Come arrivare. I locali del workshop sono situati nella sede del CSI-Piemonte in Torino, C.so Tazzoli 215/12b, raggiungibile dalla stazione ferroviaria Lingotto (
vedi cartina) e dalla Stazione centrale Torino Porta Nuova con percorsi calcolabili all'indirizzo:
Per chi arriva dall'aereoporto Torino Caselle, è consigliabile usufruire di un
servizio privato di trasporto al costo di 5,50 euro per raggiungere la Stazione centrale Porta Nuova, da dove arrivare al CSI con il percorso calcolato all'indirizzo di sopra.
Pranzo e soggiorno. Nei pressi dellla sede, in Via Paolo Gaidano 103, Torino, si trova
l'albergo ''Express By Holiday Inn'' dove è possibile alloggiare al prezzo di 79,- Euro per notte. Lo stesso Hotel dispone di un servizio navetta per il trasporto, la sera del 12/9/05, al concerto indicato nel modulo di domanda. Per chi avesse necessità nel bar vicino al workshop è possibile utlizzare anche i ticket per il pranzo. Nel corso del workshop, è comunque previsto un servizio gratuito di coffee-break per tutti i partecipanti.
Al termine del workshop, a chi ne farà richiesta, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
- Altre info: Roma 06 6899 7374 (fino al 29/7/05 e dal 26/8/05)
- PARTECIPANTI AMMESSI SU DOMANDA (agg. 7/9/05)
(che hanno confermato la presenza)
Barbara ALTOMONTE - Presidenza del Consiglio (Roma)
Germana BELLOTTI - Comune di Arquatascrivia (Alessandria)
Nadia BERTIN - Comune di Milano (Milano)
Antonella BIONDI - Azienda ospedaliera (Padova)
Gino BONUCCELLI - Comune di Viareggio (Lucca)
Daniela BORDO - Ministero della Giustizia (Genova)
Claudio CAPALDO - Ministero Infrastrutture e Trasporti (Roma)
Cristiano CASAGNI - Comune di S. Lazzaro di Savena (Bologna)
Armando CASAROLI - Comune di Torino (Torino)
Giorgio COGNINI - ARPAT (Firenze)
Stefania
DE MARCO - Ordine degli Psicologi del Lazio (Roma)
Roberta
ERCOLANI - ARPA (Forlì-Cesena)
Anna
FRANCIONI - Provincia di Varese (Varese)
Marta GARABUGGIO - Regione Piemonte (Torino)
Roberto GIACHINO - Comune di Torino (Torino)
Laura GAZZOLA - Comune di Galliate (Novara)
Cristina GREGGIO - Regione Veneto (Venezia)
Ornella GUZZETTI - Comune di Arese (Milano)
Annamaria IVALDI - Comune di Vercelli (Vercelli)
Davide KLEMENZ - Università di Torino (Torino)
Angela MORSIANI - Comune di Bologna (Bologna)
Daniele PAPI - ARSIA (Firenze)
Claudia PARLANTI - Ministero Infrastrutture e Trasporti (Roma)
Carlo PRANDI - Provincia di Torino (Torino)
Luisa SBRANA - INAIL (Napoli)
Anna SPIGA - Ministero della Giustizia (Torino)
Vittoria STAIANO - Università di Napoli (Napoli)
Amelio TADDEO - Regione Basilicata (Potenza)
Alessandro TRIFIRO' - ACI (Pordenone)
Nicola Alessandro TURILLI - Comune di Lecco (Lecco)
Claudio VANDELLI - Comune di Granarolo dell'Emilia (Bologna)
Marco ZUCCO - Provincia di Belluno (Belluno)
"Facciamolo di nuovo"
Resoconto a colori ;-) del workshop
Chi ha partecipato
Quasi il 40% veniva dai servizi di informazione e comunicazione di varie amministrazioni (Regioni, Province, soprattutto Comuni e qualche amministrazione centrale). Un buon 17% specificamente dagli URP. Poi, un 22% dai sistemi informativi e informatici. Infine, un 12% specificamente dalle redazioni di siti web. Queste le percentuali di provenienza dei partecipanti al primo workshop pubblico sull'usabilità, tenutosi il 12 e 13 settembre scorsi a Torino, presso il nuovo Test Center del CSI. Insomma, quello che si chiama il target giusto - d'altra parte, non casuale, frutto com'era di una selezione su domanda - per una esperienza a carattere empirico-formativo che si rivolgeva agli operatori della comunicazione pubblica. Esperienza guidata in primis dagli "svizzeri", come qualcuno ha chiamato Lorenzo Cantoni e Davide Bolchini, per il loro insegnamento all'Università della Svizzera Italiana di Lugano. Esperienza resa possibile nella sua parte "empirica" (il test di valutazione del CD-Usabilità) dallo staff coordinato da Giaele Roccia (laboratorio) e Roberta Porqueddu (test).
