Postazioni telematiche pubbliche non presidiate

URP DEL COMUNE DI GALLIATE - Laura Gazzola 1/10/99

 
"Il mio Sindaco vorrebbe mettere a disposizione dei cittadini delle postazioni telematiche (totem) non presidiate e di facile utilizzo, all'esterno del palazzo comunale ed eventualmente in altri luoghi pubblici, che forniscano informazioni sull'attività amministrativa, sulle procedure e sui servizi (la banca dati dell'URP), sulle attivita' culturali e le possibilità turistiche.
Mi interesserebbe sapere se qualche altro Comune ( e URP) delle dimensioni del nostro (13.500 abitanti) ha gia' affrontato questo problema e che soluzioni ha adottato.
Devo dire che tutti gli uffici del nostro Comune sono in rete, ma si stanno completando ancora le banche dati, e che le attuali applicazioni non prevedono eventuali modalita' di conversione, neanche per Internet.
La mia preoccupazione poi e' che prima che, con le nostre poche forze ed ancor piu' scarse disponibilita' economiche, si arrivi a trovare una soluzione accessibile e ad attuarla, sia tutto gia' superato.
Ormai si parla di chioschi telematici, di carta d'identita' elettronica attraverso cui sara' possibile accedere ad informazioni, servizi, effettuare pagamenti... Mentre le grandi citta' stanno sviluppando progetti in questo senso, i piccoli Comuni come il mio faticano ad arrivare ad un buon livello di informatizzazione ed a costituire un sito Internet che tenti di fornire alcui servizi ai cittadini ed agli utenti.
Come muoversi quindi? Che soluzione adottare che abbia le caratteristiche della flessibilità, dello sviluppo e dell'aggiornamento alle necessità che si vanno presentando?"
 

 
5/10/99. Settore Informazione al Cittadino del Comune di Bologna - Catia Merighi
"Il Comune di Bologna aveva adottato i totem, con il nome di "Tuttobologna", che fornivano tutte le informazioni sulla città attraverso la banca dati Urp, sistema Wincity del gruppo Formula. Abbiamo dovuto abbandonare la scelta perchè la manutenzione e l'aggiornamento dei dati richiedevano un lavoro organizzativo ed una risorsa finanziaria considerati tropo elevati per il risultato raggiunto".
 

 
5/10/99. Urp del Comune di Pistoia - Angelo Ferrario
"Concordiamo completamente con Catia Merighi del Comune di Bologna, per quanto riguarda il rapporto costo/benefici e con il collega Drappella del Comune di Collegno, per quanto riguarda l'affidabilità. Di conseguenza, non abbiamo mai adottato tali strumenti.
Va considerato anche che, ad un'indagine preventiva, abbiamo riscontrato tra i cittadini una autentica avversione nei confronti di simili postazioni o, nei casi migliori, grandi difficoltà ad utilizzarle. Anche le macchine che qui abbiamo collocato nel Centro Polifunzionale della P.A. presso la Prefettura, che consentono per esempio di fare il bollo, i contratti ENEL, o ottenere i certificati della Camera di Commercio senza formalità o assistenza e a mezzo di semplici carte di credito sono largamente sottoutilizzate... I Pistoiesi, in due parole, non amano l'interattività con le macchine e sono poco alfabetizzati dal punto di vista informatico.
Invece usano molto il telefono, se però dall'altra parte trovano una persona disponibile (un esperimento con il risponditore telefonico è anche qui miseramente fallito: la gente riattaccava). Allo stesso modo i nostri concittadini amano molto il televideo; le nostre pagine quotidiane sulla TV locale sono viste dal 18/20% della popolazione. Anche questo probabilmente è un dato locale, ma che abbiamo deciso di tenere presente, piazzando una dozzina di televisori che ripetono a rotazione le nostre pagine in luoghistrategici: alla Stazione, all'Anagrafe, alle Poste Centrali, alla Conad e via discorrendo.
Concludendo, ci sembra che prima di investire in postazioni telematiche, sia opportuno verificare attese e gradimento dei cittadini per simili strumenti piuttosto che per altri e valutare bene tutte le possibilità e i mezzi, non sottovalutando quelli più poveri e di minor "effetto" (come ad esempio un numero verde presidiato con orario prolungato) ma magari più efficaci."
 

