Accesso agli atti storici



27/10/2008  Annalisa Lovato  Sportello Unico Servizi Comune di Mantova

 

Cari colleghi,

avrei bisogno di sapere come vi comportate nel caso un cittadino vi chieda
un accesso agli atti di una pratica ormai definita e in giacenza presso
l’archivio deposito (es. concessione edilizia).
Mi interessa sapere, in particolare, presso quale ufficio avviene
l’accesso.

Grazie e saluti a tutti.



 27/10/2008  Gianna Bellini Comune di Quarrata

Ciao Annalisa, sono Gianna del Comune di Quarrata e per quanto riguarda
l’accesso ad ogni tipo di pratica edilizia sia dell’archivio che non ce ne
occupiamo noi dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
Saluti

 



28/10/2008 dott. Daniele Angelini Coordinamento Front Office - Relazioni con i Cittadini URP Comune di Verona


Il “Regolamento recante disciplina in materia di diritto d’accesso ai documenti amministrativi” di cui al D.P.R. n. 184 del 12 aprile 2006, all’art. 5, 5° comma, precisa: "La richiesta di accesso può essere presentata anche per il tramite degli uffici relazioni con il pubblico." mentre all’art. 6, 6° comma, dispone che "Responsabile del procedimento di accesso è il dirigente, il funzionario preposto all’unità organizzativa o altro dipendente addetto all’unità competente a formare il documento o a tenerlo stabilmente".
Infine l’art. 7, 1° comma, stabilisce che "L’atto di accoglimento della richiesta di accesso contiene l’indicazione dell’ufficio, completa della sede, presso cui rivolgersi, nonché di un congruo periodo di tempo, comunque non inferiore a quindici giorni, per prendere visione dei documenti o per ottenerne copia."

Nel caso di Mantova, il cittadino se vuole effettuare un accesso informale - che dovrebbe essere la regola se ne ricorrono i presupposti - si rivolge all’ufficio "archivio deposito".
Può fare richiesta anche all’URP: in questo caso diviene un accesso formale in quanto l’URP non dispone del documento richiesto.
L’URP fa da tramite tra il cittadino e l’ufficio "archivio deposito" a cui trasmette formalmente la richiesta.
Il responsabile del procedimento è da individuare nell’ambito dell’ufficio "archivio deposito" che detiene l’atto.

L’ufficio presso cui avviene l’accesso è indicato nell’atto di accoglimento. Può essere l’ufficio "archivio deposito" o anche l’URP. Sostanzialmente è una questione di organizzazione interna.

 



29/10/2008 Antonella Arditi URP Comune di Bracciano

Noi abbiamo uno stampato "richiesta copia atti" e gli atti sono in un
archivio. Dato che il nostro archivio è fuori sede chiediamo un pagamento
per andarlo a prendere e cercare. Lo stesso va richiesto all’Urp e poi
protocollato con l’avvenuto pagamento. Buona giornata.


 



30/10/2008 Pasquina Di Gregorio URP Provincia L’Aquila

Facciamo riempire al richiedente lo stampato che abbiamo predisposto per
l’accesso agli atti (è disponibile sul nostro sito alla Sezione urp on
line). Ci prendiamo 2 o 3 giorni di tempo perché l’archivio storico è fuori
sede; quando abbiamo il materiale a disposizione facciamo una fotocopia e
comunichiamo telefonicamente all’utente interessato che è possibile ritirare
quanto richiesto. Al momento del ritiro facciamo firmare l’interessato,
sempre sullo stampato di richiesta di accesso, per ricevuta.Nessun onere
economico. La richiesta viene inoltrata all’URP; la ricerca presso
l’archivio storico viene fatta dal pesonale dell’Ufficio protocollo. I due
uffici sono collegati: dipendono dal Settore Personale, io sono la
responsabile.


 



31/10/2008 Walter Cavanna URP comune di Vittoria (RG)

L’iter procedurale è pressochè uguale... richiesta di accesso presentata
all’U.R.P., inoltrata all’archivio storico, rientra con l’atto richiesto
all’U.R.P. e viene consegnata all’interessato previa riconsegna di una
striscia che all’origine fa corpo unico con la domanda.
Da noi l’accesso ha un costo regolamentato ( e mi sembra anche corretto ).
Vi allego, se dovesse servirvi, la domanda tipo che ho creato e che si
utilizza qui da noi.
Buona giornata a tutti.

