Accesso a postazioni internet gratuite

URP DEL COMUNE DI PRATO - Barbara Tonetto 02/12/02

 
"Cari colleghi, vorrei porvi un quesito circa l'accesso alle postazioni full internet gratuite.
Il nostro URP ne ha una e fino ad aggi ci siamo limitati a registrare nome e cognome del richiedente, senza peraltro verificarne l'identità.
Questo perché l'operazione era finalizzata al solo monitoraggio.
Di fronte a varie necessità, non ultima quella di vietare la navigazione in siti hard (non bloccati dai filtri), abbiamo deciso di regolamentare tale accesso.
Alcuni colleghi di altri urp mi hanno spiegato che per superare eventuali controlli della Polizia Postale registrano gli utenti, accertandone l'identità, e richiedono, in caso di minori, l'autorizzazione dei genitori.
A questo punto vorrei sapere se qualcuno di voi ha messo a punto una qualche
procedura che regolamenti le modalità di accesso alle postazioni (con attenzione ai comportamenti richiesti all'operatore che coglie un utente navigare in siti hard); conoscere eventuali riferimenti normativi su tale questione."
 

 
03/12/02 URP del Ministero delle Comunicazioni
"Cari colleghi,
e' stato chiesto, nella lista, quale sia la normativa che regolamenta i punti internet pubblici e quali i relativi adempimenti per l'identificazione dei fruitori.
Si premette che chiunque gestisca una postazione pubblica di accesso a internet (anche gli urp e le biblioteche) deve chiedere l'autorizzazione necessaria a questo Ministero, in base alla Delibera 467/00/CONS, e rispettarne le condizioni.
L'intero testo e' consultabile sul nostro sito http://www.urpcomunicazioni.it/utilita.htm (alla voce - per ottenere autorizzazioni - c'e' anche la modulistica necessaria) e l'art. 5 pone le condizioni per poter avere tale autorizzazione.
Oltre a una serie di dettagli tecnici poi afferma:
consentire l'identificazione certa degli utenti che fanno uso di detti terminali per l'invio di posta elettronica Come si notera' l'obbligo e' per l'uso della posta. Il comma che ci interessa, purtroppo, si presta a duplice interpretazione. Ci risulta che ci siano pareri discordanti sull'argomento, soprattutto riguardanti la privacy. Esimi giuristi dibattono sul fatto se sia giusto registrare chi usa la posta per salvaguardarne la privacy e chi invece pensa che per motivi di sicurezza vada fatto. Pertanto non siamo in grado, oggi, di darvi una interpretazione certa, pero' e' certo che, se prevarra' la seconda interpretazione, i gestori dei punti internet dovranno dotarsi del famoso registro e magari custodirlo gelosamente per salvaguardare la privacy dei loro clienti. Diciamo che, oggi, e' consigliabile tenere il registro, accertando l'identita' (c'e' chi fotocopia i documenti) degli interessati; bisognerebbe poi annotare l'orario di utilizzo del terminale, anche perche' la Polizia postale ha la sua interpretazione, che e' la seconda.
Si rischiano multe e il ritiro dell'autorizzazione.
Con l'occasione, ricordiamo a tutti i colleghi di richiedere tale autorizzazione, se non lo hanno gia' fatto."
 

 
 URP DEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA (RM) - Marco Guainella 06/12/02

 
"E' stato specificato che anche gli URP dei Comuni debbano chiedere l'autorizzazione per i servizi di Internet Point.
Domanda:
- anche se il servizio è rivolto ai cittadini gratuitamente?
- inoltre i servizi di Internet point dovrebbero riguardare la dichiarazione allegato A  con avvio contestuale alla presentazione della dichiarazione?
- Il certificato della camera di commercio vale anche per il Comune?
- il casellario giudiziario del Comune  a quali componenti è riferito?
chiedo scusa per le troppe domande." 
 

 
09/12/02 URP del Ministero delle Comunicazioni
"Si, l'avvio del servizio internet è contestuale alla domanda.
L'allegato A vale come richiesta di attivazione del servizio anche se gratuito, perché, comunque, è rivolto al pubblico.
(Raccomandiamo la registrazione dei nominativi, dei documenti e dell'orario di accesso ad internet).
Chiaramente il Comune non deve inviare il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio essendo un Ente Pubblico ma inviare l'autocertificazione relativa al casellario giudiziario a firma del Sindaco.
Cordiali saluti
 

 URP DEL COMUNE DI MALALBERGO (BO) - Gabriele Chiarini 06/12/02


"Nel nuovo Quadro regolamentare delle telecomunicazioni citato sulla GU n.277 del 26/11/2002 da p.54, è stato già previsto qualcosa al riguardo delle postazioni pubbliche internet da parte di Enti Pubblici?
Tale Quadro si estende anche al diritto dei cittadini di accedere ad internet?
Sono previste modifiche al DPR n.156 del 29/03/1973 codice PT?."  
  

 
09/12/02 URP del Ministero delle Comunicazioni
"nella G.U. da Lei citata appare semplicemente una consultazione pubblica che poi fa riferimento ad un generico "quadro regolamentare".
In questo quadro regolamentare al 3° comma si fa riferimento, per cio' che e' base del suo quesito, alla direttiva autorizzazione.
Chiunque puo' accedere a internet liberamente da casa sua, ma se un privato o un ente pubblico appresta una postazione pubblica da cui i cittadini possano collegarsi a internet, (anche a titolo gratuito) allora deve chiedere l'autorizzazione al Ministero delle comunicazioni.
E' una comunicazione di inizio attivita' di cui il Ministero prende atto e con il suo silenzio assente.

http://www.urpcomunicazioni.it/utilita.htm

Nel caso di una biblioteca comunale o di un urp e' chiaro che l'iscrizione alla Camera di commercio e' superflua, bastera' compilare l'allegato A, e la dichiarazione ai sensi della delibera 467 a nome del Sindaco.

 



Ultimo aggiornamento: 19/12/08