Reti civiche

LAUREANDO IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE ALL'UNIVERSITA' DI ROMA "LA SAPIENZA" - Emiliano Cappai 5/06/00

"...sto sviluppando un progetto di comunicazione riguardante una Rete Civica...
vorrei chiedervi di darmi qualche consiglio in virtù della vostra esperienza di comunicatori pubblici. Queste sono le informazioni che mi servirebbero.
So che una rete civica (ad esempio Iperbole) nasce solitamente grazie alla partnership di diversi soggetti, tra cui:
- l'amministrazione (o le amministrazioni coinvolte)
- il partner tecnologico
- l'Università
- l'Unione europea
Vorrei sapere:
1) se una amministrazione comunale è decisa a realizzare sul proprio territorio una rete civica, a chi si puo rivolgere per ottenere aiuto pratico e finanziamenti?
2) esistono fondi nazionali o europei che agevolano la costituzione di tale struttura di comunicazione, e quali sono le norme di riferimento? (oltre ad es. al D.lgs 29/1993 sull'Urp)
3) esistono delle strutture (pubbliche o private) che aiutano l'amministrazione in modo pratico a compiere i passi necessari per
costituire la rete (ad esempio il processo di informatizzazione, la messa in rete del protocollo, l'aggiornamento del software e simili: pensavo all'AIPA)?
4) esiste del software, preferibilmente gratuito (magari basato su Linux), che possa servire alla realizzazione della Rete?
5) quale puo essere il ruolo del partner tecnologico (anche commercialmente) e quale puo essere la base per l'accordo?
6) E' possibile avere i progetti di reti civiche esistenti (ad esempio, ma non solo, quello di Iperbole) in cui magari siano spiegati i vari passi per costituire la rete (target, ruolo e doveri dei diversi soggetti, necessità tecnologiche, copertura dei costi di gestione, accesso a finanziamenti, marketing, sponsorizzazioni, forme di collaborazione, normativa di riferimento ecc.)?"


 
5/6/00. Urp del Dipartimento della Funzione Pubblica
"...ti rispondiamo "al volo" senza entrare nel merito dei singoli punti che sottoponi alla lista, in quanto crediamo che meglio di noi lo possano fare i colleghi che si sono offerti proprio su questo argomento nella Mappa delle abilità. Basta consultare quest'ultima alla voce "reti civiche" e vedrai che compariranno almeno due URP contattabili. Presumo che tu conosca il sito di UrpdegliUrp all'indirizzo www.urp.it.
Inoltre ci pare che proprio qualche mese fa l'URP del Comune di S. Lazzaro di Savena abbia presentato un progetto di rete civica. Anche in questo caso puoi trovare i riferimenti sul sito nel CercaUrp.
Infine, oltre ai link che potrai trovare per un primo orientamento nella cartella "Reti civiche" della voce "Siti Utili" sempre nel sito urp.it, potrai utilmente consultare due utilissimi siti di riferimento sulla materia che peraltro ti daranno pressoche' tutti i link alle reti civiche italiane:
www.citinv.it e www.cittadigitali.it "
 

 
7/6/00 - Università degli Studi di Roma ? Arturo Di Corinto
"Benvenuto! Provo a risponderti.
# So che una rete civica (ad esempio Iperbole) nasce solitamente grazie alla partnership di diversi soggetti, tra cui:l'amministrazione (o le amministrazioni coinvolte)
# il partner tecnologico
# l'Università
# l'Unione europea
Ne mancano almeno due: le associazioni cittadine (come nel caso del comune di Roma), e le fondazioni (come nel caso milanese).
Vorrei sapere:
1) se una amministrazione comunale è decisa a realizzare sul proprio territorio una rete civica, a chi si puo rivolgere per ottenere aiuto pratico e finanziamenti?
Spesso e' accaduto che il supporto tecnico e' stato ottenuto attraverso i centri di calcolo universitario comeil Caspur a Roma e il Cineca a Bologna, la facolta' di Informatica a Milano.
Penso che la formula possa funzionare anche altrove. Non credo sia aleatorio dire che in un piccolo comune dove non c'e' l'Universita' si possa creare una partnership con i provider locali.
I finanziamenti, qualora non sono reperibili all'interno del bilancio dei governi locali possono essere richiesti a dei soggetti commerciali. Io mi rivolgereri ai grandi operatori delle telecomunicazioni ed alle loro associazioni di categoria.