 
6/10/99. Urp del Comune di Trieste - Maila Zarattini
"Anche a Trieste, abbiamo installato già a partire dal 1996 un totem presso la stazione. Doveva fornire le informazioni di pubblica utilità della banca dati dell'URP; non ha mai funzionato molto bene, era spesso soggetto a manutenzione, né di conseguenza ha mai suscitato grande interesse per l'utenza, anzi ha forse contribuito ad accentuare la percezione negativa verso i dispositivi automatici.
Concordo con il collega Ferrario anche per quanto riguarda lo scarso gradimento all''uso di risponditori telefonici automatici e invece sul successo delle pagine del televideo che vengono redatta giornalmente dall'URP. Dall'esperienza di Trieste si consolida invece il crescente uso da parte dei cittadini della posta elettronica per comunicare con il Comune, per richiedere informazioni, servizi, inoltrare reclami e suggerimenti".
 

 
6/10/99. Urp del Comune di Lumezzane - Maria Luisa Bonomi
"Il Comune di Lumezzane possiede da una decina di anni i Chioschi per la Certificazione Automatica, che due anni fa sono anche stati predisposti per dare ai cittadini informazioni di base, redatte dall'URP. L'uso delle postazioni da parte dei cittadini è stato altalenante, per quanto riguarda la certificazione, anche perchè spesso vi sono problemi tecnici e le macchine sono spente (il caso classico è la necessità di cambiare il nome del Sindaco a seguito di nuove elezioni, ci vogliono 2/3 mesi, e intanto la macchina è spenta).
Nonostante questo, abbiamo sempre cercato di non eliminarle e di pubblicizzarne l'uso; tenete conto che il nostro Comune è interessato da forti fenomeni di immigrazione da parte di stranieri che, trovando lavoro, risiedono stabilmente qui, e trovano meno difficoltoso usare la certificazione automatica, in quanto non devono spiegarsi in italiano.
Però ora che l'Autocertificazione si diffonde sempre più, le macchine, già sottoutilizzate, lo sono ancora meno, e forse non sono nemmeno più necessarie. Quanto alle schede informative, sono state utilizzate pochissimo, per non dire mai.
Nel frattempo abbiamo realizzato la Rete Civica, e in un Comune come il nostro, fortemente industrializzato, con discreta alfabetizzazione informatica anche tra i cittadini, questo strumento è stato apprezzato di più. Certo, esso esclude le fasce non dotate di capacità e mezzi informatici: gli anziani, le famiglie a reddito medio-basso, gli immigrati,....
Abbiamo notato che l'attesa generalizzata della popolazione riguarda ancora il cartaceo, cioè il periodico comunale, che noi abbiamo impostato prevalentemente come mezzo informatore dell'attività "tecnica" degli uffici comunali, con schede, avvisi, scadenze, iniziative, spiegazioni di nuove norme, ecc...
Altrettanto apprezzato il Televideo, proprio da casalinghe e pensionati perchè facile da usare e presente nella maggior parte delle case.
Quindi anche noi siamo ad un bivio: cosa farne delle postazioni automatizzate, e soprattutto delle linee ISDN che sono state necessarie per farle funzionare?
Potremmo inserire la Rete Civica nella sola parte delle schede informative dell'URP; per facilitarne l'uso, pensiamo allo schermo che agisce con il solo tocco del dito. Tra l'altro questo servirebbe a fornire ai cittadini gli stampati dell'autocertificazione 24 ore su 24.
Ma l'Amministrazione è nuova, e sta iniziando ora ad analizzare il problema. Non sappiamo come finirà. Personalmente sono dell'idea che, a fronte di una cittadinanza naturalmente variegata, ogni Amministrazione deve utilizzare tutti i mezzi possibili, in modo da differenziare la comunicazione. La stessa notizia va espressa in tanti modi, dai più semplici e classici ai più sofisticati, così raggiunge il maggior numero di persone.
Questo significa: conoscere la propria popolazione, riorganizzare i servizi (tutti), investire risorse umane ed economiche (!). In questo ambito "ci stanno" ANCHE i chioschi, purchè rinnovati."
 
 


Ultimo aggiornamento: 16/11/04