacy. Per l’approfondimento e l’aggiornamento sulla dottrina in materia di protezione dei dati personali, vi indichiamo l’uscita dell’ultimo numero della rivista quadrimestrale Diritto, Economia e Tecnologie della Privacy, edita dallIstituto Italiano per la Privacy.

Chiudiamo questo spazio con l’indicazione di un’altra pubblicazione di ForumPA, disponibile on line, e pubblicata nel mese di aprile, Manuale d’uso del nuovo CAD. Il volume strutturato in due parti, si propone come una “guida alla lettura” del nuovo Codice dell’amministrazione digitale.

Segnalazione del 29/04/2011
Questo mese non “vi guideremo” tra gli scaffali delle librerie, ma tra i collegamenti web, offrendovi indicazioni su alcune pubblicazioni interamente consultabili su internet.
Internet e l’ICT strumenti per leggere, e allo stesso tempo, tema da approfondire con la prima lettura che vi suggeriamo: il Rapporto E-Gov Italia 2010.
Il rapporto, realizzato da DigitPa e dal Dipartimento per la digitalizzazione della PA e l’Innovazione tecnologica, da poco disponibile on line, si propone come un atlante dell’e-government in Italia. La pubblicazione offre, infatti, un quadro delle diverse esperienze e soluzioni che le pubbliche amministrazioni locali e decentrate hanno realizzato in attuazione del Piano E-Gov. Il rapporto è suddiviso in due parti: la prima, “fotografa il processo di cambiamento in atto nella PA, ripercorrendo gli assi prioritari di intervento per lo sviluppo dell’e-Gov in Italia" – quali il rapporto con il cittadino, la sanità e la giustizia digitale, ecc. -, la seconda contiene invece schede che presentano lo stato di avanzamento di ciascuna sezione tematica nelle diverse regioni italiane.
Potete leggere e scaricare la presentazione del volume sul sito di ForumPA, editore della pubblicazione, previa registrazione alla comunità di ForumPA.

Si focalizza sulle Regioni in modo ancora più approfondito il rapporto realizzato da Cisis (Centro Interregionale per i Sistemi informatici, geografici e statistici) e ForumPA e presentato nel mese di febbraio.
E’ possibile consultare la versione digitale del volume Rapporto sull’Innovazione nell’Italia delle Regioni scaricare il testo e leggere gli atti del convegno di presentazione sul sito RIIR, iniziativa nata con l’obiettivo di valorizzare i dati relativi alle politiche regionali e ai progetti innovativi avviati a livello regionale, e con “l’ambizione di divenire un osservatorio sulle politiche e sui processi di innovazione in corso nel nostro Paese”.

Nel panorama delle applicazioni innovative dell’ICT nella PA e nelle istituzioni pubbliche, oltre all’e-gov, sta emergendo il cosiddetto open government, basato in particolare sull’open data.
Ma cosa significa Open Data e perché l’Open Data rappresenta una strada verso l’Open Government? Quali sono i principali problemi da affrontare e quali le tematiche giuridiche da tenere in considerazione? Affrontano questi interrogativi le linee guida Come si fa Open Data.Istruzioni per l’uso per Enti e Amministrazioni pubbliche, recentemente pubblicate dall’Associazione Italiana per l’Open Government. Sul sito dell’Associazione potete leggere una breve presentazione del volume che è stato condiviso in rete attraverso il sito Scribd.
 
E-gov e innovazione, open data e trasparenza, rappresentano gli aspetti centrali del processo di modernizzazione della PA, a ricordarci che il perno di queste leve strategiche del cambiamento, dovrebbe essere la chiarezza e semplificazione, è la Guida alla redazione degli atti amministrativi: regole e suggerimenti. Secondo i realizzatori del testo, Accademia della Crusca e Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica (Ittig) del Cnr, l’esigenza di avere regole e suggerimenti di questo tipo, nasce anche dal pericolo che “la diffusione delle tecnologie digitali in ambito pubblico senza l’abbandono di un linguaggio farraginoso e oscuro rischi di trasferire la gestione e il controllo dell’informazione dall’ambito politico-amministrativo a quello tecnico, e di mettere in discussione i ruoli d’imparzialità e di garanzia propri della pubblica amministrazione”.
Il volume contiene, nella prima parte, le regole linguistiche sulla redazione di testo amministrativo - regole su segni tipografici e indicazioni morfologiche, sintattiche e lessicali -, nella seconda parte viene invece definita la struttura essenziale del provvedimento amministrativo.
Potete leggere una recensione sulla newsletter Comunicatori e Comunicazione e potete scaricare la guida, dal sito dell’Ittig.
 
