Titoli di studio richiesti per responsabile URP (agosto'11)

URP Ospedale S. Antonio Abate Cantù – C. Allevi – 08/08/2011
Cari colleghi, la laurea in Lingue e Letterature per la comunicazione è spendibile per il ruolo di Responsabile della Comunicazione?


UC Stampa e Relazioni Esterne Ass. Ambiente Regione Lazio - Vincenza Baglione – 08/08/2011
Io sono Laureata in Lingue ed ho un Master in Scienza della Comunicazione. Quando ho vinto il concorso in Regione per il posto di esperto area comunicazione, la mia laurea era tra quelle riconosciute. Ora non so dirti se qualcosa è cambiato.


Urp Multiente Prato - Oretta Giunti
Le indicazioni sui titoli formativi per accedere a ruoli come quello di Responsabile di un Ufficio Comunicazione sono nella Direttiva Frattini n. 7 del 2002 e nel DPR 422/2001.
In particolare l’art 2 comma 2 del DPR 422 riporta:
Per il personale appartenente a qualifica dirigenziale e per il personale appartenente a qualifiche comprese nell’area di inquadramento C del contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto Ministeri o in aree equivalenti dei contratti collettivi nazionali di lavoro per i comparti di contrattazione riguardanti le altre amministrazioni pubbliche cui si applica il presente regolamento, e’ richiesto il possesso del diploma di laurea in scienze della comunicazione, del diploma di laurea in relazioni pubbliche e altre lauree con indirizzi assimilabili, ovvero, per i laureati in discipline diverse, del titolo di specializzazione o di perfezionamento post-laurea o di altri titoli post-universitari rilasciati in comunicazione o relazioni pubbliche e materie assimilate da università ed istituti universitari pubblici e privati, ovvero di master in comunicazione conseguito presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione e, se di durata almeno equivalente, presso il Formez, la Scuola superiore della pubblica amministrazione locale e altre scuole pubbliche nonché presso strutture private aventi i requisiti di cui all’allegato B al presente regolamento.
Tutto ciò in teoria, e sempre più in teoria..


URPdegliURP - 09/08/2011

Interveniamo
 nella
 discussione,
 ricordando
 che
 il
 DPR
 n°422/2001
 definisce
 i
 titoli
 di
 studio
 e
 professionali
 seguendo
 la
 distinzione
 prevista
 dalla
 
 legge
 7
 giugno
 2000,
 n°
 150
 ,
 tra
 attività
 di
  comunicazione
 (svolte
 dagli
 URP
 
 o
 analoghe
 strutture
 ex
 art.6
 legge
 150/2000),
 e
 di
 informazione
 (svolta
 dall’ufficio
 stampa).
 Per
 quanto
 riguarda
 l’accesso
 alle
 attività
 di
 comunicazione,
 i
 requisiti
 richiesti
 sono
 quelli
 espressi
 dall’art.
 2,
 come
 riportato
 correttamente
 dalla
 collega
 Oretta
 Giunti,
 che
 stabilisce,
 infatti
,
 specifici
 titoli
 di
 studio
 “per
 il
 personale
 appartenente
 a
 qualifica
 dirigenziale
 e
per
 il
 personale 
appartenente 
a
 qualifiche
comprese
nell’area
 di 
inquadramento
 C
 del 
CCNL
 comparto
 Ministeri
 o
 in
 aree
 equivalenti
 dei
 CCNL
 per
 i
 comparti
 di
 contrattazione
 riguardanti
 le
 altre

 amministrazioni
pubbliche
 cui
 si 
applica 
il
 regolamento”.



Nella disposizione, inoltre, non si definiscono i titoli richiesti in base al ruolo svolto all’interno dell’urp, ma in base alla qualifica professionale del dipendente: per il personale dirigenziale e personale di area C comparto Ministeri, è richiesto il diploma di laurea (sia che svolga ruolo di responsabile sia che svolga ruolo di addetto urp), mentre nessun requisito specifico è richiesto per il personale diverso. La qualifica richiesta per svolgere la funzione di responsabile dell’URP, inoltre, dipende dal livello dell’ufficio all’interno dell’amministrazione: se l’urp rappresenta un ufficio a livello dirigenziale, per esempio, potrà svolgere il ruolo di responsabile solo un dipendente con qualifica da dirigente.

Si
 precisa
 infine
 che
 nell’articolo
 2
 del
 DPR
 422/2001,
 si
 fa
 riferimento
 alle
 lauree
 con
 "indirizzi
 assimilabili" 
alla
 laurea
 in
 Scienze
 della
 comunicazione
 o
 Relazioni
 pubbliche,
 (o
 al
 possesso
 di
 titoli
 di
 perfezionamento
 o
 post‐laurea
 in
 comunicazione
 o
 relazioni
 pubbliche
 e
 "materie
 assimilate").
 Non
 è
 quindi
 individuato
 il
 requisito,
 ben
 più
 rigido
 ‐
 in
 quanto
 deve
 essere
 preventivamente
 riconosciuto
 con
 decreto
 ministeriale
 ‐
 della
 equipollenza,
 
 lasciando
 così
 
 la
 possibilità
 alla
 singola
 amministrazione,
 in
 ragione
 della
 propria
 specificità,
 di
 individuare
 le
 lauree
 da
 ritenersi
 con
 indirizzo
 assimilabile
 alle
 lauree
 individuate 
espressamente 
dall’art.2.


Sono
 quindi
 le
 singole
 amministrazioni
 a
 valutare
 e
 a
 indicare
 le
 lauree
 assimilabili,
 il
 cui
 possesso
 legittima
 l’accesso
 allo
 svolgimento
 delle
 attività
 di
 comunicazione
 dell’URP
 o
 di
 strutture
 analoghe
 pe r
il 
personale
 di 
qualifica 
dirigenziale
 o 
di
 categoria 
C 
comparto 
Ministeri.



Per approfondimenti ed ulteriori informazioni, segnaliamo le pagine dedicate al tema nella sezione "Domande e risposte", e la pagina dedicata al Personale dell’ufficio per le relazioni con il pubblico.







Ultimo aggiornamento: 10/08/11