Scarica il documento: Stampato Accesso agli Atti (file word 66 KB)

 


31/10/2008 Alonso Gutierrez

Gentile Pasquina,

dopo aver letto la Tua mail, mi chiedo: ma il regolamento
di accesso agli atti, che attua la L. 241/90 non impone (art.2) di richiedere
all'utente una marca da €0,26 per ogni foglio (copia) (vedi anche D.P.R.
184/2006)?
Per lo stesso motivo, non è forse obbligatorio richiedere una marca
da €14,62 ogni quattro (4) pagine, nel caso debbano essere consegnate copie
conformi all'originale?
Illuminami su come fate Voi a eludere tutto questo,
grazie.

 


31/10/2008 Walter Cavanna URP comune di Vittoria (RG)

C'è una sottile differenza in merito, ma sostanziale, tra copia conforme all'originale (in carta semplice senza marca da bollo) e copia autentica (in questo caso si esige la marca da bollo).
Noi applichiamo questa differenziazione.

 


31/10/2008 Pasquina Di Gregorio URP Provincia L’Aquila

La delibera di approvazione del Regolamento di accesso agli atti (puoi prendere visione del nostro Regolamento sul sito www.provincia.laquila.it alla Sezione Regolamenti e Statuto) rimandava a successive decisioni della Giunta la regolamentazione del pagamento delle copie informali. Non c'è stato un seguito. Per le copie conformi all'originale ci si comporta come prevede la Legge - una marca da bollo ogni 4 pagine. Ciao

 



3/11/2008 Orio Alessi Università degli studi di Palermo

Sarei interessato a conoscere la sottile differenza che  esiste sotto il profilo legale tra copia conforme e copia autentica. Ti dispiacerebbe  illustrarla, magari citando le norme che la disciplinano?
Grazie.

 


3/11/2008 Daniela Ciancio Tribunale di Pordenone

Mi interesserebbe sapere la fonte normativa che autorizza la distanzione tra copia conforme e copia autentica usati da me sempre come sinonimo. Non credo di sbagliare dopo anni di pratica notarile e l'attuale "mestiere" di
funzionario di cancelleria ad affermare che la sottile differenza non è esiste è sempre una ceritficazione di autenticita che il funzionario fa e pertanto sconta l'imposta di bollo e gli eventuali diritti di certificazione.

 


3/11/2008 Walter Cavanna URP comune di Vittoria (RG)

Beh... probabilmente mi sono espresso male e chiedo venia... ma la sottile differenza credo che esista sul serio... la copia autentica la ricavi esclusivamente dall'originale del documento che si trova quasi sempre presso l'ufficio che lo ha realizzato (l'urbanistica manda in copia all'urp una ridda di atti amministrativi conservando sempre l'originale...) è chiaro che l'urp non può rilasciare copia autentica da una copia, mentre una copia conforme (con la semplice attestazione del funzionario incaricato), dell'atto detenuto ufficialmente dall'urp è sicuramente un modo per rendere utilizzabile l'atto per ciò che la legge consente per quella tipologia di atto.
E' CHIARO CHE SE L'UTENTE RICHIEDE UNA COPIA AUTENTICA ALL'ORIGINALE SI INVIA TUTTO ALL'UFFICIO CHE DETIENE LO STESSO.
E' sbagliato?

 


3/11/2008 Alonso Gutierrez

Mi associo appieno con l'Urp della Questura di Lucca, specificando che per  legge vanno richieste le marche (da 0,26 o da 14,62), non per regolamento  interno; infatti quella da €14,62 comprende sia il costo di riproduzione
(carta, inchiostro), che il "costo" del macchinario o software o hardware  eventuali, usati per la riproduzione e/o l'autentica, mentre quella da €0,26,  solo il costo della riproduzione (intesa come cancelleria).
Così si esprime il   Ministero dell'Economia e delle Finanze in alcune circolari.
 

 



Ultimo aggiornamento: 27/11/08