Segnalazione del 25/02/2011
Nel mese di gennaio è entrato in vigore il nuovo CAD  (Codice dell’amministrazione digitale) che rafforza il diritto dei cittadini ad utilizzare le nuove tecnologie per i rapporti con la pubblica amministrazione, garantendo quindi la possibilità di usufruire di alcuni servizi on line e di reperire le informazioni utili sui siti web istituzionali.
Da tempo in molti si chiedono se le amministrazioni sono realmente pronte ad introdurre tali innovazioni, e riflettono sul modo di supportare gli enti in questo percorso di trasformazione.
Sembra utile, affrontare la stessa riflessione anche dal punto di vista dei cittadini, chiedendosi se essi siano pronti e preparati al cambiamento tecnologico nel rapporto con la PA e nella fruizione dei servizi.
Leggendo quanto scritto nel volume Digitalmente confusi. Capire la rivoluzione o subirla, sembrerebbe di no, o quasi. Secondo la prospettiva dell’autore del volume Paolo Magrassi, infatti, se da un lato si registra il desiderio di “innovazione tecnologica”, dall’altro si nota, tra gli italiani, una scarsa preparazione e comprensione delle diverse potenzialità dei nuovi strumenti tecnologici. E’ disponibile la scheda del libro sul sito della casa editrice FrancoAngeli. 

Se è vero che ancora esistono molte persone inconsapevoli della “trasformazione epocale” e poco pratiche  delle nuove tecnologie, utenti che non possono essere ‘trascurati’ dalle amministrazioni nella progettazione di nuovi servizi, non si può neppure dimenticare il crescente target di utenza e di cittadini, costituito dai cosiddetti “nativi digitali”, o quelli che Don Tapscott nel suo recente libro individua con il termine "Net generation”, cioè quelle persone che sono cresciute, o quasi, nell’era digitale.
Nel volume Net Generation. Come la generazione digitale sta cambiando il mondo, l’autore, attraverso moltissime interviste, esplora il mondo dei nativi digitali, cercando di individuarne le caratteristiche e conseguentemente, le modalità che istituzioni e aziende, dovrebbero adottare per comunicare efficacemente con loro .  Potete leggere la recensione del professore Marco Stancati sul sito Eccellere.
 
Come comunicare efficacemente è anche l’argomento del terzo libro che vi proponiamo: Niente di più facile, niente di più difficile. Un ‘manuale (pratico) per la comunicazione’ , scritto da Stefano Lucchini e Gianni Di Giovanni ed edito da Fausto Lupetti Editore; potete leggerne una breve recensione sul sito ComunicazioneItaliana . Anche se incentrato sulla comunicazione aziendale, il testo offre indicazioni su come usare gli strumenti, tradizionali e non, e rappresenta un aiuto rivolto ai professionisti, per “non annegare nel complesso mondo della comunicazione”.
Secondo la prospettiva di questo libro, infatti, comunicare è “un’attività puntuale che richiede tecnicità e competenze specifiche”. Un sapere che dovrebbe, così come pensano in molti, essere appreso attraverso percorsi formativi specifici, quali ad esempio le facoltà di Scienze della Comunicazione. Questa la tesi sostenuta nel terzo numero della Rivista ComunicazionePuntoDoc  del Dottorato in Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma e diretta da Mario Morcellini, che affronta attraverso testimonianze di docenti e studenti, quella che viene definita la “Vertenza comunicazione”, e cioè la recente crisi di reputazione degli studi in Scienze della Comunicazione. Alcuni spunti per comprendere la probabile origine della questione del riconoscimento professionale spesso sollevata dalla ‘comunità dei comunicatori pubblici’.  
 

 


Ultimo aggiornamento: 30/04/13