Come è andata
Quali ne sono stati gli esiti sul piano didattico e su quello di diffusione e promozione professionale che più propriamente interessa il progetto URPdegliURP che ne è stato promotore e organizzatore? "Continuate così", "Seminario più lungo" "Fatelo di nuovo". Sono state le risposte più frequenti che si è potuto leggere nei moduli di feedback alla richiesta di suggerimenti di miglioramento. Ma anche: "Nulla", secca affermazione che, se è improprio interpretare nella sua valenza nichilistico-metafisica, può viceversa essere letta come dichiarazione, come minimo, di appagamento e soddisfazione della persona che l'ha scritta e che ha firmato addirittura il suo foglio.
I fattori di successo
Giudizi lusinghieri quindi e, d'altra parte, come non considerare tra i fattori che li hanno determinati: la gradevolezza (usabilità) eccellente dei locali e la comodità delle aule, l'attrezzatura adeguata del Test Center - che ha consentito alla ventina di persone in cui era suddiviso ciascuno dei due gruppi di assistere in real time all'effettuazione del test di usabilità in "thinking aloud" non collaborativo; test ripreso in altra stanza da webcam e visualizzato su schermata condivisa dal gruppo che assisteva al test; last but non least... il coffee break squisito, fattore non ultimo a determinare, come dire, il clima "gustoso" di un evento che, al di la' dei suoi contenuti teorico-metodologici, aveva comunque anche il carattere della convivialità e della socializzazione.
Qualità dell'esperienza e obiettivi di URPdegliURP
Naturalmente non è questa l'occasione per affrontare il merito teorico-didattico (la bravura in aula di Cantoni e Bolchini è fuori discussione, sottolineata soprattutto dal loro "sense of humour", che, credetemi, rende davvero gradevole l'interazione). Certo, giudicando dalle impressioni espresse sui moduli di feedback, quell'insight cognitivo che è bene augurare a tutti coloro che partecipano a processi formativi, mi sembra sia proprio avvenuto. Ed e' qui che si salda il valore creato grazie alla qualità percepita dell'evento didattico-empirico, con la riuscita degli intenti che muovevano chi tale evento ha organizzato per una quarantina di colleghi delle amministrazioni pubbliche. La qualità della docenza e dei contenuti didattici, l'esperienza del test vissuto in prima persona, con tutto il portato di categorizzazzione e riflessione possibile favorita dalla presenza di tecnici esperti, la riconfigurazione quindi dei quadri cognitivi dei partecipanti, sono gli elementi che fondano la positività e la fecondità operativa di tale esperienza. Consentire a chi opera nei gangli vitali dei processi di comunicazione pubblica (Redazioni web, servizi di comunicazione, servizi informativi ecc.) di tornare nel proprio ufficio con un nuovo approccio e/o strumento/concetto/metodo sul tema della progettazione e della valutazione della comunicazione web, era l'obiettivo più importante da conseguire. Perché solo partendo dal rafforzamento delle conoscenze delle professionalità del web pubblico coinvolte nella gestione, progettazione dei servizi, si può rendere migliore il rapporto dell'Istituzione con il cittadino.
La legge sull'accessibilità (e sull'usabilità'?)
Quanto poi tali servizi siano legati al rispetto di quelle che ormai sono diventate norme cogenti a tutti gli effetti a salvaguardia di diritti dei cittadini, è stato messo in rilievo dall'intervento in chiusura di Di Domenicantonio, componente della Segreteria tecnico-scientifica della Commissione "ICT per i disabili". L'aria interrogativa, e forse un po' smarrita, che sembrava di cogliere nell'aula nel corso del suo intervento sugli aspetti tecnico-giuridici della legge Stanca, non era certo dovuto al suo rigore espositivo. E' che la precisione del vincolo normativo, anche in tema di usabilità, - vedi "valutazione soggettiva" - obbligava i presenti a porsi la domanda su quanta usabilità "per legge" è davvero possibile praticare nelle amministrazioni pubbliche senza azzerare o comunque uniformare ad una sorta di "pensiero unico" dell'usabilità i problemi, le metodologie e i punti di vista esistenti e spesso irriducibili a quelli che hanno ricevuto canoninizzazione formale. Purtroppo il tempo a disposizione non è stato sufficiente per un approfondimento e la chiusura del workshop, come capita nei migliori film, ha lasciato aperto questo interrogativo sulla protagonista femminile al centro del workshop...
Lo rifacciamo?
Ritornando all'esito complessivo del workshop, obiettivo raggiunto per il progetto URPdegliURP? Non sarebbe un bilancio veritiero se tra le tante cose che hanno funzionato non si accennasse alla immancabile "macchia nera". Che infatti non è mancata ed è stata senz'altro quella della rappresentanza geograficamente limitata dei partecipanti al workshop (area delle amministrazioni del Centro-Nord). Macchia nera certo, ma poi a pensarci bene, non anche presupposto, in una ottica di miglioramento continuo, di un proseguimento dell'esperienza, questa volta più a Sud, così come ci è stato indicato dai moduli di feedback?
Noi di URPdegliURP vedremo cosa fare, ma voi che leggete che ne dite?
p. URPdegliURP
Emilio Simonetti