2) esistono fondi nazionali o europei che agevolano la costituzione di tale struttura di comunicazione, e quali sono le norme di riferimento? (oltre ad es. al D.lgs 29/1993 sull'Urp)
Fondi nazionali? Non mi pare che ce ne siano di specifici, tuttavia il ddl sulla comunicazione di cui si parla in questa lista potrebbe esserne strumento.
Prova a guardare il ddl 1815 02/12/96 (Norme per l'incentivazione delle applicazioni di informatica civica).

3) esistono delle strutture (pubbliche o private) che aiutano l'amministrazione in modo pratico a compiere i passi necessari per costituire la rete (ad esempio il processo di informatizzazione, la messa in rete del protocollo, l'aggiornamento del software e simili: pensavo all'AIPA)?
Non mi pare. Anche se di dichiarazioni di intenti se ne sono sentite. Cio' non toglie che si possano fare delle richieste mirate in questa direzione ai soggetti che hai indicato.

4) esiste del software, preferibilmente gratuito (magari basato su Linux), che possa servire alla realizzazione della Rete?
Non capisco bene. Ti dico quello che so. Le reti civiche hanno scelto la strada senza ritorno del protocollo TC/IP della rete Internet. Tutto quello che viaggia su quel protocollo e' adatto al funzionamento della RC.
Nello specifico il comune di Modena offre la possibilta' di utilizzare sw Linux per l'accesso a dei servizi, mentre la RCM di Milano usa il software proprietario First Class che si integra col web.
Se poi si intende per Rete Civica (come qualcuno fa) anche la Intranet comunale...i sw sono spesso differenti perche' pensati ad hoc dai fornitori.

5) quale puo essere il ruolo del partner tecnologico (anche commercialmente) e quale puo essere la base per l'accordo?
Il ruolo potrebbe essere quello di "supporto" in cui la visibilita' commerciale data al partner e' scambiata da questo con fondi, hw, manutenzione tecnica.
Oppure il partner puo' essere "attore" della RC a tutti gli effetti per cui mentre i cittadini e il comune forniscono i contenuti, il partner mette la tecnologia.

5) quale puo essere il ruolo del partner tecnologico (anche commercialmente) e quale puo essere la base per l'accordo?
Forse e' da capire cosa accade con i progetti Eurocities e Telecities (di quest'ultima Roma ha ancora la presidenza).

6) E' possibile avere i progetti di reti civiche esistenti (ad esempio, ma non solo, quello di Iperbole) in cui magari siano spiegati i vari passi per costituire la rete (target, ruolo e doveri dei diversi soggetti, necessità tecnologiche, copertura dei costi di gestione, accesso a finanziamenti, marketing, sponsorizzazioni, forme di collaborazione, normativa di riferimento ecc.)?
Non saprei...i siti delle RC a volte presentano i propri progetto come DELFI, ma per quanto riguarda Iperbole, sappi che la responsabile della RC, Leda Guidi, e' una persona preparata e disponibile che forse puo' aiutarti.

Emilio ti ha gia' indirizzato sul sito della mia associazione http://www.cittadigitali.it ma ti consiglio qualcuno dei libri che secondo me ti potranno aiutare a ricostruire la storia delle reti civiche:
- R. De Rosa, Fare Politica in Internet di. Apogeo Edizioni, 2000 (su
apogeonline trovi altri articoli sulle RC)
- P.Russo, G. Sissa. Il Governo Elettronico. Apogeo Edizioni, 2000
- P.Dell'Aquila, Tribu' Telematiche, Guaraldi, 1999
- A.C.,Freschi, L.Leonardi, Una ragnatela sulla trasformazione.
- AA.VV. Le citta' Digitali in Italia. Censis-Rur-Assinform, 1996,1997,1998
(e' in uscita l'edizione '99)"



Ultimo aggiornamento: 27/12/04